Il Consiglio Stato ha annullato le Elezioni Regionali 2011 del Molise, si torna a voto. Zoggia e Leva: “Si conferma quello che il PD nazionale e il PD del Molise hanno sempre sostenuto, ovvero che si trattava di elezioni illegittime perchè falsate dalla presenza di liste che non potevano competere”. In Molise si dovrà tornare alle urne per eleggere il Presidente della Regione e il Consiglio Regionale. Il Consiglio di Stato ha infatti respinto il ricorso che impugnava il verdetto del Tar Molise che nella scorsa primavera aveva annullato il voto.
Si legge nella sentenza del Consiglio di Stato: “I vizi di legittimità riscontrati nella controversia relativa alle elezioni in Molise “hanno investito” “non solo l’elezione del presidente, ma anche, ed in primis, quella dei componenti l’organo consiliare, nelle sue due componenti elette con metodo proporzionale (per quanto di ragione) e maggioritario”.
“Si conferma quello che il PD nazionale e il PD del Molise hanno sempre sostenuto – hanno immediatamente dichiarato in una nota congiunta, Davide Zoggia, responsabile Enti Locali e Danilo Leva, Segretario regionale PD del Molise – ovvero che si trattava di elezioni illegittime perchè falsate dalla presenza di liste che non potevano competere. Ora si apre una nuova stagione e il PD si candida a governare questo necessario processo di cambiamento”.
Il Segretario del PD Pier Luigi Bersani ha commentato: “Ce lo aspettavamo, era evidente che finiva così”.
E ai giornalisti che gli hanno chiesto se fosse il caso di pensare ad un election-day e mettere insieme nella prossima primavere politiche e regionali, ha risposto: “Ci sono delle situazioni regionali che non possono aspettare tanto: nel Lazio, in Lombardia non si può star lì dei mesi. E’ più urgente”.
Adesso, secondo Bersani, ‘bisogna vedere un po’ il sistema delle date di tutte queste elezioni che si annunciano: abbiamo davanti 6 mesi che porteranno comunque ad uno scenario nuovo. Mi auguro – ha concluso – sia uno scenario, a livello di singola regione, che riesca a mettere insieme il cambiamento che ci vuole con la governabilità e che l’opinione pubblica non ceda anche davanti ad un comprensibile sentimento di rabbia e di distacco”.
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Pubblicato il 29 Ottobre 2012