Sono tredici i punti del Programma 5 Stelle sulla scuola. Dall’abolizione della legge Gelmini all’abolizione del valore legale del titolo di studio e poi la riproposizione delle famose “I” , di morattiana memoria: Internet e Inglese. Manca solo la “I” di impresa. E ancora, risorse finanziarie dello Stato erogate solo alla scuola pubblica, peccato che la scuola paritaria non statale fa parte del sistema pubblico dell’istruzione.
Abolizione graduale dei libri di testo stampati e quindi gratuità via internet in formato digitale.
E qui è d’accordo col Ministro Profumo.
Insegnamento dell’italiano agli stranieri, gratuito per chi chiede la cittadinanza.
E sull’Università, valutazione dei prof da parte degli studenti, accesso via internet alle lezioni universitarie, insegnamento a distanza via internet, sviluppo strutture di accoglienza degli studenti, investimenti nella ricerca universitaria…
Come si vede si liscia strizza l’occhio un po’ a tutti, a destra e a sinistra, compreso il movimento degli studenti medi e universitari.
Ma la realtà è ben altra.
La scuola statale vive una situazione di impoverimento e di insicurezza che si trascina oramai da oltre un decennio, manomessa e degradata volutamente dalle pseudo riforme dei governi di centro destra ( Moratti-Gelmini) .L’edilizia scolastica è nella maggior parte dei casi obsoleta e inadeguata. Sono 100mila gli infortuni all’anno degli alunni e 15mila quelli dei docenti. Bisogna dire dove prendere i soldi per ammodernare le scuole e metterle in sicurezza.
Mancano le risorse per l’ordinario funzionamento amministrativo-didattico, gli organici dei docenti e degli Ata sono sempre più insufficienti, il contratto è bloccato e gli stipendi sono tra i più bassi d’Europa. Bisogna dire dove trovare i soldi che mancano, come risolvere la precarietà, come fare integrazione e sostegno coi soggetti più deboli.
Non basta dire aboliamo la riforma Gelmini per tenerci quella della Moratti .Non basta dire inglese per tutti o internet per tutti…Oggi i problemi urgenti della scuola sono altri ma nel programma a 5 Stelle non v’è traccia.
Nella scuola di Grillo dove, riprendendo una sua battuta, il problema non è il grembiulino o i troppi bidelli e nemmeno il crocefisso che sarebbe il primo a scappar via da questa scuola, non bastano nemmeno i 13 punti del programma a 5 Stelle per risollevare le sorti della malconcia scuola statale italiana.
La scuola del programma a 5 Stelle, è come l’isola che non c’è. E’ solo virtuale.
Quel programma per la scuola italiana, oggi, o è una favola o è solo fantasia, per dirla con Bennato.
5 Stelle a destra, “ questo è il cammino e poi dritto fino al mattino , poi la strada la trovi da te, porta all’isola che non c’è “.
da ScuolaOggi 08.11.12
Pubblicato il 8 Novembre 2012