Giorno: 16 Novembre 2012

“Polveriera Araba”, di Bernardo Valli

La nuova fiammata, nel cronico conflitto tra Israele e Gaza, avviene in un Medio Oriente profondamente cambiato. La situazione nella regione è più confusa e più esplosiva. ED È pericoloso accendere fuochi in prossimità di una polveriera. Eppure è quel che hanno fatto e fanno i due contendenti. In un anno più di 750 razzi partiti da Gaza sono piovuti sul Sud di Israele, ma quelli risultati micidiali (tre morti nel piccolo centro di Kiryat Malachi), sono stati lanciati dopo che un missile aveva ucciso Ahmed al-Jabari, capo militare di Hamas, mentre guidava la sua automobile in una strada di Gaza. Dopo una lunga, rischiosa routine, dopo una contenuta ostilità, l’omicidio mirato ha riacceso il conflitto. Nei quattro anni trascorsi dall’inverno 2008-9, quando l’operazione israeliana (Piombo fuso) fece mille trecento morti nella Striscia di Gaza, provincia separata e non occupata della Palestina, sono intervenuti tanti mutamenti. Mi limito ai due più rilevanti prodotti dalla “primavera araba”: i Fratelli musulmani sono arrivati al potere nel vicino Egitto e la guerra civile infuria nell’altrettanto limitrofa Siria. La …

“Emilia, la mafia dopo il terremoto”, di Giovanni Tizian

Il 7 novembre è una data importante per i paesi terremotati dell’Emilia: è stata smontata l’ultima tendopoli, testimoniando la volontà di cambiare pagina e passare alla ricostruzione a meno di sei mesi dal sisma. Ma proprio alla vigilia di questo momento simbolico, anche le cosche hanno voluto manifestare la loro presenza: nella notte del 6 a Reggiolo, il centro reggiano più colpito dalle scosse, sono stati incendiati nove camion per il trasporto terra. Un rogo doloso, su cui indagherà la procura antimafia. E che sembra dare corpo all’allarme sull’infiltrazione dei clan nei cantieri del dopo sisma. «Segnali di gruppi che tentano di entrare nell’affare ci sono», osserva Roberto Alfonso, procuratore capo di Bologna: «L’esperienza insegna che laddove arrivano soldi pubblici le organizzazioni mafiose tentano di accaparrarsene una fetta. Lanciare l’allarme è necessario per mettere in guardia». Dei sei miliardi previsti per sanare le ferite – inclusi i 670 milioni appena sbloccati dall’Unione europea dopo un braccio di ferro con il governo Monti – ben due e mezzo sono destinati alle abitazioni, tra restauri, demolizioni e …

“Un deficit di libertà”, di Ezio Mauro

Soltanto chi non vuol vedere ciò che ha sotto gli occhi può ridurre ad una questione di ordine pubblico la mobilitazione contro l’austerità, per il lavoro e il welfare che ha riempito mercoledì le piazze d’Europa. Sulla violenza abbiamo imparato ad essere netti e precisi: chi va in strada per rivendicare i suoi diritti non ha nulla a che spartire con chi cerca lo scontro fisico con la polizia o compie atti vandalici, presenze che vanno dunque denunciate, isolate e contrastate senza nessuna forma di ambiguità. Nel farlo, la polizia ha il dovere di ricordarsi di essere al servizio di uno Stato democratico e dunque mentre garantisce la sicurezza dei cittadini – tutti, anche i manifestanti – deve evitare l’abuso di potere e l’esercizio di una violenza di Stato che purtroppo abbiamo già visto altre volte andare vergognosamente in scena nelle nostre città. E che abbiamo documentato anche ieri, portando il governo a prenderne atto. Ma detto questo c’è tutto il resto, di cui non si parla. La coesione sociale di questo Paese ha del …

“Ma mi faggi il piacere! Ghizzoni (PD) a Mazzucca (PDL) su quota 96”, di P.A. da La Tecnica della Scuola

“Un passo importante”, l’aveva definito il deputato Pdl, Giancarlo Mazzuca, il ‘sì’ della commissione Bilancio della Camera al suo subemendamento sugli esodati del personale scolastico recepito dal maxiemendamento alla legge di stabilità. E Ghizzoni (Pd): ma che dice? “Avevo provveduto a presentare questo subemendamento per risolvere anche il grave problema degli esodati nella scuola. Accolgo quindi con grande soddisfazione il suo recepimento”. Ma il deputato Pdl non avrebbe capito bene neanche che tipo di emendamento abbia egli steso presentato, visto che non è stato affatto recepito. Né quindi si sarebbe reso conto che la scuola non ha esodati, semmai ha personale che è stato brutalmente buggerato da una legge, scritta dal ministro Fornero, sulle pensioni, che non si è accorta colpevolmente della specificità della scuola, della chiusura dell’anno, della continuità didattica. Questo personale della scuola infatti ha solo chiesto di avere prorogato i benefici del pensionamento dal 31 dicembre 2011 al 31 agosto 2012 per la lapalissiana ragione che la scuola ha una sola finestra di uscita, quella di fine anno appunto, contrariamente al resto …