"Il risveglio degli onesti", di Carlo Galli
PUÒ apparire strano che il Ministro dell’Economia reputi necessario sancire ora una prassi di attenzione e di vigilanza che avrebbe dovuto essere ovvia da sempre, affermando che se ci sono notizie penalmente rilevanti «su amministratori o altri componenti importanti delle società di cui il Tesoro è azionista, deve essere fatta la massima chiarezza in modo trasparente sui fatti e sulle implicazioni sul funzionamento delle società». Lo stesso potrebbe valere per le decisioni prese dalla Conferenza delle Regioni e presentate al governo; riduzioni del numero dei consiglieri regionali, delle spese dei gruppi consigliari, pubblicità dei bilanci, aumenti dei controlli della Corte dei conti. Tutte iniziative che ora, nel convulso susseguirsi degli scandali, possono sembrare dettate più dal panico che non invece – come sicuramente sono – da ottime intenzioni. Il che dimostra che le riforme non solo devono andare nella direzione corretta, ma devono anche essere tempestive. La politica ha molto a che fare con il senso dell’opportunità, del momento giusto, dei segni colti per tempo. Segni che invece le élites non hanno ben messo a …