Giorno: 27 Settembre 2012

"Primarie, così si calpestano i diritti dei progressisti", di Michele Prospero

A destra ora c’è chi reclama il diritto (sic!) di votare alle primarie con l’avvertenza che però, se Renzi non dovesse spuntarla nei gazebo, alle urne del 2013 tornerà all’ovile e quindi non sosterrà mai Bersani. Parrebbe uno stralunato episodio della commedia all’italiana e invece è una tragedia che rivela la corruzione ideale di oggi. Davvero può configurarsi il diritto di ciascuno di entrare nel campo avverso per alterarne gli equilibri e portare scompiglio? Tanti nemici del Pd pensano di approfittare delle primarie per tentare il colpo grosso. Ai padroni dei media stuzzica l’idea di sospendere i rifornimenti che finora hanno concesso al comico genovese per dirottarli verso il «Grillo interno» (la definizione è di Pietro Ichino) che può far saltare il gioco con un repertorio anch’esso ispirato all’antipolitica. Spaventano molto i partiti con una cultura autonoma perché sono liberi dai pesanti condizionamenti di media e denaro. Un foglio che sostiene i referendum sull’articolo 18, e sogna una coalizione dei non allineati con Grillo e Landini dentro, ha scelto il cavallo su cui puntare per …

Bersani: "La ripresa è lontana Governo algido con i Comuni",di Simone Collini

Caro governo, non ci siamo. Con i sindaci del Pd la mattina, con i sindacati nel pomeriggio, e il messaggio che esce da entrambi gli incontri è il medesimo. I due appuntamenti sono stati organizzati da Pier Luigi Bersani per discutere la «carta d’intenti», per raccogliere suggerimenti, obiezioni, contributi in vista della stesura definitiva del documento che disegnerà i confini della coalizione dei progressisti (e se Matteo Renzi dice che chi vince ai gazebo «impone il suo programma», il leader del Pd replica che «queste sono le primarie dei progressisti e una cornice che delimita il campo dei valori da cui non ci sradichiamo va accettata da chiunque partecipa»). Ma è inevitabile in una giornata come questa, caratterizzata dal forte calo delle Borse, dall’allarme Istat sul crollo delle vendite al dettaglio e da un rapporto Svimez che dà il tasso di disoccupazione al Sud al 25%, discutere anche dell’attuale situazione economica. «La situazione è molto complicata», dice Bersani confessando di pensarla in modo totalmente diverso da chi parla di ripresa in atto. «Il meccanismo rigore-recessione …

Bersani: "La ripresa è lontana Governo algido con i Comuni",di Simone Collini

Caro governo, non ci siamo. Con i sindaci del Pd la mattina, con i sindacati nel pomeriggio, e il messaggio che esce da entrambi gli incontri è il medesimo. I due appuntamenti sono stati organizzati da Pier Luigi Bersani per discutere la «carta d’intenti», per raccogliere suggerimenti, obiezioni, contributi in vista della stesura definitiva del documento che disegnerà i confini della coalizione dei progressisti (e se Matteo Renzi dice che chi vince ai gazebo «impone il suo programma», il leader del Pd replica che «queste sono le primarie dei progressisti e una cornice che delimita il campo dei valori da cui non ci sradichiamo va accettata da chiunque partecipa»). Ma è inevitabile in una giornata come questa, caratterizzata dal forte calo delle Borse, dall’allarme Istat sul crollo delle vendite al dettaglio e da un rapporto Svimez che dà il tasso di disoccupazione al Sud al 25%, discutere anche dell’attuale situazione economica. «La situazione è molto complicata», dice Bersani confessando di pensarla in modo totalmente diverso da chi parla di ripresa in atto. «Il meccanismo rigore-recessione …

Scuola, Miur: legge di bilancio conterrà fondi per sezioni primavera

Pd: ottima notizia, chiederemo certezza risorse ed estensione sperimentazione. “La prossima legge di bilancio conterrà i fondi necessari per mantenere in vita le attuali sezioni primavera, le classi per le bambine e i bambini da 24 a 36 mesi di età”. Lo ha reso noto il sottosegretario al ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca, Marco Rossi Doria rispondendo oggi, in commissione Cultura della Camera, ad una interrogazione promossa dalle democratiche Rosa De Pasquale e Manuela Ghizzoni. “Il ministero – proseguono – ci ha assicurato che contributo per le sezioni primavera nel triennio 2013/2015 sarà di 12 milioni di euro per ciascun anno. Si tratta di una somma che permetterà di mantenere in vita le attuali 1.604 classi in tutta Italia, non certo di aumentare questo importante servizio molto richiesto dalle famiglie. E’ in ogni caso di una ottima notizia. Il Pd nel corso dell’esame parlamentare della prossima legge di bilancio concludono – si impegnerà affinchè vi sia piena certezza nella disponibilità di queste risorse a favore delle scuole, delle associazioni e degli enti che le …

"Lombardia, la locomotiva arranca", di Giuseppe Vespo

Al Pirellone c’è un dossier riservato sulle più grosse crisi industriali in Lombardia. Ci sono i nomi di una quarantina di grandi aziende e la situazione occupazionale di migliaia di lavoratori. Indesit, Ideal Standard, Nokia, Alcatel, Brasilia, Riello, solo per citare i marchi più conosciuti a livello nazionale. Ma si tratta della punta dell’iceberg. A luglio il 33esimo Rapporto della Fim-Cisl lombarda contava solo nel settore metalmeccanico 2.466 aziende in difficoltà per via della crisi economica, 2.356 lavoratori licenziati nei primi sei mesi del 2012 e 58.737 sospesi nel limbo della cassa integrazione, cresciuta in un anno del 67 per cento. Cifre che si aggiornano quotidianamente al rialzo e che rendono obsoleto lo stesso documento della Regione Lombardia, che non ha fatto in tempo a considerare la situazione della Franco Tosi, azienda legnanese, altro nome importante dell’industria italiana finito in brutte acque per via del grosso indebitamento. «I dati tracciano un quadro assolutamente drammatico», avvertiva prima della pausa estiva il segretario generale della Fim-Cisl regionale, Nicola Alberta. «Occorre tenere alta l’attenzione sui problemi dell’industria manifatturiera …

"Lombardia, la locomotiva arranca", di Giuseppe Vespo

Al Pirellone c’è un dossier riservato sulle più grosse crisi industriali in Lombardia. Ci sono i nomi di una quarantina di grandi aziende e la situazione occupazionale di migliaia di lavoratori. Indesit, Ideal Standard, Nokia, Alcatel, Brasilia, Riello, solo per citare i marchi più conosciuti a livello nazionale. Ma si tratta della punta dell’iceberg. A luglio il 33esimo Rapporto della Fim-Cisl lombarda contava solo nel settore metalmeccanico 2.466 aziende in difficoltà per via della crisi economica, 2.356 lavoratori licenziati nei primi sei mesi del 2012 e 58.737 sospesi nel limbo della cassa integrazione, cresciuta in un anno del 67 per cento. Cifre che si aggiornano quotidianamente al rialzo e che rendono obsoleto lo stesso documento della Regione Lombardia, che non ha fatto in tempo a considerare la situazione della Franco Tosi, azienda legnanese, altro nome importante dell’industria italiana finito in brutte acque per via del grosso indebitamento. «I dati tracciano un quadro assolutamente drammatico», avvertiva prima della pausa estiva il segretario generale della Fim-Cisl regionale, Nicola Alberta. «Occorre tenere alta l’attenzione sui problemi dell’industria manifatturiera …

"Napolitano: la Ue chiede la legge anti-corrotti. Ma il Pdl resiste", di Liana Milella

Napolitano insiste sull’anti- corruzione. Bersani e Casini danno il pieno via libera al voto di fiducia lasciando il testo così com’è. Per approvarlo subito al Senato e dare un segnale al Paese. Il finiano Granata annuncia uno sciopero della fame a staffetta. Il Pdl si divide. Voci isolate definiscono necessaria la legge, ma i capi, da Cicchitto a Gasparri, insistono comunque sugli emendamenti. Il Guardasigilli Severino è perentoria, alla sua «piramide» delle pene non intende togliere «mattoni preziosi», boccerà proposte di modifica che dovessero suonare come «di sottrazione e di soppressione». Oggi, alle 18, scade nelle commissioni riunite del Senato Affari costituzionali e Giustizia, il termine per gli emendamenti. Il Pdl li presenterà, «nessuno può impedirmelo » dichiara stizzito il presidente della Giustizia Berselli. Il Pd potrebbe non farlo. Ma tutto lascia presagire che, alla fine, per chiudere un’intesa, qualche modifica ci sarà in modo da incassare il voto sicuro del Pdl. Sul governo pesa il controllo vigile delle magistrature. Ecco il presidente della Corte dei Conti Giampaolino affermare: «Il denaro pubblico va maneggiato con …