Mese: Settembre 2012

Ghizzoni: su Cinecittà responsabilità economiche e sociali

Chi si fa carico di mettere in atto un piano industriale per Cinecittà ha una responsabilità sociale, oltre che economica: ogni azione deve essere finalizzata a tenere vivo un sito che rappresenta un bene comune per la cultura nazionale e internazionale. – lo dichiara Manuela Ghizzoni, presidente della Commissione Cultura della Camera, al termine dell’audizione del Presidente di Cinecittà – È necessario proiettare la storia di Cinecittà sul futuro della produzione culturale e cinematografica e per farlo devono concorrere tutti i soggetti coinvolti, pubblici e privati. La Commissione – spiega Ghizzoni – continuerà nel suo compito e, dopo aver ascoltato con attenzione il Presidente Abete e i lavoratori, chiamerà in audizione anche i rappresentanti del Ministero del Tesoro e dei beni Culturali, detentori dei terreni e del 20% di Cinecittà Studios, solo così potrà esprimersi con un atto formale per giungere alla conclusione di una vicenda che si sta protraendo da troppo tempo e che – conclude la presidente Ghizzoni – deve risolversi con la valorizzazione di quello che è, a tutti gli effetti, un …

"La sensazione di una nuova frana che alimenta l’antipolitica" di Marcello Sorgi

Nel giorno in cui l’Onu approva una risoluzione a favore della lotta alla corruzione, Napolitano interviene contro «malversazioni e fenomeni di corruzione inimmaginabili e vergognose»: il riferimento allo scandalo della regione Lazio che ha portato lunedì sera la Polverini alle dimissioni è evidente, e il Capo dello Stato spera di scuotere i partiti dallo stallo che ha finora impedito di affrontare seriamente il problema dei finanziamenti pubblici a partiti e gruppi consiliari. Ma al di là di promesse e impegni generici (da Berlusconi a Bersani, ieri in tanti sono intervenuti per cercare di parare le conseguenze di quel che è accaduto), ancora niente di concreto si muove. In realtà cresce il timore che dalle inchieste aperte in varie regioni possano uscire storie simili a quelle del Lazio, e non a caso il leader del Pd ha proposto ieri di imporre per legge trasparenza e certificazione dei bilanci regionali. Dalla Lombardia all’Emilia, a Campania, Calabria, Puglia e Sicilia, emergono situazioni a rischio. Mentre Berlusconi e Alfano prendevano tempo, convocando i coordinatori locali del Pdl, ieri Daniela …

"La sensazione di una nuova frana che alimenta l’antipolitica" di Marcello Sorgi

Nel giorno in cui l’Onu approva una risoluzione a favore della lotta alla corruzione, Napolitano interviene contro «malversazioni e fenomeni di corruzione inimmaginabili e vergognose»: il riferimento allo scandalo della regione Lazio che ha portato lunedì sera la Polverini alle dimissioni è evidente, e il Capo dello Stato spera di scuotere i partiti dallo stallo che ha finora impedito di affrontare seriamente il problema dei finanziamenti pubblici a partiti e gruppi consiliari. Ma al di là di promesse e impegni generici (da Berlusconi a Bersani, ieri in tanti sono intervenuti per cercare di parare le conseguenze di quel che è accaduto), ancora niente di concreto si muove. In realtà cresce il timore che dalle inchieste aperte in varie regioni possano uscire storie simili a quelle del Lazio, e non a caso il leader del Pd ha proposto ieri di imporre per legge trasparenza e certificazione dei bilanci regionali. Dalla Lombardia all’Emilia, a Campania, Calabria, Puglia e Sicilia, emergono situazioni a rischio. Mentre Berlusconi e Alfano prendevano tempo, convocando i coordinatori locali del Pdl, ieri Daniela …

Bersani: "Degenerazioni e sprechi ripensiamo il federalismo", di Barbara Jerkov

Il federalismo e quella riforma del titolo V della Costituzione voluta dal centrosinistra «per inseguire il secessionismo della Lega» contenevano errori seri. Bisogna ripensare il regionalismo, mettendo fine al moltiplicarsi di centri di spesa incontrollati dei quali gli abusi scoperchiati dal caso Lazio solo sono la punta di un iceberg. Pier Luigi Bersani, all’indomani delle dimissioni di Renata Polverini, rilancia sul piano delle riforme. E sulla responsabilità dei democrat del Lazio non si nasconde dietro a un dito. «Abbiamo sbagliato a non rovesciare il tavolo», chiarisce, ma avverte: «Noi di Fiorito non ne abbiamo, non permetterò il tentativo delle destre di metterci nel mucchio con il loro fango». «E’ finita una brutta storia e deve cominciare un cambiamento», premette Bersani. Lo dicono tutti, segretario. «Per l’amor di dio, vediamo chi fa i fatti». Tornando al caso Lazio? «Ha rivelato aspetti assolutamente indecorosi, sconvolgenti, che hanno colpito la gente per bene e chi fa politica con onestà e coscienza: si sono sentiti insultati, infangati da una vicenda drammatica e tristissima. Anche noi del Pd vogliamo trarne …

Bersani: "Degenerazioni e sprechi ripensiamo il federalismo", di Barbara Jerkov

Il federalismo e quella riforma del titolo V della Costituzione voluta dal centrosinistra «per inseguire il secessionismo della Lega» contenevano errori seri. Bisogna ripensare il regionalismo, mettendo fine al moltiplicarsi di centri di spesa incontrollati dei quali gli abusi scoperchiati dal caso Lazio solo sono la punta di un iceberg. Pier Luigi Bersani, all’indomani delle dimissioni di Renata Polverini, rilancia sul piano delle riforme. E sulla responsabilità dei democrat del Lazio non si nasconde dietro a un dito. «Abbiamo sbagliato a non rovesciare il tavolo», chiarisce, ma avverte: «Noi di Fiorito non ne abbiamo, non permetterò il tentativo delle destre di metterci nel mucchio con il loro fango». «E’ finita una brutta storia e deve cominciare un cambiamento», premette Bersani. Lo dicono tutti, segretario. «Per l’amor di dio, vediamo chi fa i fatti». Tornando al caso Lazio? «Ha rivelato aspetti assolutamente indecorosi, sconvolgenti, che hanno colpito la gente per bene e chi fa politica con onestà e coscienza: si sono sentiti insultati, infangati da una vicenda drammatica e tristissima. Anche noi del Pd vogliamo trarne …

"Anni per avere un bimbo. Quanto è difficile adottare", di Gioia Salvatori

Un percorso burocratico ad ostacoli per le coppie che decidono di adottare un bambino. Colloqui, analisi, carte, incontri con gli psicologi, con i carabinieri e il giudice. Il racconto di Sonia e Gianluca che ora hanno un piccolo cinese: «Da una parte è doveroso sottoporsi a quanto richiesto dalla legge perché si tratta di un figlio. Dall’altra è un iter che logora anche i più volenterosi». E adottare in Italia è ancora più difficile.Sonia e Gianluca hanno 42 e 43 anni, vivono a Legnano e loro figlio è un bimbo nato in Cina che mentre parliamo gioca col cane di casa Camillo e chiama la mamma. Attira l’attenzione in perfetto italiano, è sereno, va all’asilo e ha colmato in fretta una distanza che pareva siderale. Il piccolo di casa viene dalla città di Zhengzhou, a sud di Pechino, provincia dell’Henan. Sonia e Gianluca volevano una bambina cinese, l’hanno cercata, nell’iter dell’adozione, pensando alle bimbe che in quella parte di mondo vengono uccise solo perché femmine. Tempi lunghi Sono stati fortunati: dopo tre anni di domande, …

"Anni per avere un bimbo. Quanto è difficile adottare", di Gioia Salvatori

Un percorso burocratico ad ostacoli per le coppie che decidono di adottare un bambino. Colloqui, analisi, carte, incontri con gli psicologi, con i carabinieri e il giudice. Il racconto di Sonia e Gianluca che ora hanno un piccolo cinese: «Da una parte è doveroso sottoporsi a quanto richiesto dalla legge perché si tratta di un figlio. Dall’altra è un iter che logora anche i più volenterosi». E adottare in Italia è ancora più difficile.Sonia e Gianluca hanno 42 e 43 anni, vivono a Legnano e loro figlio è un bimbo nato in Cina che mentre parliamo gioca col cane di casa Camillo e chiama la mamma. Attira l’attenzione in perfetto italiano, è sereno, va all’asilo e ha colmato in fretta una distanza che pareva siderale. Il piccolo di casa viene dalla città di Zhengzhou, a sud di Pechino, provincia dell’Henan. Sonia e Gianluca volevano una bambina cinese, l’hanno cercata, nell’iter dell’adozione, pensando alle bimbe che in quella parte di mondo vengono uccise solo perché femmine. Tempi lunghi Sono stati fortunati: dopo tre anni di domande, …