Giorno: 8 Novembre 2012

“Guerre imperiali” di Lucio Caracciolo

Barack Obama è stato rieletto per salvare l’America da un’altra recessione, non per cambiare il mondo. E lui lo sa bene. In cima alla sua agenda tre parole: jobs, jobs, jobs. Ma posti di lavoro e benessere sociale non sono funzione solo del ciclo e della politica economica. Sempre più dipendono dal modo in cui l’America sta al mondo. Dalle relazioni politiche, commerciali e finanziarie con il resto del pianeta, Cina in testa, che non accetta più il Washington consensus e non dimentica che la crisi in corso è nata a Wall Street. Ma anche dalle guerre che l’America deve o dovrà combattere, anche se ne farebbe volentieri a meno. A cominciare dalla guerra al terrorismo, giunta al suo undicesimo anno. Per continuare con il possibile attacco preventivo all’Iran, d’intesa o meno con Israele, che Obama farà di tutto per evitare ma che potrebbe scoppiare per decisione di Gerusalemme e per il rifiuto iraniano di negoziare sul serio. La differenza fra politica interna e politica estera è che l’agenda domestica si può largamente progettare, mentre …

"Guerre imperiali" di Lucio Caracciolo

Barack Obama è stato rieletto per salvare l’America da un’altra recessione, non per cambiare il mondo. E lui lo sa bene. In cima alla sua agenda tre parole: jobs, jobs, jobs. Ma posti di lavoro e benessere sociale non sono funzione solo del ciclo e della politica economica. Sempre più dipendono dal modo in cui l’America sta al mondo. Dalle relazioni politiche, commerciali e finanziarie con il resto del pianeta, Cina in testa, che non accetta più il Washington consensus e non dimentica che la crisi in corso è nata a Wall Street. Ma anche dalle guerre che l’America deve o dovrà combattere, anche se ne farebbe volentieri a meno. A cominciare dalla guerra al terrorismo, giunta al suo undicesimo anno. Per continuare con il possibile attacco preventivo all’Iran, d’intesa o meno con Israele, che Obama farà di tutto per evitare ma che potrebbe scoppiare per decisione di Gerusalemme e per il rifiuto iraniano di negoziare sul serio. La differenza fra politica interna e politica estera è che l’agenda domestica si può largamente progettare, mentre …

“Non permettiamo alla crisi di contagiare i nostri valori”, di Carla Cantone*

Ma cosa ci sta succedendo? Dove è finita la solidarietà, l’idea di libertà e di democrazia, la volontà individuale e collettiva di difendere i diritti di cittadinanza conquistati con le tante battaglie sociali e civili della seconda parte del Novecento? Non sto sostenendo che in quel tempo stavano tutti bene, che c’era armonia, e che i diritti erano sempre rispettati. So bene che non è stato così, anzi abbiamo attraversato anni difficilissimi, con eventi tragici come terrorismo e mafia, stragi eversive e violente. Anni di lotte sindacali e di discriminazione di classe, di un bigottismo che tentava di frenare il cammino delle donne. Malgrado tutto ciò abbiamo strappato diritti nel lavoro, nella società, di riscatto e di emancipazione, di riforme sociali e civili. La casa, la sanità, la scuola, lo Statuto dei lavoratori, la parità fra i sessi, la contrattazione collettiva, le rappresentanze unitarie, la concertazione. Eravamo vicini all’unità sindacale (almeno ci credevamo). Si leggevano più giornali e si guardavano meno dibattiti televisivi. Si contestava la violenza di piazza, e partecipavamo con entusiasmo alle manifestazioni. …

"Non permettiamo alla crisi di contagiare i nostri valori", di Carla Cantone*

Ma cosa ci sta succedendo? Dove è finita la solidarietà, l’idea di libertà e di democrazia, la volontà individuale e collettiva di difendere i diritti di cittadinanza conquistati con le tante battaglie sociali e civili della seconda parte del Novecento? Non sto sostenendo che in quel tempo stavano tutti bene, che c’era armonia, e che i diritti erano sempre rispettati. So bene che non è stato così, anzi abbiamo attraversato anni difficilissimi, con eventi tragici come terrorismo e mafia, stragi eversive e violente. Anni di lotte sindacali e di discriminazione di classe, di un bigottismo che tentava di frenare il cammino delle donne. Malgrado tutto ciò abbiamo strappato diritti nel lavoro, nella società, di riscatto e di emancipazione, di riforme sociali e civili. La casa, la sanità, la scuola, lo Statuto dei lavoratori, la parità fra i sessi, la contrattazione collettiva, le rappresentanze unitarie, la concertazione. Eravamo vicini all’unità sindacale (almeno ci credevamo). Si leggevano più giornali e si guardavano meno dibattiti televisivi. Si contestava la violenza di piazza, e partecipavamo con entusiasmo alle manifestazioni. …