“Ilva, così si chiude”, di Mariantonietta Colimberti
I custodi tagliano i rifornimenti. Oggi Clini incontra l’azienda Se Clini oggi non tirerà fuori un coniglio dal cappello (ma quale?) quando incontrerà i vertici dell’Ilva, la lunga e controversa storia del più grande siderurgico d’Europa potrebbe avviarsi davvero verso un esito drammatico. Ieri i custodi giudiziali hanno vietato all’azienda di scaricare quantitativi di minerali superiori a 15 mila tonnellate. La disposizione è arrivata dopo un sopralluogo nello stabilimento. «L’Ilva consuma 50 mila tonnellate di materie prime al giorno – è stata la risposta immediata venuta da fonti interne – limitare lo scarico a 15 mila tonnellate e porre il vincolo della giacenza di 15 giorni vuol dire una cosa sola: chiudere tutti gli impianti nel giro di pochi giorni». Non solo, aggiungono le fonti aziendali, intervenire in questo modo significa anche chiudere male gli impianti perché non ci sono più le materie prime per alimentarli, non si rispettano le procedure di sicurezza per la fermata e li si danneggia. A questo punto – è la minacciosa conclusione filtrata dall’azienda – «non è più questione …