"Se crescere è antieconomico", di Alexander Stille
«La crescita è la causa della crisi che stiamo vivendo e quindi non può essere la soluzione», scrive Maurizio Palante, saggista e leader del gruppo Movimento per la Decrescita Felice, citato con approvazione del blog di Beppe Grillo. Il governo di Mario Monti punta sulla crescita ma in certi settori la crescita sta diventando una parolaccia. «La crescita è diventata antieconomica», sostiene Richard Heinberg, l´autore di The end of growth: adapting to our new economic reality, intervistato sul popolare sito di sinistra americano TruthDig. «Crescita ora significa più debito, più inquinamento, perdita accelerata di biodiversità e destabilizzazione dell´ambiente, (…) questa crisi porta ad un cambiamento irreversibile per la civiltà stessa. Non lo possiamo impedire, possiamo solo decidere se ci adattiamo o meno», continua Heinberg. Anche nel mondo di economisti seri l´ossessione per la crescita ha dei critici importanti. Il premio Nobel Joseph Stiglitz sostiene che abbiamo delle priorità distorte grazie al Pil, l´indice che usiamo per misurare la crescita. Spiega Stiglitz che il Pil misura qualsiasi attività in cui c´è scambio di denaro, senza tener …