"Severino: la condanna è di primo grado. Ex premier candidabile", di Virginia Piccolillo
La sentenza sui fondi neri Mediaset è di primo grado e quindi «non ha una diretta e immediata conseguenza sulla vita politica di Berlusconi come di qualunque altro politico, perché nel nostro paese vige un principio che è la presunzione di innocenza». Da Gerusalemme, dove è intervenuta alla Hebrew University contro la prescrizione per i crimini di guerra internazionali, il ministro della Giustizia Paola Severino ha chiarito un punto chiave della fibrillazione politica di questi giorni. Il ddl anticorruzione, se approvato, non renderà incandidabile Silvio Berlusconi. La norma applicativa della legge che dovrebbe prevedere il divieto di inserire nelle liste elettorali candidati con precedenti penali, infatti, si riferisce solo a condanne definitive, che hanno cioè superato il terzo grado di giudizio. «Principio vinto e superato — ha spiegato la Severino — solo quando c’è una sentenza definitiva. Quindi Berlusconi è libero di decidere del suo destino politico e deciderà liberamente quello che vorrà nelle prossime elezioni». «Finché le sentenze non diventano definitive — ha aggiunto —, ciò che stabiliscono non può essere considerato definitivo; in …