Sono 8.155 i docenti con contratto a tempo indeterminato che nell’organico di diritto stabilito per l’anno scolastico 2012/2013 risultano essere in esubero oppure appartenenti a classi di concorso o tipologie di posti con esubero provinciale. É quanto risulta dalla sintesi nazionale, regionale e provinciale messa a punto dal ministero dell’istruzione e consultabile sul sito di www.italiaoggi.it. Oggi, in un vertice con i sindacati, il dicastero dovrebbe illustrare la bozza di circolare sui corsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno destinati proprio al personale docente in esubero.
Obiettivo: ricollocare i docenti in soprannumero su una classe che ha necessità di nuove forze. Per la riconversione dei docenti in esubero sul sostegno viale Trastevere ha accantonato 349 posti sottraendoli da quelli messi a concorso bandito alla fine dello scorso mese di settembre. La partecipazione ai corsi di riconversione, secondo quanto recita la bozza di circolare, è volontaria, anche se il dicastero la consiglia ai docenti della classe C999, i tecnico pratici già in servizio negli enti locali, per i quali le possibilità di essere riassorbiti in seguito ai pensionamenti sulla propria classe di concorso sono quasi inesistenti. La richiesta comunque non è obbligatoria per nessuno.
Le riduzioni
Il primo interessante elemento che si ricava dalla ripartizione degli esuberi è dato dalla riduzione registrata, nell’anno scolastico 2012/2013 del numero dei docenti in esubero, di circa due mila unità, rispetto a quello ufficiosamente accertato per l’anno scolastico 2011/2012. Una riduzione che, presumibilmente, proseguirà, sicuramente nei prossimi due anni, a ritmi sempre più sostenuti a causa sia dei pensionamenti che delle nuove possibilità di utilizzazione che si apriranno per effetto delle modifiche che stanno per essere apportate alle classi di concorso oltre che dall’utilizzo nelle attività di sostegno.
A rafforzare l’ipotesi di una sostanziale riduzione del numero dei docenti in esubero è un secondo elemento che si ricava dalla lettura analitica del documento presentato dal ministero. A livello nazionale il 65% delle classi di concorso annovera un numero di docenti in esubero compreso tra uno e cinquanta; il 14%, tra cinquantuno e cento; il 13 per cento tra centouno e centonovantanove. Sono anche il tredici per cento le classi di concorso che fanno registrare un numero di docenti in esubero compreso tra duecento e cinquecentosessantatre. Il numero più alto di docenti in situazione di esubero si registra tuttavia tra gli insegnanti tecnico pratici in servizio nei diversi laboratori presenti in alcuni istituti secondari di secondo grado e per i quali le possibilità di rientrare nello status di titolari appare difficile. Solo i docenti in esubero appartenenti alla classe C999 potrebbero invece in breve tempo occupare un posto in rapporto al titolo di studio posseduto.
Le prospettive
Per i docenti in esubero che non riusciranno a rientrare su un posto d’insegnamento la prospettiva, anche se non nel breve termine, potrebbe essere inizialmente il collocamento in mobilità fino a quattro anni e successivamente la risoluzione del rapporto di lavoro
Sul percorso è aperto un tavolo di confronto tra i sindacati e il ministro della Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi.
La pubblicazione delle classi di concorso in esubero e la loro collocazione nelle singole province e in ambito regionale dovrebbe inoltre consentire agli aspiranti docenti interessati a partecipare al concorso a posti e cattedre, per titoli ed esami, bandito con il decreto n. 82 del 24 settembre2012, una puntuale valutazione sulla disponibilità delle cattedre sia a livello regionale che provinciale.
da ItaliaOggi 09.10.12