Giorno: 26 Ottobre 2012

Stragi naziste: Ghizzoni, dopo 68 anni giustizia

“Oggi, anche se con 68 anni di ritardo, si è giunti ad una sentenza definitiva che rende giustizia, con la condanna di tre imputati, su una orribile pagina della nostra storia, per quella che è riconosciuta come la strage più feroce perpetrata nella provincia di Modena. Ora attendiamo le motivazioni che hanno portato alla sentenza. – lo dichiara la deputata modenese Manuela Ghizzoni, presidente della Commissione Cultura della Camera, dopo il processo d’appello per la strage nazista di Monchio della Corte militare di appello di Roma. – Dopo la condanna in primo grado, arriva oggi una parziale conferma che riporta alla luce una verità dimenticata: il 18 marzo 1944 a Monchio, Susano e Costrignano, le truppe naziste, guidate da reparti della divisione corazzata Hermann Goring, trucidarono 150 persone, in rappresaglia contro la costituzione delle brigate partigiane sull’Appennino modenese. Ora – conclude Ghizzoni – abbiamo la responsabilità di tenere viva la memoria di quanto accaduto, perché solo attraverso la conoscenza del sacrificio e dell’impegno di quanti hanno perso la vita in difesa della democrazia e contro …

"Processo Mediaset, Berlusconi condannato 4 anni di reclusione per frode fiscale", da repubblica.it

Silvio Berlusconi è stato condannato a 4 anni di reclusione per frode fiscale a conclusione del processo per l’acquisizione dei diritti tv di Mediaset. In particolare, i giudici milanesi hanno ritenuto prescritto il reato per il 2001, ma non per gli esercizi 2002-2003 nel corso dei quali – scrivono – è stata portata a termine “una evasione notevolissima”. L’ex premier è stato anche condannato all’interdizione dai pubblici uffici per tre anni, provvedimento che non è immediatamente esecutivo essendo la sentenza di primo grado. La pena inflitta al Cavaliere è più dura di quella proposta nella requistoria dalla pubblica accusa, che aveva chiesto 3 anni e 8 mesi di carcere. Assolto invece Fedele Confalonieri. DOSSIER: I PROCESSI DI BERLUSCONI 1 Gli altri imputati. Giudicato colpevole anche Frank Agrama, l’intermediario cinematografico indicato dalla Procura di Milano come il “socio occulto” del Cavaliere nella compravendita dei diritti televisivi e cinematografici all’estero. Per lui la pena è di tre anni di reclusione. Daniele Lorenzano produttore ed ex manager Fininvest è stato condannato a 3 anni e 8 mesi mentre …

Modena – Verso le primarie del centrosinistra

Circolo Ricreativo Culturale di Cittanova SALA POLIVALENTE Strada Pomposiana, 52 – 41123 Cittanova (Modena) Intervengono a sostegno della candidatura di Pier Luigi Bersani: On. MANUELA GHIZZONI Comitato Modena x Bersani – Tutti x Bersani/Bersani 2013 a sostegno della candidatura di Matteo Renzi: STEFANO RIMINI Comitato Modena per Matteo Renzi – Matteo Renzi Adesso! a sostegno della candidatura di Nichi Vendola: GIUSEPPE MORRONE Comitato Modena per Nichi Vendola – #OppureNichi

Legge di stabilità: Ghizzoni, emendamento contro taglio al diritto allo studio

“Di fronte alla contrazione, di risorse per l’università e il diritto allo studio nell’istruzione universitaria, in particolare di un taglio di 75 milioni del fondo per le borse di studio, è necessario intervenire per dare reali garanzie per l’accesso alla formazione superiore. – lo dichiara Manuela Ghizzoni, presidente della Commissione Cultura, scienze e Istruzione della Camera dei deputati e relatrice della Legge di stabilità – Insieme all’ormai noto emendamento abrogativo della norma che prevede l’innalzamento a 24 ore delle lezioni frontali per gli insegnanti, ho presentato un emendamento per impegnare il governo ad attingere al cosiddetto “fondo Catricalà”, che prevede una dotazione di 900 milioni per il 2013, al fine di finanziare interventi a favore non solo dell’università ma anche del diritto allo studio, per dare a tutti – conclude Ghizzoni – pari opportunità, al di là delle condizioni economiche e sociali.”

"Da 162 milioni a 3 miliardi di patrimonio la discesa in campo ha portato bene a Berlusconi", di Ettore Livini

La storia si incaricherà di dire se Silvio Berlusconi, nei diciotto anni passati in politica, è riuscito davvero a fare gli interessi degli italiani. Un fatto però è certo: i suoi se li è fatti benissimo. Nel 1994, quando è “sceso in campo”, il cavaliere aveva in tasca 162 milioni di euro. Oggi – quasi due decenni dopo – il suo patrimonio si è moltiplicato per diciotto, sfiorando quota 3 miliardi. Un po’ di merito, va da sé, ce l’hanno manager e figli che hanno mandato avanti le aziende di famiglia. I numeri però fanno impressione lo stesso: dal 27 marzo 1994 – giorno del primo trionfo elettorale di Forza Italia – ad oggi, l’ex premier ha guadagnato oltre 400mila euro al giorno, malgrado gli impegni capitolini e i 600 milioni buttati dalla finestra per tappare i buchi (di bilancio) del Milan. Piove tra l’altro sul bagnato, visto che la cifra è al netto di un tesoretto in mattoni lievitato come un panettone: a inizio anni ’90 il patrimonio immobiliare di Berlusconi era uno striminzito …

"Dalla parte degli insegnanti", di Marco Rossi Doria

Ho letto con estremo interesse quanto ha pubblicato ieri Mila Spicola su l’Unità: insegnanti palermitani si riuniranno oggi per discutere del tema dell’orario da un punto di vista che sento di condividere. Come maestro elementare prima ancora che per il ruolo istituzionale che ricopro. È sempre importante, infatti, quando si creano degli spazi per parlare della scuola e di cosa significhi oggi fare il complesso mestiere di insegnante. Stiamo lavorando in questi giorni in Parlamento per modificare la legge di Stabilità: sono convinto che non sia pensabile intervenire sull’organizzazione del lavoro dei docenti e delle scuole all’interno delle norme sui conti pubblici, provocando ulteriori perdite di posti di lavoro. Serve una grande discussione nazionale, fondata sulla partecipazione di chi va a scuola tutti i giorni, di chi può offrire, come scrivono i docenti palermitani, una «narrazione collettiva» al di fuori di stereotipi e luoghi comuni. Questa discussione deve basarsi sulla necessità di innovare la nostra scuola e di garantire a tutti apprendimenti solidi in un contesto fortemente cambiato nel tempo. L’innovazione che serve alla scuola …

Giornalisti, perché i cittadini non tifano per noi", di Cesare Martinetti

Le convulsioni trasversali che attraversano la politica nell’imbarazzato e imbarazzante dibattito sulla diffamazione a mezzo stampa sono da considerarsi un altro capitolo del disfacimento della seconda Repubblica. Ora siamo alla resa dei conti, al duello finale: questo rappresenta il disegno di legge che lunedì sarà votato in Senato. La burocratica e caricaturale contabilità di spazi e di risarcimenti che i giornali devono dedicare alle riparazioni di diffamazioni ed inesattezze non costituiscono una difesa dell’onorabilità dei cittadini, ma tradiscono l’incapacità di vivere responsabilmente un’idea liberale del rapporto tra stampa e pubblici poteri. Affermare per legge l’obbligo alla rettifica di affermazioni ritenute diffamatorie o semplicemente errate senza la possibilità di replica quando anche si potesse dimostrare la verità di quanto è stato scritto, l’obbligo di pubblicazione delle rettifiche nella parte alta della pagina, senza limite di spazio a disposizione di chi si ritiene diffamato, è irrealistico, irragionevole. Nella sostanza una minaccia rivolta contro i giornali, giornalisti ed editori dettata dal risentimento e dalla voglia di vendetta. Ciò detto sarà bene non cadere nell’errore opposto e rendere a …