“La vittoria interna di Bersani”, di Rudy Francesco Calvo
È andata come voleva lui: un centrosinistra che dà collettivamente una buona prova di sé, concentrandosi più sui contenuti che sugli scontri personali, presentandosi come una forza di governo affidabile, allontanando il terribile ricordo dell’Unione eterogenea e litigiosa. La soddisfazione espressa a caldo da Pier Luigi Bersani si è rafforzata ieri, quando a mente fredda ha letto i commenti sui giornali, ha dato un’occhiata alle statistiche sui social network, ma soprattutto lo hanno informato dell’inaspettato boom di ascolti su Sky e Cielo: «Quella delle primarie è stata una scelta giustissima e ieri sera ne abbiamo avuto la prova». Una scelta che il segretario del Pd prese nello scorso mese di maggio praticamente da solo, costretto a superare le resistenze della stragrande maggioranza dei dirigenti del suo partito. Gli stessi che l’8 giugno hanno approvato la decisione in sede di direzione nazionale, gli stessi che lo sostengono in questa corsa e che lunedì sera gli hanno inviato i complimenti via sms, ma anche gli stessi costretti a ingoiare i gazebo come un rospo, a subire l’offensiva …