Mese: Ottobre 2012

"Orario, prof italiani in linea con la Ue ma i docenti europei guadagnano di più", di Salvo Intravaia

Gli insegnanti italiani lavorano troppo poco o l’orario di insegnamento è in linea con quello dei colleghi europei? L’aumento da 18 a 24 ore dell’orario di insegnamento contenuto nella legge di stabilità per il 2013, in discussione alla Camera, sta spaccando a metà l’opinione pubblica italiana. Una parte ritiene legittimo l’aumento di sei ore settimanali a carico dei docenti di scuola media e superiore. Che questo aumento sia poi a costo zero – non è previsto neppure un euro in più sullo stipendio – è un altro discorso. L’altra metà dell’opinione pubblica è contro l’aumento forzoso dell’orario di insegnamento previsto per i prof italiani. Ma per quante ore a settimana stanno in classe in Europa i docenti, più o meno delle 18 ore settimanali svolte in Italia? E quanto lavorano, comprese tutte le attività funzionali all’insegnamento: correzione degli elaborati, preparazione delle lezioni, aggiornamento, partecipazione alle riunioni pomeridiane, incontri con i genitori e incontri informali per affrontare le problematiche che si presentano a scuola. E quanto guadagnano? Da alcuni anni a questa parte, considerando l’istruzione dei …

"La battaglia degli uomini che amano le donne", di Mariella Gramaglia

I più simpatici sono Cristofer e Gilberto, grembiulone, a rigatino sottile bianco e rosso, genere salumeria dall’igiene ineccepibile, sorriso accogliente. Alla prima prova di registrazione si impappinano, non riescono a trovare il ritmo del duetto. Poi funziona e si alternano disinvolti. «Noi aderiamo a uomini contro la violenza sulle donne». «NoiNo.org». «Aderisci anche tu». Siamo a Bologna. La campagna, nata dalla fondazione del Monte (Banca del Monte di Bologna e Ravenna) e dall’associazione storica del femminismo bolognese «Orlando», vuole parlare al cuore degli uomini. Rivolgersi a quelli che non odiano le donne, che sono pronti a guardarsi dentro, a non nascondere le parti cattive di sé, ma anche a preservare la propria dignità e a segnare le distanze da chi, le donne, le fa soffrire. Di quegli altri dicono: «Non sono più forti di noi, sono solo violenti». La sorpresa più piacevole è che, fra gli attivisti e i testimoni, gli intellettuali siano un’esigua minoranza: uno scultore, un filosofo, Marco Cammelli, il banchiere illuminato che ha partecipato al laboratorio da cui è nata l’idea, e …

"Una follia eversiva destabilizza il Paese", di Eugenio Scalfari

Non so dire se si stia assistendo a un’opera comica o a un’opera tragica; certo vedere e ascoltare un personaggio che è stato protagonista della politica e del costume nell’Italia di questo ventennio completamente fuori di testa è allo stesso tempo grottesco e preoccupante. Qualche giorno fa l’ex premier aveva dichiarato di rinunciare definitivamente alla candidatura alla premiership. Due giorni dopo sembrò averci ripensato: «Il popolo mi vuole» aveva detto sotto la spinta della Santanchè (!) poi aveva di nuovo battuto in ritirata, la sua candidatura a Montecitorio restava un’opzione ma per Palazzo Chigi avrebbe corso il vincitore di improbabili primarie. Infine il colpo di scena di sabato dopo la sentenza di Milano che lo condanna a quattro anni (tre condonati) e all’interdizione dai pubblici uffici per frode fiscale. La conferenza stampa durata quasi l’intero pomeriggio ha spaziato dall’attacco alla Germania a quello contro il governo Monti, poi una raffica di contumelie contro i magistrati comunisti e contro la Corte costituzionale di sapore decisamente eversivo, tirando in ballo lo stesso Capo dello Stato che ne …

«Ritorno Berlusconi è ritorno populismo», da www.unita.it

Bersani a Domenica In: «Potevo andare alle elezioni otto, dice mesi fa quando eravamo sull’orlo del baratro». Il segretario del Pd ribadisce che «si va a fine legislatura». «Sono preoccupato di questa posizione di Berlusconi perché di populismi ne abbiamo già un bel po’». «Ci rivolgiamo con apertura ad un centro che non si lasci incantare dai pifferi del populismo». Matteo Renzi piace a destra? «La destra è in crisi, tanti elettori interpretano novità e hanno avuto intenzione di giocare a casa nostra non avendo le primarie». Lo dice Pier Luigi Bersani a ‘Domenica in’. «Ora mi fa piacere che le primarie si terranno anche ne centrodestra», dice Bersani, «vorrei che le facesse anche Grillo, nessuno può stare in un tabernacolo». «Renzi non sia convinto di dar per nuove ricette già viste negli anni 80 o 90, sia nei meccansimi di comunicazione sia nei contenuti». Lo ha detto il leader del Pd Pier Luigi Bersani, intervistato a ‘Domenica in’ su Raiuno. «Il Pd – ha aggiunto – è pieno di difetti, ma è l’unica carta …

"Diffamazione, meglio nulla che questa legge", di Stefano Rodotà

Come sempre le leggi ad personam portano a un pessimo risultato. Per “salvare il soldato Sallusti” dal carcere si istituisce un clima di intimidazione che limita il diritto all’informazione e la libertà d’espressione. Meglio fermarsi e non fare nulla, allora, perché si è imboccata una strada sbagliata». Secondo il professor Stefano Rodotà, ex Garante della Privacy, la legge sulla diffamazione all’esame del Parlamento è profondamente sbagliata, anche nei tentativi di compromesso. Professore, lei cosa pensa del testo di legge che si sta discutendo al Senato? «È stata imboccata una strada assolutamente sbagliata, è inevitabile quando si fanno le leggi ad personam. Ora, io sono d’accordo che in casi come questo il carcere vada eliminato, però vorrei fare una disgressione: non possiamo affiancare una giustizia di classe a una legislazione di classe». In che senso? «Se rischia di andare in galera Sallusti si mobilita il Parlamento, ma se ogni giorno c’è una legislazione pessima che manda in galera il piccolo spacciatore e l’immigrato, nessuno se ne preoccupa o pone all’ordine del giorno un intervento. Invece nessuno …

Può partire dalla Sicilia l'inizio del cambiamento

“Per noi le elezioni regionali siciliane saranno un test importante, un test nazionale, forse per altri non è così ma per noi sì”. Così il segretario del PD Pier Luigi Bersani a sostegno della candidatura di Rosario Crocetta per le elezioni alla presidenza della Regione del 28 ottobre che porteranno al voto poco più di 4 milioni di siciliani. “Crediamo che dalla Sicilia possa partire una nuova stagione di cambiamento per il Paese e il messaggio centrale è lavoro e legalità – ha chiarito Bersani – in cui il principio base è che siamo un Paese unito. Abbiamo bisogno di iniziare una stagione nuova, dove si ripristinino processi di crescita, valori, la consapevolezza che siamo un Paese solo, non Nord e Sud, siamo un Paese che si chiama Italia”. “Ci si salva insieme – ha continuato Bersani – perché siamo tutti nella stessa barca. Dopo la semina maledetta di una destra a traino leghista, adesso il cambiamento deve venire dal Sud, con legalità e lavoro come parole d’ordine. Le elezioni qui in Sicilia possono essere …

"La ferita di Pomigliano. Fiat scatena la guerra tra poveri", di Rinaldo Gianola

“Ciao guagliò, ci vediamo dentro”. Al cambio di turno i lavoratori di Fabbrica Italia Pomigliano incontrano al cancello numero 2 i loro colleghi rimasti fuori, non ancora assunti e chissà se lo saranno mai. I fortunati che possono entrare in fabbrica si riconoscono dalla tuta di lavoro, bianca e grigia, con i marchi Fiat. La Fiom ha organizzato un volantinaggio per informare i lavoratori della vittoria conseguita in Tribunale. Sergio Marchionne deve rimuovere la discriminazione contro gli iscritti alla Fiom, i 19 lavoratori che hanno avuto il coraggio di metterci la faccia e di sfidare il potente manager hanno vinto, anzi stravinto. La Corte d’Appello di Roma ha stabilito che entro 40 giorni dalla sentenza i 19 della Fiom dovranno tornare in fabbrica, entro sei mesi entreranno anche gli altri. Sul piazzale si fuma una sigaretta, si scambiano due parole prima di entrare. Quelli della Fiom invitano i lavoratori a non «cedere alle provocazioni, non firmate contro la sentenza». Oltre i cancelli, infatti, la Fiat sta mettendo in atto la solita strategia, quella di impaurire, …