Ancora un brivido per gli esodati. Dopo il sospiro di sollievo tirato l’altroieri con la presentazione dell’emendamento che punta a coprire tutti i non tutelati da quest’anno al 2014, ieri sono piombate in commissione Bilancio le osservazioni della Ragioneria. Il testo così com’è non va. Per i tecnici è da riscrivere sia nelle parti che definiscono la platea di riferimento, sia in quelle sulle coperture. Il confronto è andato avanti per tutta la giornata, per ora senza esito. I parlamentari hanno chiesto un confronto con i ministri di Economia e Lavoro e con i tecnici per sbloccare la situazione. ,Ancora una volta ci sono problemi di copertura per la Ragioneria dichiara Cesare Damiano Ma noi pensiamo che le misure siano coperte. Per noi la proposta dei relatori non può essere abbassata». Il nodo ha impegnato i relatori e il governo per gran parte della giornata domenicale. E in Parlamento a seguire la vicenda è arrivato di corsa il vice-ministro al Lavoro Michel Martone. La soluzione fino a pomeriggio inoltrato ancora non c’era anche se i relatori minimizzano. di problema non c’è. Lei ha parlato con la Ragioneria?» ha chiesto Renato Brunetta (Pdl) ribattendo ad un giornalista che gli chiedeva chiarimenti.
LE OSSERVAZIONI Due le linee su cui i tecnici hanno sollevato dubbi e su cui si è intrapresa la trattativa: sulla platea individuata e sulle coperture. Riguardo al primo punto la Ragioneria ha ,bocciato» in toto il paragrafo D dell’emendamento, quello che allarga la platea anche ai ,lavoratori licenziati, entro il 31 dicembre 2011, anche in conseguenza di fallimento o di altra procedura concorsuale nonché di cessazione dell’attività dell’impresa, purché privi di occupazione, che e maturino il diritto a pensione entro i successivi 24 mesi». Insomma, i relatori hanno incluso nei salvaguardati anche chi non ha sottoscritto accordi, ma si ritrova fuori dal lavoro per altre cause. Le risorse individuate, invece, poggiano su un meccanismo di ,autocopertura» cioè di utilizzo delle risorse già stanziate considerando di scontare dal computo degli esodati i periodi di ,non lavoro» coperti finanziariamente grazie agli scivoli economici presi dal lavoratore come buonuscita dall’impiego. A settembre è prevista una sorta di clausola di salvaguardia: se le risorse non saranno sufficienti, si rivedrà in maniera restrittiva ,l’indice di rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici di importo più elevato». La Ragioneria avrebbe evidenziato che la copertura, vista l’estensione della platea, non è più sufficiente. Sul tavolo del confronto è arrivato quindi un sub-emendamento del governo che proporrebbe l’utilizzo della stretta sulle pensioni più alte non più come clausola di salvaguardia ma come copertura tout court da subito. Sul dibattito si abbatte comunque la bocciatura totale della Cgil. ,Non ci sembra che l’emendamento concordato in commissione bilancio possa costituire, neppure lontanamente, la soluzione del problema dei cosiddetti esodati dichiara Vera Lamonica, segretario nazionale Cgil Aspettiamo di vedere i testi finali, soprattutto alla luce dei sub-emendamenti del governo che come sempre sono ulteriormente peggiorativi, ma si smetta di dire che è stato inventato il paracadute per tutti, perché semplicemente non è vero. Va bene, ed è un passo avanti, l’idea del Fondo che possa essere alimentato anno per anno prosegua ma non si può prescindere dalla definizione certa degli aventi diritto, così come proposti dall’emendamento della commissione lavoro poi ritenuto inammissibile».
L’Unità 11.12.11
Pubblicato il 12 Novembre 2012