Mese: Ottobre 2012

"Regole contro la speculazione: è questa l’urgenza", di Emilio Barucci

Il problema non è che Matteo Renzi abbia incontrato i finanzieri quanto capire cosa si siano detti. La politica e la finanza sono centri di potere multiformi destinati a confrontarsi tra di loro, a volte scontrandosi e a volte collaborando. È naturale dunque che si parlino. Il momento è però particolare, non c’è dubbio che la crisi finanziaria e quella dell’euro stiano facendo voltare pagina a questa storia e che ci sia bisogno di un nuovo inizio. Quindi,occorre capire bene il messaggio che la politica – e un candidato alla premiership in questo caso –intende recapitareal mondo della finanza. Bisogna partire dal fatto che le cause della crisi finanziaria e i rimedi per risolverla sono tutt’altro che condivisi. Nella opinione pubblica è passata l’idea che la finanza sia «cattiva», che le banche e i fondi di investimento, mettendo in circolo i famosi titoli tossici, abbiano appestato il sistema finanziario finendo per danneggiare l’economia reale e per appesantire oltre misura i bilanci pubblici. Secondo questa interpretazione, la finanza ha bisogno di una bella «lezione» in quanto …

"Regole contro la speculazione: è questa l’urgenza", di Emilio Barucci

Il problema non è che Matteo Renzi abbia incontrato i finanzieri quanto capire cosa si siano detti. La politica e la finanza sono centri di potere multiformi destinati a confrontarsi tra di loro, a volte scontrandosi e a volte collaborando. È naturale dunque che si parlino. Il momento è però particolare, non c’è dubbio che la crisi finanziaria e quella dell’euro stiano facendo voltare pagina a questa storia e che ci sia bisogno di un nuovo inizio. Quindi,occorre capire bene il messaggio che la politica – e un candidato alla premiership in questo caso –intende recapitareal mondo della finanza. Bisogna partire dal fatto che le cause della crisi finanziaria e i rimedi per risolverla sono tutt’altro che condivisi. Nella opinione pubblica è passata l’idea che la finanza sia «cattiva», che le banche e i fondi di investimento, mettendo in circolo i famosi titoli tossici, abbiano appestato il sistema finanziario finendo per danneggiare l’economia reale e per appesantire oltre misura i bilanci pubblici. Secondo questa interpretazione, la finanza ha bisogno di una bella «lezione» in quanto …

Rossi Doria: “Non taglieremo posti di lavoro nella scuola”. Stop alle 24 ore per i docenti: “In Parlamento le modifiche”, di Ottavio Ragone

Il governo sta lavorando ad una soluzione diversa: i fondi possono essere recuperati su altri capitoli di spesa, ma non sul personale. La proposta, inserita nel disegno di legge sulla stabilità che comincia domani l’iter alla Camera, ha suscitato la sollevazione unanime di docenti di ruolo e non, sindacati, partiti, nessuno escluso. Il 24 novembre è in calendario uno sciopero generale. Una sollevazione. Il governo è stato colto di sorpresa e lo stesso ministro dell’Istruzione Francesco Profumo si è dichiarato disponibile a tornare sui propri passi. Rossi-Doria, a quanto si sa, era contrario fin dall’inizio all’aumento delle ore, che consente di risparmiare cinque volte di più di quanto richiesto dalla spending review, ovvero 780 milioni contro i 183 necessari. Il “tesoretto” eccedente di oltre 600 milioni, nelle intenzioni del governo, poteva essere utilizzato per investimenti nella scuola, su personale, didattica e strutture. Ma chi ne avrebbe sopportato il peso? Migliaia di precari letteralmente spazzati via dalla sera alla mattina. E i docenti di ruolo, costretti a lavorare più ore con lo stesso stipendio di prima. …

"Violenza e possesso: se questi sono gli uomini", di Sara Ventroni

«Ti sto osservando, stai studiando Kant», scrive Samuele a Lucia in un sms. Siamo a Palermo. I due ragazzi da qualche tempo hanno smesso di flirtare. Lucia ha rotto con Samuele ma lui non ci sta. Allora lui la controlla, la segue, la osserva anche durante l’ora di filosofia. La minaccia con frasi cariche di presagio: «cenere sei e cenere ritornerai». Il resto è cronaca. Leggendo i dettagli che hanno portato all’omicidio di Carmela, 17 anni, la sorella minore di Lucia che si è frapposta con il proprio corpo alla furia di Samuele, in agguato per colpire l’ex fidanzata, ci sentiamo tutti un po’ «lurker», come si dice in gergo: guardoni affamati di storie, di litigi al sangue, di tragedie. I lurker non si manifestano, non si espongono, non intervengono ma osservano, nutrendosi della vita degli altri. Un po’ come accade nel pomeriggio televisivo italiano, quando milioni di telespettatori si appassionano alle furiose litigate tra Teresanna e Francesco a «Uomini e donne» di Maria De Filippi o negli interminabili aggiornamenti di cronaca nera del primo …

"Violenza e possesso: se questi sono gli uomini", di Sara Ventroni

«Ti sto osservando, stai studiando Kant», scrive Samuele a Lucia in un sms. Siamo a Palermo. I due ragazzi da qualche tempo hanno smesso di flirtare. Lucia ha rotto con Samuele ma lui non ci sta. Allora lui la controlla, la segue, la osserva anche durante l’ora di filosofia. La minaccia con frasi cariche di presagio: «cenere sei e cenere ritornerai». Il resto è cronaca. Leggendo i dettagli che hanno portato all’omicidio di Carmela, 17 anni, la sorella minore di Lucia che si è frapposta con il proprio corpo alla furia di Samuele, in agguato per colpire l’ex fidanzata, ci sentiamo tutti un po’ «lurker», come si dice in gergo: guardoni affamati di storie, di litigi al sangue, di tragedie. I lurker non si manifestano, non si espongono, non intervengono ma osservano, nutrendosi della vita degli altri. Un po’ come accade nel pomeriggio televisivo italiano, quando milioni di telespettatori si appassionano alle furiose litigate tra Teresanna e Francesco a «Uomini e donne» di Maria De Filippi o negli interminabili aggiornamenti di cronaca nera del primo …

"Puntare sul lavoro per uscire dalla crisi", di Pierpaolo Baretta e Cesare Damiano*

Vogliamo continuare la nostra riflessione, iniziata con un articolo sull’Unità lo scorso 20 settembre sulla politica economica, affrontando il tema cruciale del lavoro. In questa situazione di crisi e di incertezza politica siamo convinti che, ancora una volta, vada privilegiato un discorso di contenuti programmatici capace di individuare precise priorità. In questa logica riteniamo che il lavoro rappresenti un elemento centrale della nostra identità politica e sociale e pensiamo che la sua valorizzazione sia il motore di una crescita di qualità, l’unica che può portare il Paese fuori dalla crisi attuale. Crediamo che sia importante che il Partito democratico, come ha fatto Pierluigi Bersani nella Carta di intenti, sia in grado di avanzare una proposta che assuma il riconoscimento della risorsa umana come elemento, non solo simbolico, di definizione di un programma di governo di centrosinistra capace di riformare il Paese. In questa ottica pensiamo che sul piano sociale sia indispensabile costruire una proposta che, mentre prosegue nell’impegno assunto da questo governo in Europa e sul piano internazionale per la difesa dell’Italia dall’aggressione dei mercati, …

"Puntare sul lavoro per uscire dalla crisi", di Pierpaolo Baretta e Cesare Damiano*

Vogliamo continuare la nostra riflessione, iniziata con un articolo sull’Unità lo scorso 20 settembre sulla politica economica, affrontando il tema cruciale del lavoro. In questa situazione di crisi e di incertezza politica siamo convinti che, ancora una volta, vada privilegiato un discorso di contenuti programmatici capace di individuare precise priorità. In questa logica riteniamo che il lavoro rappresenti un elemento centrale della nostra identità politica e sociale e pensiamo che la sua valorizzazione sia il motore di una crescita di qualità, l’unica che può portare il Paese fuori dalla crisi attuale. Crediamo che sia importante che il Partito democratico, come ha fatto Pierluigi Bersani nella Carta di intenti, sia in grado di avanzare una proposta che assuma il riconoscimento della risorsa umana come elemento, non solo simbolico, di definizione di un programma di governo di centrosinistra capace di riformare il Paese. In questa ottica pensiamo che sul piano sociale sia indispensabile costruire una proposta che, mentre prosegue nell’impegno assunto da questo governo in Europa e sul piano internazionale per la difesa dell’Italia dall’aggressione dei mercati, …