Giorno: 26 Ottobre 2012

"Quel Welfare che costa alle Famiglie 22 Miliardi" di Dario Di Vico

Le famiglie italiane spendono ogni anno tra i 20 e i 22 miliardi di euro per aiutare i propri membri in difficoltà. Le tipologie di spesa sono le più diverse, si va dall’aiuto economico a fondo perduto (10,1%) alla compagnia a persone sole o malate (15,9%), dal fare la spesa o portare pasti pronti (9,9%) ai prestiti senza interessi (8,2%), dall’assistenza agli anziani (9,8%) a tenere i bambini (17,3%) fino al trasporto di persone bisognose (7,8%). In molti di questi casi la solidarietà familiare scatta per la natura diseguale del reddito tra le generazioni ma più in generale svolge una funzione di supplenza di un sistema di protezione sociale in profonda crisi. Il dato emerge dal progetto «Welfare, Italia» l’indagine annuale promossa dal Censis e dall’Unipol, che punta ad analizzare strumenti e strategie che le famiglie italiane adottano per fronteggiare il presente e attrezzarsi per il futuro. Altrettanto interessante è quanto accade nella spesa sanitaria: cresce la tendenza a pagare direttamente — in gergo si dice out of pocket, prendendo i soldi dalla tasca — …

"Perchè difendo quel contributo", di Cesare Damiano

Il problema dei lavoratori rimasti senza reddito a causa della riforma delle pensioni del ministro Fornero torna in primo piano. Lo scorso mercoledì alla commissione Lavoro della Camera è stato votato all’unanimità un emendamento alla legge di Stabilità che affronta questo tema e che si propone di tutelare altri lavoratori al di là dei 120 mila salvaguardati in precedenza. Il governo, in quella sede, ha dato ancora una volta un parere contrario sul tema delle coperture finanziarie. L’emendamento rappresenta un passo importante verso la soluzione di un problema di così ampia rilevanza sociale. Ed è significativo che sotto il nome del primo firmatario, il Presidente della commissione Silvano Moffa, ci siano le firme di tutti i capigruppo, di maggioranza e di opposizione. In precedenza la commissione Lavoro aveva approvato la proposta di legge 5103, di cui ero il primo firmatario, trasformata in testo unico con l’abbinamento di altre due proposte dell’Idv e della Lega. Contro di essa si erano levati gli strali della Ragioneria dello Stato che aveva contabilizzato la necessità di coperture miliardarie (nella …

"Bertolaso ordinò: niente verità", di Giuseppe Caporale ed Elena Dusi

“La sequenza in corso può evolversi con successive scosse di terremoto di magnitudo confrontabile a quelle di questi giorni”. Questo scrivevano gli scienziati dell’Ingv il 9 aprile 2009, tre giorni dopo la scossa principale nel documento che Repubblica è in grado di pubblicare, ma che all’epoca fu “occultato” da Guido Bertolaso. LE ZONE adiacenti all’area epicentrale hanno una probabilità non trascurabile di essere interessate da attività sismica. In particolare la zona sud-orientale potrebbe essere sede di futuri terremoti di magnitudo moderata o forte”. Quelli del sismologo Enzo Boschi (presidente dell’Ingv) e Franco Barberi (presidente vicario della commissione) furono però tentativi inutili di far conoscere all’opinione pubblica gli ulteriori rischi che correva l’Abruzzo. Bertolaso bloccò infatti la conferenza stampa e il comunicato. “NESSUN VERBALE” Ma questa è solo l’ultima delle azioni tese a anestetizzare la paura per lo sciame sismico. Perché era «la verità che non si deve dire», di cui Bertolaso il 9 aprile parlava nella telefonata con Boschi, intercettata dai Ros di Firenze che indagavano sulla cricca del G8 e che finirà agli atti …

"Fiat, a Pomigliano torna la CIG", di Giuseppe Vespo

Ancora cig a Pomigliano. Gli oltre duemila operai della Fiat torneranno ai riposi forzati dal 26 novembre al nove dicembre. Lo stop è stato annunciato ieri dal Lingotto ai sindacati e sarà preceduto da un’altra pausa già in programma: da lunedì prossimo al 12 novembre. Il motivo del ricorso alla cassa integrazione è sempre lo stesso: «Esigenze di mercato». L’industria automobilistica è tornata ormai ai livelli di venti anni fa, in uno scenario in cui Ford ha appena annunciato l’intenzione di chiudere nel 2014 l’impianto di Genk in Belgio tagliando 4.300 lavoratori e Psa Peugeot Citroen ha ottenuto dallo Stato francese garanzie finanziarie a sostegno del suo ramo bancario. Il Lingotto non fa eccezione. LA DISCRIMINAZIONE In questo quadro, al Gianbattista Vico di Pomigliano d’Arco, dove si produce la nuova Panda, si discute della sentenza della Corte d’Appello di Roma che impone alla Fiat di assumere nello stabilimento campano 145 lavoratori iscritti alla Fiom. Una decisione che conferma quanto già stabilito in primo grado dal Tribunale di Roma: il fatto che tra i 2.093 assunti …

“Basta uomini al comando” l’Europa si scopre femminista, di Andrea Bonanni

Bocciato perché maschio. Per la prima volta nella sua storia l’Europa respinge un candidato ad un incarico di prestigio con la sola motivazione che è del genere “sbagliato”. ETRA il Parlamento europeo e i governi nazionali si apre una guerra dei sessi in cui la Banca centrale compare sul banco degli imputati sotto l’accusa di essere un’istituzione maschilista. Gli eurodeputati hanno respinto ieri con un voto in seduta plenaria la candidatura del presidente della Banca centrale del Lussemburgo, Yves Mersch, al board della Bce. La bocciatura, decisa «a prescindere dalle qualità del candidato», ha voluto essere un atto di protesta per il fatto che i 23 membri del Consiglio della Banca centrale europea (composto dai diciassette governatori delle banche centrali nazionali dell’eurozona più sei membri del board) sono tutti maschi e che nella lista dei possibili candidati non figurava neppure una donna. La scelta di Mersch, che dovrebbe sostituire un banchiere spagnolo, era stata fatta a luglio dai ministri finanziari e confermata all’unanimità dal vertice dei capi di governo. Si tratta di una personalità ben …