Giorno: 22 Ottobre 2012

"Scuola, il colpo è inaccettabile", di Mario Castagna

Davanti al ministero a correggere i compiti. È la protesta che centinaia di insegnanti, dopo essersi convocati via sms, hanno inscenato ieri a Roma per contestare la norma contenuta nella legge di Stabilità che porta da 18 a 24 le ore settimanali di insegnamento: perché il lavoro di un insegnante – questo il senso della protesta – non finisce a scuola ma continua a casa, nel tempo libero o per strada come ieri. E Bersani lancia un duro messaggio al governo: o cambiano le norme sulla scuola contenute nella legge di Stabilità o il Pd non le voterà. La dichiarazione di Bersani sulla necessità di una retromarcia per le misure sulla scuola contenute nella legge di stabilità, sono l’ultima dura presa di posizione del Partito democratico a difesa della scuola pubblica. Non è la prima volta che il Pd , negli ultimi anni sempre sulle barricate contro l’ipotesi di tagli all’istruzione, alza la voce anche contro il governo che gode della sua fiducia. Lo aveva già fatto contro il provvedimento sulla meritocrazia del ministro Profumo, …

Zagrebelsky “Perché è in pericolo la libertà d’informazione”, di Carmelo Lopapa

“Sbagliata la pena del carcere per il direttore del Giornale”. «Neppure il fascismo aveva previsto una disciplina del genere. Il codice penale prevede lo schermo del direttore responsabile e tutto, da allora, è riconducibile a quella figura. Nel momento in cui però si estende la responsabilità all’editore, allora il sistema di garanzie e di diritti, il delicato equilibrio che è alla base del diritto di informare e di essere informati rischia di essere compromesso». Il costituzionalista Gustavo Zagrebelsky nutre più di una perplessità sul testo che corre spedito in commissione al Senato e che rischia di trasformarsi in una nuova edizione della legge-bavaglio. E sono tanti i nodi da passare al setaccio. Tutto parte dal caso Sallusti, Professore. Dal direttore del «Giornale» che rischia la galera per un articolo diffamatorio. «Lasciamo da parte per un momento la libertà di stampa con la «L» maiuscola. Parliamo del caso specifico. La pena detentiva è prevista dalla legge penale e il problema dell’adeguatezza della pena è annoso, non nuovo. Va detto, però, che nel caso dell’articolo in questione …

"Il grido d'aiuto inascoltato delle vittime degli stalker", di Chiara Saraceno

Spaventata dall’insistente persecuzione da parte dell’ex fidanzato, dalle sue minacce ricorrenti per telefono, via messaggi, via Facebook, Lucia aveva chiesto aiuto alla polizia. Come era già successo a tante altre, aveva solo ricevuto qualche consiglio su come evitare che lui le telefonasse o mandasse messaggi. Ancora una volta, di fronte ad un aggressore, il consiglio era stato di cercare di evitare di farsi trovare. Nulla è stato fatto per fermare l’aggressore, per spaventarlo a sufficienza perché si fermasse e ci ripensasse. Ancora una volta, le minacce non sono state prese sul serio, derubricate a pure molestie, spiacevoli ma non pericolose. Sappiamo come è andata. Lucia si è salvata dalla morte, ma non da ferite gravi, solo perché la coraggiosa sorella Carmela la ha difesa con il suo corpo, facendosi ammazzare. Il reato di stalking è stato riconosciuto nel codice penale italiano nel 2009. Ma la giurisprudenza è molto cauta nel riconoscerlo. Soprattutto, nelle more tra la denuncia e l’eventuale pronuncia del tribunale, il tempo gioca a sfavore della vittima. Nessuno pensa che ogni vittima di …

"Il grido d'aiuto inascoltato delle vittime degli stalker", di Chiara Saraceno

Spaventata dall’insistente persecuzione da parte dell’ex fidanzato, dalle sue minacce ricorrenti per telefono, via messaggi, via Facebook, Lucia aveva chiesto aiuto alla polizia. Come era già successo a tante altre, aveva solo ricevuto qualche consiglio su come evitare che lui le telefonasse o mandasse messaggi. Ancora una volta, di fronte ad un aggressore, il consiglio era stato di cercare di evitare di farsi trovare. Nulla è stato fatto per fermare l’aggressore, per spaventarlo a sufficienza perché si fermasse e ci ripensasse. Ancora una volta, le minacce non sono state prese sul serio, derubricate a pure molestie, spiacevoli ma non pericolose. Sappiamo come è andata. Lucia si è salvata dalla morte, ma non da ferite gravi, solo perché la coraggiosa sorella Carmela la ha difesa con il suo corpo, facendosi ammazzare. Il reato di stalking è stato riconosciuto nel codice penale italiano nel 2009. Ma la giurisprudenza è molto cauta nel riconoscerlo. Soprattutto, nelle more tra la denuncia e l’eventuale pronuncia del tribunale, il tempo gioca a sfavore della vittima. Nessuno pensa che ogni vittima di …

"A Cameri la fabbrica del jet dove decollano solo i costi", di Teodoro Chiarelli

I capannoni costruiti dalla Maltauro di Vicenza e ancora freschi di intonaco si intravvedono appena oltre le recinzioni off limits. Sì perché l’ultimo stabilimento dell’Alenia, realizzato per assemblare il cacciabombardiere F-35, detto anche Jsf (Joint Strike Fighter), progettato dall’americana Lockheed Martin, si trova all’interno di un aeroporto militare. Siamo a Cameri, provincia di Novara, sito storico (fondato nel 1909) dell’aviazione tricolore. Oggi ospita il Reparto Manutenzione Velivoli che fa assistenza ai Panavia Tornado e agli Eurofighter Typhoon. L’eco delle polemiche sollevate sul costo dei 90 aerei che l’Italia si è impegnata ad acquistare, qui arriva attutito. Le rare persone che entrano o escono veloci in auto non si fermano neppure per dire “buongiorno”. Off limits, zona militare, appunto. Già, le polemiche. In una intervista al portale specializzato “analisidifesa.it”, il generale Claudio Debertolis, segretario generale della Difesa, ha ammesso candidamente che il costo dei cacciabombardieri F-35 per Aeronautica e Marina italiane sarà ben più alto dei circa 80 milioni di dollari per ciascun esemplare dei primi tre apparecchi, comunicati a suo tempo al Parlamento. «Il dato …

"A Cameri la fabbrica del jet dove decollano solo i costi", di Teodoro Chiarelli

I capannoni costruiti dalla Maltauro di Vicenza e ancora freschi di intonaco si intravvedono appena oltre le recinzioni off limits. Sì perché l’ultimo stabilimento dell’Alenia, realizzato per assemblare il cacciabombardiere F-35, detto anche Jsf (Joint Strike Fighter), progettato dall’americana Lockheed Martin, si trova all’interno di un aeroporto militare. Siamo a Cameri, provincia di Novara, sito storico (fondato nel 1909) dell’aviazione tricolore. Oggi ospita il Reparto Manutenzione Velivoli che fa assistenza ai Panavia Tornado e agli Eurofighter Typhoon. L’eco delle polemiche sollevate sul costo dei 90 aerei che l’Italia si è impegnata ad acquistare, qui arriva attutito. Le rare persone che entrano o escono veloci in auto non si fermano neppure per dire “buongiorno”. Off limits, zona militare, appunto. Già, le polemiche. In una intervista al portale specializzato “analisidifesa.it”, il generale Claudio Debertolis, segretario generale della Difesa, ha ammesso candidamente che il costo dei cacciabombardieri F-35 per Aeronautica e Marina italiane sarà ben più alto dei circa 80 milioni di dollari per ciascun esemplare dei primi tre apparecchi, comunicati a suo tempo al Parlamento. «Il dato …

"Bersani: “Scuola, misure invotabili” Profumo cambia idea: niente ore in più", di Corrado Zunino

Le reazioni degli insegnanti alle “sei ore in più a parità di salario” sono state rabbiose, sorprendenti nella loro rapidità e via via organizzate in protesta fuori e dentro le scuole. Il diktat del segretario del Partito democratico, Pier Luigi Bersani, che ha contato almeno 400 mila voti a rischio dentro quel bacino protestante e che per due volte ha detto che questa legge di stabilità non l’avrebbe votata, lo ha messo in difficoltà. Così il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo al suo staff ha detto: «Sulle sei ore fermiamoci, siamo troppo vicini alla campagna elettorale. I 183 milioni da tagliare cerchiamoli nelle singole voci di spesa, non c’è tempo per fare grandi riforme». Con l’arresto della riforma dell’orario a scuola si ferma anche il risiko delle cattedre che avrebbe espulso dall’insegnamento 6.400 precari (fonti Pd) o 30 mila (fonti sindacali). Viene annacquato anche il riordino dei dodici enti di ricerca pubblici. Negli ultimi giorni, infatti, Profumo ha congelato l’ipotesi di un unico Centro di ricerca nazionale per tutelare i brevetti, segnalare i bandi migliori, rappresentare …