"C’è tanta differenza tra destra e sinistra", di Nicola Cacace
Il Premio Nobel Joseph Stiglitz, nel suo ultimo libro, The price od inequality (il prezzo della diseguaglianza), ha evidenziato come le diseguaglianze nel mondo globalizzato siano alla base della crisi di molti Paesi. Egli riconferma il dato che nella società della conoscenza mentre il capitale è mobile, la risorsa umana resta locale e questa si conferma il primo fattore di successo di imprese e Paesi e di attrazione degli investimenti. Emblematico il caso della Svezia, Paese ad alta pressione fiscale e dal costoso welfare universale, tra i primi paesi occidentali per eguaglianza ed attrazione di Ide, investimenti diretti esteri, sino al 30% degli investimenti fissi (Italia è al 3%). Stiglitz cita il caso degli Stati Uniti, Paese ad alta diseguaglianza dove, negli ultimi decenni, da Reagan in poi, la ricchezza si è accumulata a favore dell’1% delle famiglie, col restante 99% che ha perso potere d’acquisto. L’effetto delle diseguaglianze sullo sviluppo è ancora più evidente in Europa, data la ricchezza di dati significativi, in particolare l’indice Gini, che misura le diseguaglianze di reddito, con valori …