Giorno: 2 Novembre 2012

“Le tre B che uccisero Tonino”, di Mario Lavia

La caduta di Berlusconi. Il bacio della morte di Beppe (Grillo). La rottura di Bersani. Sono tre B a condannare Antonio Di Pietro, lo stritolano, ne decretano la fine politica. Tutte B decisive, ognuna di loro era indispensabile: se Berlusconi non si fosse suicidato, o se Grillo lo avesse arruolato, o se Bersani lo avesse salvato, probabilmente oggi Tonino sarebbe in forze. Ma contro la tempesta perfetta delle tre B nulla può fare. Si squaglia, Idv. Donadi guarda al Pd, Pancho Pardi strepita, Leoluca Orlando se ne sta sulla riva del fiume: rompete le righe. E così, sta per cadere uno dei simboli – per certi versi “il” simbolo – della Seconda repubblica. Seconda repubblica nata sulle ceneri della Prima che proprio Tonino contribuì in modo determinante a sbriciolare nell’aula del processo Enimont, avviluppato nella toga nera davanti al Craxi arrogante e inefficace, a Forlani con la bava alla bocca, a Carletto Sama smemorato, e a Giorgio La Malfa, Martelli, Altissimo (c’era pure Cariglia), poi Cagliari, Gardini, Citaristi, e il compagno G torchiato senza esito …

"I predatori dei libri antichi rubano mille volumi al mese", di Conchita Sannino

Pesano come carta, valgono come oro. Vengono da lontano, anche dall’Anno Mille. Ma sono diventati il business del futuro, anche se parlano lingue sepolte, il latino, il greco, il fiorentino dei dotti, anche il cinese. Pezzi richiestissimi dalle élite mondiali: perché viaggiano, da un capo all’altro del pianeta, come “titoli” senza scadenza, bottini a sei zeri che non lasciano tracce. Ssono i volumi antichi, gli oggetti del desiderio al centro di un traffico in costante ascesa, nel cuore dell’Europa. Pagine miniate, atlanti, codici, anche breviari di santi. Si rubano facilmente, se ne perdono in fretta le impronte. E i trafficanti corrono — nella quasi totalità dei casi — zero rischi. Perché quei libri non hanno bisogno di finire in un’intercapedine, non «puzzano», non destano sospetti, non portano le stimmate di capitali nascosti alle Cayman. Negli aeroporti, non fanno impazzire i cani antidroga, non rischiano la scure dell’antiriciclaggio come altre più volgari partite di giro. O refurtive. Siamo già ad un picco: 6mila sottrazioni di volumi solo nei soli primi sei mesi del 2012. È l’annus …

“I predatori dei libri antichi rubano mille volumi al mese”, di Conchita Sannino

Pesano come carta, valgono come oro. Vengono da lontano, anche dall’Anno Mille. Ma sono diventati il business del futuro, anche se parlano lingue sepolte, il latino, il greco, il fiorentino dei dotti, anche il cinese. Pezzi richiestissimi dalle élite mondiali: perché viaggiano, da un capo all’altro del pianeta, come “titoli” senza scadenza, bottini a sei zeri che non lasciano tracce. Ssono i volumi antichi, gli oggetti del desiderio al centro di un traffico in costante ascesa, nel cuore dell’Europa. Pagine miniate, atlanti, codici, anche breviari di santi. Si rubano facilmente, se ne perdono in fretta le impronte. E i trafficanti corrono — nella quasi totalità dei casi — zero rischi. Perché quei libri non hanno bisogno di finire in un’intercapedine, non «puzzano», non destano sospetti, non portano le stimmate di capitali nascosti alle Cayman. Negli aeroporti, non fanno impazzire i cani antidroga, non rischiano la scure dell’antiriciclaggio come altre più volgari partite di giro. O refurtive. Siamo già ad un picco: 6mila sottrazioni di volumi solo nei soli primi sei mesi del 2012. È l’annus …

Bersani: «Così cambieremo l’Italia», di Simone Collini

L’«incontro» tra progressisti e modera- ti, la «collaborazione» con Monti che proseguirà anche dopo il 2013, le primarie che hanno «rinvigorito» il Pd. Ma in questa intervista a l’Unità Pier Luigi Bersani fa anche un paio di annunci. Il primo: a dicembre saranno a Roma tutti i leader socialisti e democratici per rilanciare «una grande idea europeista» e per «creare una rete tra forze che vanno al di là delle antiche famiglie politiche». Il secondo: da presidente del Consiglio, nella Sala verde di Palazzo Chigi (quella in cui solitamente il governo riceve le parti sociali e i rappresentanti delle Regioni) convocherà prima di tutto associazioni e movimenti per discutere con loro come far fronte al disagio sociale che c’è nel Paese. Il leader del Pd guarda infatti già al futuro, e fa un ragionamento che può essere sintetizzato con questo titolo: così cambieremo l’Italia. Anche all’interno del Pd c’è chi considera ingiustificato l’ottimismo che ha espresso dopo le elezioni in Sicilia: come risponde, segretario Bersani? «Invitando a leggere i risultati elettorali, in particolare della lista …

“Non c’è mai stata nessuna riforma del mercato del lavoro”, di Roberto Ciccarelli

Per Chiara Saraceno, sociologa del lavoro esperta di sistemi di welfare e politiche della famiglia, il record della disoccupazione giovanile al 35,1% dimostra che «non è vero che chi non prosegue gli studi ha maggiori chance di trovare un lavoro rispetto a chi sceglie di proseguire gli studi. Sia che vadano a lavorare subito, sia che restino all’università, entrando più tardi sul mercato con una qualifica più elevata, questi ragazzi affrontano lo stesso problema: in Italia la domanda di lavoro è scarsa». Come giudica la riforma dell’apprendistato proposta dal ministro Fornero? Direi che è benvenuta, anche perchè in Italia l’apprendistato non ha funzionato bene. Quello che non mi convince è che è stata proposta come la soluzione alla disoccupazione giovanile. In realtà, questa categoria comprende i giovani fino a 26 anni, cioè soggetti che non sono più quelli che rientrano nell’apprendistato. E poi, per parlare seriamente di apprendistato, sarebbero necessarie imprese che lo utilizzino, cosa che invece non accade perchè le imprese italiane preferiscono forme di precariato più leggere e meno responsabilizzanti. Ciò non toglie …

"Non c'è mai stata nessuna riforma del mercato del lavoro", di Roberto Ciccarelli

Per Chiara Saraceno, sociologa del lavoro esperta di sistemi di welfare e politiche della famiglia, il record della disoccupazione giovanile al 35,1% dimostra che «non è vero che chi non prosegue gli studi ha maggiori chance di trovare un lavoro rispetto a chi sceglie di proseguire gli studi. Sia che vadano a lavorare subito, sia che restino all’università, entrando più tardi sul mercato con una qualifica più elevata, questi ragazzi affrontano lo stesso problema: in Italia la domanda di lavoro è scarsa». Come giudica la riforma dell’apprendistato proposta dal ministro Fornero? Direi che è benvenuta, anche perchè in Italia l’apprendistato non ha funzionato bene. Quello che non mi convince è che è stata proposta come la soluzione alla disoccupazione giovanile. In realtà, questa categoria comprende i giovani fino a 26 anni, cioè soggetti che non sono più quelli che rientrano nell’apprendistato. E poi, per parlare seriamente di apprendistato, sarebbero necessarie imprese che lo utilizzino, cosa che invece non accade perchè le imprese italiane preferiscono forme di precariato più leggere e meno responsabilizzanti. Ciò non toglie …

“Grillo e Di Pietro, il mito infranto del partito degli onesti”, di Michele Brambilla

Dunque la stagione politica di Di Pietro pare giunta al capolinea: è stato per anni il leader della protesta, ora al massimo diventerà un grillino di complemento. Non è la prima volta che un integerrimo trova qualcuno più integerrimo di lui: accadde anche a Robespierre, e parabole del genere le ha raccontate benissimo perfino Alberto Sordi con i suoi film, dal «Vigile» al «Moralista». Non stupiscono quindi né la cancellazione del nome dal simbolo del partito (quante icone, in politica, sono diventate all’improvviso motivo di imbarazzo), né la probabile dissoluzione della stessa Italia dei Valori. A stupire, piuttosto, è la reazione, diciamo così, «garantista», dell’intero fronte, diciamo così, «giustizialista». Di Pietro è difeso a sciabola sfoderata sia dal «Fatto quotidiano» sia da Beppe Grillo, il quale l’ha addirittura proposto per il Quirinale. «Certamente meglio lui, uomo onesto, di Napolitano, il peggior presidente che abbiamo avuto», ha detto più o meno il comico e nuotatore genovese, e basterebbe questo per far capire di chi e di che cosa stiamo parlando. Comunque. Perché chi è sempre stato …