Mese: Ottobre 2012

"Fiat deve assumere i 145 operai Fiom", di Teodoro Chiarelli

In fabbrica Lavoratori Fiat all’uscita dallo stabilimento di Pomigliano d’Arco, dove «qualsiasi ulteriore assunzione comporterebbe il contemporaneo ricorso alla cassa integrazione». La Corte d’Appello di Roma ha dato ragione alla Fiom sull’assunzione di 145 lavoratori iscritti al sindacato metalmeccanici Cgil nello stabilimento di Pomigliano D’Arco. Confermata la sentenza del 21 giugno del Tribunale che aveva condannato il Lingotto per discriminazioni contro la Fiom, disponendo che 145 lavoratori con la tessera del sindacato di Maurizio Landini venissero assunti nella fabbrica. Alla data della costituzione in giudizio alla fine di maggio, su 2.093 assunti da Fabbrica Italia Pomigliano, nessuno risultava iscritto alla Fiom. Ad agosto la Corte d’Appello aveva giudicato «inammissibile» la richiesta della Fiat di sospendere l’ordinanza di assunzione per i 145 iscritti alla Fiom. Fiat ha subito annunciato che ricorrerà in Cassazione e che si riserva ogni tipo di iniziativa legale. «Il numero attuale dei dipendenti dello stabilimento di Pomigliano è più che adeguato», ha detto ieri un portavoce del gruppo, facendo riferimento a quanto dichiarato il 30 giugno sulla sentenza di primo grado. «Le …

"Fiat deve assumere i 145 operai Fiom", di Teodoro Chiarelli

In fabbrica Lavoratori Fiat all’uscita dallo stabilimento di Pomigliano d’Arco, dove «qualsiasi ulteriore assunzione comporterebbe il contemporaneo ricorso alla cassa integrazione». La Corte d’Appello di Roma ha dato ragione alla Fiom sull’assunzione di 145 lavoratori iscritti al sindacato metalmeccanici Cgil nello stabilimento di Pomigliano D’Arco. Confermata la sentenza del 21 giugno del Tribunale che aveva condannato il Lingotto per discriminazioni contro la Fiom, disponendo che 145 lavoratori con la tessera del sindacato di Maurizio Landini venissero assunti nella fabbrica. Alla data della costituzione in giudizio alla fine di maggio, su 2.093 assunti da Fabbrica Italia Pomigliano, nessuno risultava iscritto alla Fiom. Ad agosto la Corte d’Appello aveva giudicato «inammissibile» la richiesta della Fiat di sospendere l’ordinanza di assunzione per i 145 iscritti alla Fiom. Fiat ha subito annunciato che ricorrerà in Cassazione e che si riserva ogni tipo di iniziativa legale. «Il numero attuale dei dipendenti dello stabilimento di Pomigliano è più che adeguato», ha detto ieri un portavoce del gruppo, facendo riferimento a quanto dichiarato il 30 giugno sulla sentenza di primo grado. «Le …

"Governo Monti, la scuola va in piazza. Ma con le altre categorie", di Alessandro Giuliani

Lo sdegno crescente per la Legge di Stabilità e la decisione dei sindacati di indire uno sciopero dell’istruzione troppo lontano, hanno convinto alcune rappresentanze a manifestare sin da subito. All’iniziativa della Cgil del 20 ottobre a Roma “Prima di tutto il lavoro” ci saranno gli studenti della Rete e dell’Udu. Al “No Monti day” i movimenti dei precari e degli inidonei. Le reazioni di protesta per i provvedimenti legislativi adottati dal Governo Monti, dalla riforma delle pensioni alla Legge di Stabilità in procinto di essere esaminata dei due rami parlamentari, stanno determinando un fenomeno sinora poco conosciuto. Almeno per i lavoratori della scuola, per gli studenti e per le loro rappresentanze. Nelle ultime ore, infatti, alcune di queste componenti hanno deciso di aderire a mobilitazioni e manifestazioni non propriamente di settore. Complice la data ancora molto lontana dello sciopero di comparto, programmato per il 24 novembre (a tal proposito non sono mancate le critiche), e la crescente indignazione per l’ennesimo taglio di risorse alla scuola, nelle scuole si coglie l’esigenza di opporsi sin da subito. …

"Governo Monti, la scuola va in piazza. Ma con le altre categorie", di Alessandro Giuliani

Lo sdegno crescente per la Legge di Stabilità e la decisione dei sindacati di indire uno sciopero dell’istruzione troppo lontano, hanno convinto alcune rappresentanze a manifestare sin da subito. All’iniziativa della Cgil del 20 ottobre a Roma “Prima di tutto il lavoro” ci saranno gli studenti della Rete e dell’Udu. Al “No Monti day” i movimenti dei precari e degli inidonei. Le reazioni di protesta per i provvedimenti legislativi adottati dal Governo Monti, dalla riforma delle pensioni alla Legge di Stabilità in procinto di essere esaminata dei due rami parlamentari, stanno determinando un fenomeno sinora poco conosciuto. Almeno per i lavoratori della scuola, per gli studenti e per le loro rappresentanze. Nelle ultime ore, infatti, alcune di queste componenti hanno deciso di aderire a mobilitazioni e manifestazioni non propriamente di settore. Complice la data ancora molto lontana dello sciopero di comparto, programmato per il 24 novembre (a tal proposito non sono mancate le critiche), e la crescente indignazione per l’ennesimo taglio di risorse alla scuola, nelle scuole si coglie l’esigenza di opporsi sin da subito. …

Miguel Gotor: «Ricostruzione civica del Paese È questa la sfida del segretario», di Simone Collini

La contrapposizione partiti-società civile? Per sapere come andrà a finire, se si continua così, basta guardare a quel che avvenne vent’anni fa. Quella tra giovani e vecchi? Per capire cosa ci sia sotto, bisogna invece andare più indietro e ripensare a cos’era l’Italia della prima metà del 500. Parola di storico. E di chi ora ha deciso di «dare una mano» a Bersani girando l’Italia per raccontare tutto ciò. Miguel Gotor è docente di Storia moderna presso l’Università di Torino. Durante la campagna per il congresso del Pd del 2009, scrive sul “Sole 24 Ore” un articolo sul «bersanese», in cui non si risparmiano critiche al linguaggio dell’allora candidato segretario. Bersani risponde. I due si conoscono. E ora il leader del Pd ha chiesto al docente universitario di impegnarsi nella campagna per le primarie. «Se avessi detto no mi sarei sentito un disertore. In questi giorni sono stato a Vicenza, Padova, Ravenna, Faenza, Rimini, Vercelli. I miei studi? Più che altro ne risente mia figlia di un anno». E cosa racconta in queste iniziative? «Intanto, …

"L'esercito dei carnefici", di Adriano Sofri

Per registrare il passaggio della centesima donna assassinata nell’anno la sorte ha scelto due sorelle ragazze, la minore che fa da scudo all’altra e muore al suo posto. E un assassino di 22 anni, che va a cercarle con il coltello in tasca, e prima ha pubblicato sulla sua pagina di Facebook, in una cornice colorata riempita di angioletti e cuoricini, parolette sulla “perdita di qualcuno che ami”. “Parole – leggo nei primi commenti – che stridono con il delitto…”. Temo di no, che non stridano. Temo che “la perdita di qualcuno che ami” significhi, per quello sciagurato, la scelta della “sua” ragazza di lasciarlo. Ammazzarla, perderla per sempre a se stessa e al mondo, è per lui il risarcimento della perdita. Fra quei pensierini – sdolcinatezza e coltello vanno volentieri assieme – c’era anche questo: “Se potessi esprimere un desiderio… non chiederei un amore perché un amore si conquista…”. Si dice così in amore, conquistare: salvo ripensare al senso terribile che il verbo prende all’improvviso. Non tanto all’improvviso, del resto, né “all’ennesima lite”, se …

"L'esercito dei carnefici", di Adriano Sofri

Per registrare il passaggio della centesima donna assassinata nell’anno la sorte ha scelto due sorelle ragazze, la minore che fa da scudo all’altra e muore al suo posto. E un assassino di 22 anni, che va a cercarle con il coltello in tasca, e prima ha pubblicato sulla sua pagina di Facebook, in una cornice colorata riempita di angioletti e cuoricini, parolette sulla “perdita di qualcuno che ami”. “Parole – leggo nei primi commenti – che stridono con il delitto…”. Temo di no, che non stridano. Temo che “la perdita di qualcuno che ami” significhi, per quello sciagurato, la scelta della “sua” ragazza di lasciarlo. Ammazzarla, perderla per sempre a se stessa e al mondo, è per lui il risarcimento della perdita. Fra quei pensierini – sdolcinatezza e coltello vanno volentieri assieme – c’era anche questo: “Se potessi esprimere un desiderio… non chiederei un amore perché un amore si conquista…”. Si dice così in amore, conquistare: salvo ripensare al senso terribile che il verbo prende all’improvviso. Non tanto all’improvviso, del resto, né “all’ennesima lite”, se …