Giorno: 23 Novembre 2012

“L’ultima brutta legge ad personam”, di Cesare Martinetti

Il pessimo dibattito sulla riforma della diffamazione sta partorendo una legge pessima e paradossale, che salva i direttori dall’omesso controllo, ma non cancella l’assurdità del carcere per i giornalisti. È l’ultima norma ad personam, come se questo Parlamento non sapesse fare altro, incapace di affrontare i problemi dal punto di vista dell’interesse pubblico e generale. Salvo il direttore de «il Giornale» Alessandro Sallusti, condannato a 14 mesi per aver diffamato una magistrato con una notizia falsa e mai rettificata; a mare tutti gli altri, condannati e condannabili. Senza alcuna vergogna la legge è stata definita «salva direttori», come per confermare l’istintivo senso subalterno della funzione legislativa di questo Parlamento in scadenza. Come se le leggi, che devono essere fatte nell’interesse di tutti, dovessero invece rispondere a bisogni e contingenze particolari, su comando, ad personam, appunto. È così che il Parlamento dei «nominati» secondo sistema elettorale passato alla storia come «Porcellum», ha inteso il suo ruolo, prima con Silvio Berlusconi, poi con il direttore del giornale di famiglia. Accanto a questo c’è poi una rivalsa trasversale …

“Quel ragazzo ucciso dal pregiudizio degli altri”, di Michela Marzano

Pare che Andrea, il ragazzino romano suicida a 15 anni, amasse il rosa e lo smalto per le unghie. E allora? Dove sta scritto che un bambino debba per forza amare l’azzurro ed essere virile? Da quando in qua i colori hanno un sesso? In realtà, non è scritto da nessuna parte che un ragazzo non possa vestirsi come una ragazza. Né è scritto che l’omosessualità sia qualcosa di cui ci si debba vergognare. Il rosa e l’azzurro non hanno sesso. E “uomo” e “donna” si diventa, non si nasce. Il rapporto tra sesso, genere e orientamento sessuale è estremamente complesso e non esistono regole universali. Eppure, nonostante lo si sappia ormai da tanto tempo, ci si continua a comportare come se tutto fosse semplice e indiscutibile. Siamo ancora prigionieri di una società in cui i ruoli di genere sono codificati in maniera rigida, e in cui l’apparenza sembra dover determinare sempre e comunque il modo di comportarsi. Come se esistesse veramente un’essenza ontologica della femminilità e della virilità. Come se, per definizione, un uomo …

“Bersani e la scuola: impensabile darle uno schiaffo ogni sei mesi”, da La Tecnica della Scuola

Per il candidato alle primarie del Pd, non si può ragionare solo in termini di risorse: siamo subissati di informazione, ma informazione non è conoscenza. E gli scaffali dove posare l’informazione e farla diventare conoscenza li possono costruire solo gli insegnanti. A pochi giorni dalla consultazione sulla leadership del contro-sinistra, attraverso le primarie, il segretario del Partito Democratico, Pierluigi Bersani, torna a parlare di scuola. E lo fa chiedendo alle forze che governano e governeranno il Paese di averne maggiore rispetto. “Non è pensabile che ogni sei mesi si dia uno schiaffo alla scuola, non si può ragionare solo in termini di risorse”, ha detto Bersano nel corso di un incontro elettorale tenuto a Belluno. “Non soltanto – ha proseguito – perchè della scuola avremo bisogno domani per ottenere maggiore competitività, ma per un aspetto più grave. Oggi – ha spiegato – tutti, bambini compresi, siamo subissati di informazione, ma informazione non è conoscenza. E gli scaffali dove posare l’informazione e farla diventare conoscenza li possono costruire solo gli insegnanti”. “Bisogna fare un discorso di …

“Il diritto imbavagliato”, di Giovanni Valentini

Al riparo del voto segreto, come chi lancia il sasso e nasconde la mano, il Senato della Repubblica si appresta dunque ad approvare lunedì con una maggioranza trasversale la nuova legge sulla diffamazione a mezzo stampa, contro i giornalisti e soprattutto contro i cittadini. Cioè contro il loro diritto fondamentale, sancito dalla Costituzione, di essere informati compiutamente, senza remore e senza reticenze. Un diritto irrinunciabile, su cui si basa la stessa vita democratica. Il ricorso allo scrutinio segreto è già di per sé un indice rivelatore delle intenzioni e degli obiettivi che si propongono gli artefici di questa legge-bavaglio. Da una parte, perseguire con il carcere i giornalisti che, nell’esercizio del loro mestiere, compiono involontariamente una diffamazione; dall’altra, intimidire l’intera categoria, per proteggere i privilegi e le malefatte della casta. Si tratta, evidentemente, di una vendetta, di una ritorsione, di una rappresaglia, nei confronti di un’informazione libera e indipendente che ha osato denunciare il malcostume e il ma-laffare generalizzato del ceto politico. Non a caso, e spiace rilevarlo, un capofila di questa operazione è stato …

“Il Fisco accetterà gli scontrini”, di Roberto Giovannini

Va avanti con qualche sorpresa l’esame parlamentare della delega fiscale, che ieri ha avuto il via libera dalla Commissione Finanze del Senato. Tra le novità quella forse più significativa è l’approvazione di un emendamento presentato dal Pd che introduce il contrasto d’interesse fra contribuenti. Per molti il contrasto d’interessi è la panacea risolutiva per limitare l’evasione fiscale. A parte pochi casi in cui la documentazione fiscale è necessaria per altre ragioni, oggi non c’è un vantaggio nel chiedere scontrino o ricevuta fiscale quando si paga un bene o un servizio. Soprattutto se il venditore propone uno sconto. Con il nuovo principio si cambia: gli scontrini diventano merce preziosa che, presentata allo Stato, si trasforma in sconti sulle tasse da pagare. A quel punto gli italiani, c’è da giurarci, diventeranno esattori inflessibili delle ricevute. Il sistema funziona già in molti paesi del mondo – ad esempio negli Usa -, dove i consumatori chiedono senza eccezioni le ricevute: grazie a quelle, infatti, hanno la possibilità di scaricare dalle tasse una parte delle spese regolarmente fatturate. Nello Stato …