"Perchè deve dimettersi", di Massimo Giannini
Basta guardare le foto della trucida serata in costume al Foro Italico. Quel festino buzzurro, dedicato agli dei dell’Olimpo, è in realtà il penoso Satyricon di una pseudo «classe dirigente» cafona, disonesta e irresponsabile. Quel rito ruffiano e villano riflette le miserie di una certa destra romana e laziale, ma amplifica una certa idea predatoria della politica che domina l’intera scena italiana. In quel rozzo carnasciale capitolino, anche Renata Polverini è ormai una maschera tragicomica. Per questo, neanche lei merita di rimanere al suo posto un minuto di più. La Sprecopoli all’amatriciana che travolge la Regione è uno scandalo infinito. Magari più triviale nella forma: le tuniche bianche della Magna Grecia e le ostriche da «Pepenero», i villoni zotici al Circeo e le residenze a Tenerife, le escort discinte e i Suv neri. Ma uguale, nella sostanza, a tanti altri esplosi in questi ultimi mesi (da Lusi a Bossi): soldi pubblici per pagare vizi privati. Con un’aggravante in più: di fronte al saccheggio sistematico perpetrato dall’intero gruppo dirigente del glorioso Partito delle Libertà, di tutto …