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"Concorso. Parere favorevole del CNPI a denti stretti", da Tuttoscuola

Dopo aver riaffermato la positività dello strumento concorsuale ai fini del reclutamento del personale, ha voluto sottolineare la situazione, consolidatasi nel tempo, già carica di attese e di troppe tensioni. Considerate le pressioni del ministro per ottenere il parere del CNPI sul bando di concorso in tempi rapidissimi, il Consiglio Nazionale non poteva sottrarsi al compito e venerdì scorso, anticipando i tempi ordinari, ha consegnato il parere al Ministro con tre ok: parere favorevole ai programmi d’esame, parere favorevole alle prove d’esame, parere favorevole alla tabella dei titoli. Ma…

Ma in premessa, dopo aver riaffermato la positività dello strumento concorsuale ai fini del reclutamento del personale, ha voluto sottolineare la situazione, consolidatasi nel tempo, già carica di attese e di troppe tensioni, rilevando che la decisone penalizza i precari i giovani laureati privi di abilitazione:

“Il CNPI – recita la premessa – considera innanzi tutto che il concorso prospettato, nonostante l’impiego di risorse significative a fronte, talvolta, di un numero di posti estremamente limitato, penalizzi sia gli insegnanti precari abilitati con anni di servizio che hanno subito le conseguenze di una serie di interventi restrittivi in materia di organici e di previdenza, sia i più giovani che, perdurando le attuali regole di accesso, risultano esclusi in quanto nell’ultimo decennio, nonostante il possesso del titolo di laurea, in molti casi, non hanno avuto l’opportunità di conseguire l’abilitazione”.

Nella pronuncia il CNPI critica anche i tempi di indizione del bando per la conseguente esclusione dei laureati che stanno per frequentare i corsi TFA:

“Il CNPI considera inoltre non condivisibile la scelta di bandire il concorso in un momento in cui non sono stati ancora attivati il TFA che coinvolge le istituzioni AFAM e i percorsi relativi alla scuola dell’infanzia e primaria (cfr. art 15, comma 16, DM 249/2010) e non è stato ancora completato l’iter per l’indizione del TFA riservato a coloro che hanno determinati requisiti di servizio”.

Prima di esprimersi sui tempi proposti dal ministro, il CNPI, ha aggiunto altri elementi critici:

“Il CNPI ritiene, quindi, che l’attuale procedura concorsuale troverebbe una giusta collocazione solo con il contestuale realizzarsi di alcune condizioni necessarie, peraltro già previste dalla normativa: definizione dell’organico funzionale, attivazione di tutte le procedure abilitanti, revisione delle classi di concorso, nuovo regolamento sulle modalità di reclutamento come da delega ex lege 244/2007.

Solo in tal modo è possibile coniugare qualità del servizio scolastico e aspettative di chi vuole intraprendere la professione dell’insegnamento”.

da Tuttoscuola 24.09.12