Mese: Ottobre 2012

"La mafia sulla riva del fiume", Mario Lavia

Stavolta Cosa Nostra non ha puntato forte. Almeno, non sembra. Vince un simbolo dell’antimafia, Crocetta, ma vince nel deserto delle emozioni e vince in un panorama politicamente terremotato. La mafia, forse, ha preferito stare a guardare lo sfacelo. O forse – ci dice Nando Dalla Chiesa – «si è divisa». Cosa nostra divisa davanti una tornata elettorale: sarebbe la prima volta, o quasi (nel 1987 a Palermo ci fu una clamorosa “scissione” fra i voti alla Dc e quelli al Psi). «Può benissimo darsi che la mafia si sia frazionata fra diverse opzioni – spiega Dalla Chiesa – e che ogni spezzone abbia deciso di trattare separatamente con diversi referenti. Teniamo presente che probabilmente oggi non c’è neppure una gerarchia ordinata, non c’è una centrale, non c’è la “cupola” di una volta». Anche per i colpi ricevuti, effettivamente è difficile individuare il Totò Riina di oggi, se esiste. Ed è ormai assodato che le centrali siano altrove, non solo a Palermo e in Sicilia, e che proprio la ramificazione della criminalità organizzata escluda il tradizionale …

L’Aquila, la truffa delle “case a molla”. “In caso di sisma rischiano di crollare”, di Carlo Bonini e Giuseppe Caporale

Cade l’ennesima quinta del teatro di cartapesta costruito sulle macerie del terremoto dell’Aquila dalla macchina dei miracoli e del consenso di Guido Bertolaso. Almeno duecento degli isolatori sismici a pendolo montati sui pilastri che sostengono i 185 edifici del progetto “C. a. s. e.” (Complessi antisismici ecocompatibili) sono destinati a sbriciolarsi se mai la terra dovesse tornare a tremare come quel 6 aprile di sei anni fa. E quel che è peggio, nessuno è in grado di dire oggi — nemmeno la ditta che li ha prodotti e montati, la società “Alga” — quali strutture esattamente appoggino su quei pezzi fallati. Meglio, costruiti «in frode» alle specifiche che erano state indicate dal bando di gara per l’assegnazione dell’appalto. Una commessa da 7 milioni di euro che vide vincitrici la società Alga (4.900 gli isolatori forniti) e la Fip (2.400). Finanziata in parte dal Fondo europeo di solidarietà. Utile a trasformare una catastrofe in scintillante passerella per un assolo dell’allora Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, accompagnato da Bruno Vespa in una memorabile puntata di Porta a …

"L'onda anomala", di Massimo Giannini

Prima dell’uragano di New York, arriva lo tsunami di Sicilia. Basta che Beppe Grillo attraversi a nuoto lo Stretto di Messina, e l’onda anomala investe l’isola. Devasta quasi tutto, a partire dalle vecchie «casematte » del potere di centrodestra. Tra le macerie si erge un’alleanza di centrosinistra, fragile e non autosufficiente. E si staglia un Movimento 5 Stelle, agile e destabilizzante. Se questo esito del voto siciliano si proiettasse su scala nazionale, ne verrebbe fuori un quadro politico indecifrabile. E un Parlamento ingovernabile. Sul piano locale, queste elezioni regionali offrono tre spunti di riflessione. La prima evidenza, la più inquietante, è il combinato disposto tra la corsa dell’anti-politica e la fuga dalla politica. Tutti immaginavano che il comico genovese, in trasferta in una terra a lui incognita, avrebbe ottenuto un buon risultato. Ma non era affatto scontato che, con poco più di una settimana di comizi nelle piazze e nelle valli sicule, Grillo riuscisse a diventare il primo partito in quasi tutte le città, con percentuali che oscillano intorno al 18%. Non contano le proposte …

L'isola che c'è

In Sicilia vince Rosario Crocetta. Il PD per la prima volta a Palazzo dei Normanni. Si inabissa il Pdl. Ma è l’astensionismo il primo partito: Grillo c’è e in modo serio. “E’ un momento storico per la Sicilia. Mai un uomo di sinistra come me era stato eletto alla Regione Siciliana e soprattutto mai un presidente con una chiara opzione antimafia come la mia. Da domani, speriamo, come dice Camilleri, che possa entrare aria fresca e pulita nel Palazzo”. ha dichiaratoRosario Crocetta, il candidato di PD, Udc, Psi e Api rispondendo ai giornalisti che affollano il suo comitato elettorale dopo lo spoglio parziale per le elezioni regionali siciliane che lo vedono in vantaggio su Nello Musumeci. “Con me è la storia che cambia. Nell’isola uno come me non sarebbe mai stato eletto. Il problema delle alleanze – ha proseguito – non me lo pongo per nulla. Nessuna ammucchiata o consociativismo ma solo accordi sui programmi e sui progetti. Costruiremo una alleanza volta per volta. Io cercherò la maggioranza in aula sui provvedimenti. Non cederò a …

"Anche sui cavalli di battaglia della destra la propaganda sembra non pagare più", di Carlo Buttaroni

Dopo la condanna nel processo Mediaset, Berlusconi torna in campo. E dà inizio a un’altra partita. Chiarisce che non si candiderà a premier ma, per evitare equivoci, ammonisce anche che valuterà se ritirare l’appoggio al governo Monti. Se dall’estero guardano increduli alle vicende italiane, non c’è da stupirsi. Nei Paesi a democrazia avanzata chi subisce una condanna soprattutto per un reato grave esce dalla scena politica e non rivendica un ritorno da protagonista. In Italia inspiegabilmente, invece, accade il contrario. E certi fatti ci allontanano dal centro dell’Europa più dello spread e del debito pubblico. A febbraio di quest’anno, per esempio, il ministro inglese Chris Huhne responsabile del dicastero dell’ Energia si è dimesso perché accusato di aver mentito su chi era alla guida della sua automobile, multata per eccesso di velocità. Il comportamento di Huhne, suscita, inevitabilmente, un’umana simpatia. E anche un po’ d’invidia per quanto avviene oltremanica. Tutt’altra cosa rispetto a quanto accade in Italia, dove il sentimento prevalente è la rabbia, l’indignazione e la sfiducia. Se anche avesse un fondamento la “magistratocrazia” …

"Uguaglianza e opportunità le vere sfide della sinistra", di Luca Baccelli

Non è vero che la campagna per le primarie del centrosinistra è solo competizione personale e scontro sulle regole. I media hanno dato più risalto a polemiche e ricorsi, ma in realtà sono emerse questioni chiave in termini di contenuti e di principi. Come il tema dell’eguaglianza e delle opportunità: si tratta di mettere tutti nella stesse condizioni sulla linea di partenza o le istituzioni pubbliche devono intervenire anche durante il percorso, per far sì che all’arrivo non ci siano eccessive diseguaglianze? Norberto Bobbio, in suo libretto di grande successo, sosteneva alcuni anni fa che è l’ideale dell’eguaglianza a connotare la sinistra rispetto alla destra. Sono di sinistra coloro che «pur non ignorando che gli uomini sono tanto eguali che diseguali, danno maggiore importanza, per giudicarli e per attribuire loro diritti e doveri, a ciò che li rende uguali piuttosto che a ciò che li rende diseguali». Eppure in questi anni di eguaglianza si è parlato poco, anche a sinistra. Da un lato si è gettato l’anatema sull’egualitarismo, visto come uno dei frutti più avvelenati …

Si rivota anche in Molise

Il Consiglio Stato ha annullato le Elezioni Regionali 2011 del Molise, si torna a voto. Zoggia e Leva: “Si conferma quello che il PD nazionale e il PD del Molise hanno sempre sostenuto, ovvero che si trattava di elezioni illegittime perchè falsate dalla presenza di liste che non potevano competere”. In Molise si dovrà tornare alle urne per eleggere il Presidente della Regione e il Consiglio Regionale. Il Consiglio di Stato ha infatti respinto il ricorso che impugnava il verdetto del Tar Molise che nella scorsa primavera aveva annullato il voto. Si legge nella sentenza del Consiglio di Stato: “I vizi di legittimità riscontrati nella controversia relativa alle elezioni in Molise “hanno investito” “non solo l’elezione del presidente, ma anche, ed in primis, quella dei componenti l’organo consiliare, nelle sue due componenti elette con metodo proporzionale (per quanto di ragione) e maggioritario”. “Si conferma quello che il PD nazionale e il PD del Molise hanno sempre sostenuto – hanno immediatamente dichiarato in una nota congiunta, Davide Zoggia, responsabile Enti Locali e Danilo Leva, Segretario regionale …