"Il Lingotto è soltanto la punta di un iceberg", di Eugenio Scalfari
L’incontro di ieri pomeriggio tra Sergio Marchionne e il premier Mario Monti affiancato dai ministri Passera e Fornero non riguarda soltanto la Fiat. Rappresenta infatti la punta di un iceberg poiché porta con sé la situazione di tutta l’industria italiana e quindi del lavoro, degli ammortizzatori sociali, della produttività, della fiscalità, della recessione e infine dell’Europa di cui l’Italia è soltanto una regione che non può affrontare e risolvere problemi di questa dimensione se non inquadrandoli nel contesto del continente senza il quale da sola può fare ben poco. Nessuna delle due parti sedute al tavolo di Palazzo Chigi – a quanto si sa – era sulla difensiva. Ciascuna aveva richieste da porre all’altra, soprattutto il governo perché l’inadempiente in questo caso è la Fiat e non il governo. Fu la Fiat infatti che due anni fa e ancora l’anno scorso aveva lanciato il progetto definito Fabbrica Italia, aveva stanziato 20 miliardi di investimenti, aveva stipulato gli accordi con due dei tre sindacati confederali. Ed è la Fiat che ora ritiene non più agibile quel …