Giorno: 19 Settembre 2012

"Basta egoismi, la sfida è il governo", di Claudio Sardo

Le primarie devono servire per rendere più democratiche e partecipate le scelte decisive, per rafforzare il progetto di governo, per conquistare energie e consensi nella società. Non possono trasformarsi in un conflitto distruttivo, in una prova di autolesionismo collettivo. Nel popolo del Pd e del centrosinistra – tanto più in quella parte abituata a cantare e a portare la croce, tra i volontari che faticano e magari vengono additati come pezzi della nomenclatura – cresce un grande timore. Che le primarie possano produrre divisione anziché unità, confusione anziché chiarezza, egoismi anziché condivisione, discredito anziché innovazione. E che in questo modo il Pd e il centrosinistra consumino la loro credibilità come forza di governo prima ancora che il vantaggio virtuale assegnato dai sondaggi. Sia chiaro, dalla scelta delle primarie non si torna indietro. Per mille motivi, anche perché priverebbe l’elettorato progressista di qualcosa che viene percepito quasi come un diritto. Sì, nell’Italia dei partiti personali e privi di democrazia interna, il carattere aperto e scalabile del Pd è considerato un diritto generale. Ma è bene che …

"Boom di madri costrette ad abbandonare il lavoro", di Flavia Amabile

È fin troppo scontato in un Paese come l’Italia dove alle donne spettano i record di precarietà e disoccupazione anche in tempi normali. La crisi sta colpendo senza pietà soprattutto loro e soprattutto le più deboli: quelle con almeno due figli, quelle che non hanno la laurea, le straniere. È l’amaro scenario disegnato dal rapporto di Save the Children «Mamme nella crisi» presentato ieri. Le speranze di poterle aiutare sono poche, ha ammesso la ministra al Welfare e alle Pari Opportunità Elsa Fornero. Pur condividendo e capendo, ha ricordato a tutti la difficile situazione dei conti, il debito da restituire e quindi ha escluso iniziative forti, ad ampio raggio. Qualcosa però è allo studio per le donne che soffrono di più ha assicurato – si tratta di «aree di intervento mirate, circoscritte per massimizzare le probabilità di riuscire». La ministra avrebbe voluto anche introdurre cinque giorni di paternità obbligatoria. «Ma come le paghiamo? Ogni giorno costa 70 milioni di euro». Lo stesso vale per eventuali misure sulla social card e sulla non autosufficienza: per il …

"Boom di madri costrette ad abbandonare il lavoro", di Flavia Amabile

È fin troppo scontato in un Paese come l’Italia dove alle donne spettano i record di precarietà e disoccupazione anche in tempi normali. La crisi sta colpendo senza pietà soprattutto loro e soprattutto le più deboli: quelle con almeno due figli, quelle che non hanno la laurea, le straniere. È l’amaro scenario disegnato dal rapporto di Save the Children «Mamme nella crisi» presentato ieri. Le speranze di poterle aiutare sono poche, ha ammesso la ministra al Welfare e alle Pari Opportunità Elsa Fornero. Pur condividendo e capendo, ha ricordato a tutti la difficile situazione dei conti, il debito da restituire e quindi ha escluso iniziative forti, ad ampio raggio. Qualcosa però è allo studio per le donne che soffrono di più ha assicurato – si tratta di «aree di intervento mirate, circoscritte per massimizzare le probabilità di riuscire». La ministra avrebbe voluto anche introdurre cinque giorni di paternità obbligatoria. «Ma come le paghiamo? Ogni giorno costa 70 milioni di euro». Lo stesso vale per eventuali misure sulla social card e sulla non autosufficienza: per il …

"Anti-corruzione, legge sul binario morto", di Liana Milella

Anti-corruzione in dirittura d’arrivo… sul binario morto. Anche se il vice presidente del Csm Michele Vietti dice che «va approvata subito, come ha raccomandato Napolitano». Invece al Senato, come già a Montecitorio, la maggioranza si lacera. Il leghista Roberto Calderoli preconizza che «non andrà da nessuna parte» e vede più facile perfino il cammino della riforma elettorale. Pdl e Pd «non potrebbero essere più lontani di così», come fotografa il Pd Felice Casson uscendo dalle commissioni Affari costituzionali e Giustizia. Nonostante gli annunci del premier Mario Monti e del Guardasigilli Paola Severino di appena una settimana fa — «l’anticorruzione è una priorità» — al primo vaglio importante esplodono i contrasti. Il Pdl, con il presidente della commissione Giustizia Filippo Berselli, vuole togliere il traffico d’influenze illecite, il Pd è contrario, Severino pure. Il Pd riparla di necessario ricorso alla fiducia (Silvia Della Monica) e il ministro della Funzione pubblica Filippo Patroni Griffi non la esclude. La capogruppo Pd Anna Finocchiaro punta i piedi: «Si voti il ddl com’è uscito dalla Camera». A palazzo Madama si …

"Anti-corruzione, legge sul binario morto", di Liana Milella

Anti-corruzione in dirittura d’arrivo… sul binario morto. Anche se il vice presidente del Csm Michele Vietti dice che «va approvata subito, come ha raccomandato Napolitano». Invece al Senato, come già a Montecitorio, la maggioranza si lacera. Il leghista Roberto Calderoli preconizza che «non andrà da nessuna parte» e vede più facile perfino il cammino della riforma elettorale. Pdl e Pd «non potrebbero essere più lontani di così», come fotografa il Pd Felice Casson uscendo dalle commissioni Affari costituzionali e Giustizia. Nonostante gli annunci del premier Mario Monti e del Guardasigilli Paola Severino di appena una settimana fa — «l’anticorruzione è una priorità» — al primo vaglio importante esplodono i contrasti. Il Pdl, con il presidente della commissione Giustizia Filippo Berselli, vuole togliere il traffico d’influenze illecite, il Pd è contrario, Severino pure. Il Pd riparla di necessario ricorso alla fiducia (Silvia Della Monica) e il ministro della Funzione pubblica Filippo Patroni Griffi non la esclude. La capogruppo Pd Anna Finocchiaro punta i piedi: «Si voti il ddl com’è uscito dalla Camera». A palazzo Madama si …

"Il Mediterraneo senza Europa", di Barbara Spinelli

Scrive il narratore greco Petros Markaris che l’Europa vive una strana insidiosa stagione: del suo sconquasso non parlano che gli economisti, i banchieri centrali.Con il risultato che la moneta unica diventa la sostanza stessa dell’Unione, non uno strumento ma la sua ragion d’essere, l’unica sua finalità: «L’unità dell’Ue è stata sostituita dall’unità dell’eurozona. Per questo il dibattito rimane così superficiale, come la maggior parte dei dirigenti europei, e unidimensionale, come il tradizionale discorso degli economisti ». Priva di visione del mondo, l’Europa ha interessi senza passioni, e non può che dividersi tra creditori nobili e debitori plebei. «Stiamo correndo verso una sorta di guerra civile europea». Come un improvviso sparo nel silenzio è giunto il nuovo sisma nei paesi musulmani, sotto forma di una vasta offensiva dell’integralismo musulmano contro l’Occidente e i suoi esecrabili video: la violenza s’addensa nel Mediterraneo, e l’Europa – in proprie casalinghe faccende affaccendata – d’un tratto s’accorge che fuori casa cadono bombe. S’era addormentata compiaciuta sulle primavere arabe, ed ecco irrompe l’inverno. Aveva immaginato che le liberazioni fossero sinonimo di …

"Il Mediterraneo senza Europa", di Barbara Spinelli

Scrive il narratore greco Petros Markaris che l’Europa vive una strana insidiosa stagione: del suo sconquasso non parlano che gli economisti, i banchieri centrali.Con il risultato che la moneta unica diventa la sostanza stessa dell’Unione, non uno strumento ma la sua ragion d’essere, l’unica sua finalità: «L’unità dell’Ue è stata sostituita dall’unità dell’eurozona. Per questo il dibattito rimane così superficiale, come la maggior parte dei dirigenti europei, e unidimensionale, come il tradizionale discorso degli economisti ». Priva di visione del mondo, l’Europa ha interessi senza passioni, e non può che dividersi tra creditori nobili e debitori plebei. «Stiamo correndo verso una sorta di guerra civile europea». Come un improvviso sparo nel silenzio è giunto il nuovo sisma nei paesi musulmani, sotto forma di una vasta offensiva dell’integralismo musulmano contro l’Occidente e i suoi esecrabili video: la violenza s’addensa nel Mediterraneo, e l’Europa – in proprie casalinghe faccende affaccendata – d’un tratto s’accorge che fuori casa cadono bombe. S’era addormentata compiaciuta sulle primavere arabe, ed ecco irrompe l’inverno. Aveva immaginato che le liberazioni fossero sinonimo di …