Il governo disponibile a valutare una ulteriore sospensione. Revisioni anche sulle richieste dell’Imu. Potrebbe aprirsi uno spiraglio sul possibile ulteriore rinvio del pagamento delle tasse per le zone terremotate al 30 giugno 2013. Ieri, in commissione Tesoro al Senato, il sottosegretario alle Finanze Vieri Ceriani ha lasciato intendere un’apertura.
Ha assicurato «l’attenzione del Governo al tema di un’ulteriore proroga della sospensione
dei termini tributari, che potrà essere affrontato già in sede di esame dei prossimi provvedimenti di bilancio, anche per quanto riguarda i profili attinenti alla copertura
finanziaria». Il sottosegretario ha anche ricordato che a metà agosto l’Agenzia delle entrate,
ha ricordato che le agevolazioni valgono per contribuenti con residenza, sede legale o
operativa nei Comuni delle province di Bologna, Ferrara, Modena, Reggio, Mantova e
Rovigo. Per chi rientra in queste categorie, «la sospensione in parola rimane confermata
subordinatamente alla richiesta del contribuente che dichiari l’inagibilità dell’abitazione,
dello studio professionale o dell’azienda, verificata dall’autorità comunale».
L’Agenzia delle entrate ha anche affermato che la sospensione degli adempimenti fiscali
non include «l’effettuazione ed il versamento delle ritenute da parte dei sostituti d’imposta».
Poi Ceriani ha parlato dell’ipotesi di una proroga del provvedimento. Dapprima ponendo dei paletti: «comporta l’individuazione dei mezzi di copertura degli oneri finanziari connessi» e il Dipartimento delle Finanze «ha evidenziato che la quantificazione degli effetti finanziari potrà essere effettuata solo dopo aver acquisito un elenco nominativo dei soggetti beneficiari».
Il governo si è anche reso conto, ha spiegato la parlamentare del Pd Manuela Ghizzoni, che «le nuove stime del ministero riguardo il gettito Imu risentono di una eccessiva aleatorierà e potrebbero essere state viziate dalle sospensioni concesse per i pagamenti».
Il problema in questo caso riguarda le compensazioni da calcolare con i trasferimenti dal governo nei confronti dei Comuni. Tra i Comuni che si sono visti destinatari di richieste
esorbitanti da parte del ministero dell’economia ci sono anche alcuni di quelli terremotati
del Modenese, a fronte di una «revisione che è tutta da verificare» spiega Ghizzoni. «Il
Dipartimento delle finanze ha colto questa sfasatura ha aggiunto l’onorevole Ghizzoni e
sono già in corso incontri con l’Anci e nell’ambito del tavolo tecnico sulla finanza locale.
Ci è stato assicurato che si passerà all’esame di ogni singolo caso per ovviare ai paradossi
che si sono concretizzati. Bisogna dunque procedere con urgenza a sanare le anomalie e occorre che le assurde richieste del ministro Grilli vengano fermate. Se così non fosse si rischierebbe non soltanto il collasso economico delle amministrazioni locali, ma anche ricadute immediate sulla vita dei cittadini già vessati dal terremoto».
Gazzetta di Modena 21.09.12
Pubblicato il 21 Settembre 2012