Giorno: 18 Settembre 2012

"Se la classe è numerosa, a rischio sicurezza di allievi e docenti", di Pippo Frisone

Dallo scorso anno poco è cambiato. Il Piano generale di edilizia scolastica, previsto dallo stesso decreto 81/09, con l’individuazione delle scuole alle quali estendere il meccanismo dei nuovi limiti massimi degli alunni per classe, è rimasto ancora un annuncio, cui ha fatto seguito qualche timido elenco regionale, subito rientrato nell’ombra. Dopo la deroga per il 2009/10 sulla formazione delle classi ancora coi vecchi parametri, prima il Tar del Lazio, con sentenza n.552/11 e successivamente il Consiglio di Stato che accoglieva per la prima volta una class-action intentata dal Codacons contro una pubblica Amministrazione, davano torto all’ ex ministro Gelmini. L’aumento del numero degli alunni per classe, rientrava nel piano di “razionalizzazione” (alias tagli) del nostro sistema scolastico , deciso con la L.133/08 dal duo Tremonti-Gelmini. A quell’aumento doveva seguire un vero e proprio piano generale sull’edilizia scolastica. A parte un intervento straordinario deliberato dal CIPE nel 2012 a favore dell’edilizia scolastica nel meridione, nulla di programmatico in materia ha visto la luce. Ora quell’aumento senza un intervento di programmazione dell’edilizia scolastica diventava un rischio e …

"I nuovi insegnanti saranno multidisciplinari e multilingue", di Mario D'Adamo

Insegnanti preparati non solo nelle loro discipline d’insegnamento ma aggiornati sulle nuove tecnologie di comunicazione, capaci di esprimersi in una lingua comunitaria straniera e di assumersi dirette responsabilità di gestione delle situazioni di apprendimento particolari e difficili, in grado di apprezzare il valore dei documenti europei in materia educativa recepiti dall’ordinamento italiano e della dimensione europea dell’educazione (cooperazione ed opportunità educative, programmi di partenariati transnazionali, scambi/mobilità di docenti e studenti). Le commissioni dei concorsi che stanno per essere banditi per coprire almeno dodicimila nuovi posti di lavoro nella scuola avranno di fronte a sé un compito difficile e complicato, quello di equilibrare l’accertamento dei contenuti disciplinari del profilo professionale di ciascun candidato con la verifica delle altre competenze che si richiede siano possedute. Anche se ancora una volta i singoli programmi contengono l’indice dell’enciclopedia che i concorrenti devono dimostrare di conoscere, a questi si richiederanno anche competenze «psicopedagogiche, metodologico-didattiche, organizzativo-relazionali e di ricerca, documentazione e valutazione tra loro correlate ed interagenti, che si sviluppano col maturare dell’esperienza didattica, l’attività di studio e di sistematizzazione della …

"I nuovi insegnanti saranno multidisciplinari e multilingue", di Mario D'Adamo

Insegnanti preparati non solo nelle loro discipline d’insegnamento ma aggiornati sulle nuove tecnologie di comunicazione, capaci di esprimersi in una lingua comunitaria straniera e di assumersi dirette responsabilità di gestione delle situazioni di apprendimento particolari e difficili, in grado di apprezzare il valore dei documenti europei in materia educativa recepiti dall’ordinamento italiano e della dimensione europea dell’educazione (cooperazione ed opportunità educative, programmi di partenariati transnazionali, scambi/mobilità di docenti e studenti). Le commissioni dei concorsi che stanno per essere banditi per coprire almeno dodicimila nuovi posti di lavoro nella scuola avranno di fronte a sé un compito difficile e complicato, quello di equilibrare l’accertamento dei contenuti disciplinari del profilo professionale di ciascun candidato con la verifica delle altre competenze che si richiede siano possedute. Anche se ancora una volta i singoli programmi contengono l’indice dell’enciclopedia che i concorrenti devono dimostrare di conoscere, a questi si richiederanno anche competenze «psicopedagogiche, metodologico-didattiche, organizzativo-relazionali e di ricerca, documentazione e valutazione tra loro correlate ed interagenti, che si sviluppano col maturare dell’esperienza didattica, l’attività di studio e di sistematizzazione della …

"Il vestito nuovo di Renata", di Filippo Ceccarelli

OH Polverini vestita di nuovo… Si perdoni qui l’approccio frivolo, ma tutto lascia immaginare che prima della commediaccia strappa core la signora abbia riservato molta attenzione al suo costume di scena. E infatti durante la replica, allestita sotto il livido neon della Pisana per riscattare un certo andazzo di buffoni e ladroni, la presidente ha chiarito: «Questo abito l’ho pagato 200 euro e me lo so’ pagata da sola». Per il resto non si ha idea di quante altre ragguardevoli e reboanti confidenze – dal dimagrimento alle «ciabatte» da mare, fino all’identificazione granguignolesca tra i tumori «estirpati dalla mia gola e quelli da estirpare in quest’aula» – Polverini, con il suo elegante abito smanicato bianco sur créme, ha offerto al pubblico vanamente eccitatissimo dei giornalisti e al popolo degli staff consiliari, per lo più composto dalle due specie antropologiche dei «gattoni» brizzolati post- democristoidi e delle bionde «trampoliere» di ascendenza tardo- berlusconiana. Tutti avevano raggiunto questo luogo lontanissimo nel silenzio della campagna romana costeggiando ruderi, canneti, autospurghi, venditori di ricotta e fermate dell’autobus gremite di …

"Il vestito nuovo di Renata", di Filippo Ceccarelli

OH Polverini vestita di nuovo… Si perdoni qui l’approccio frivolo, ma tutto lascia immaginare che prima della commediaccia strappa core la signora abbia riservato molta attenzione al suo costume di scena. E infatti durante la replica, allestita sotto il livido neon della Pisana per riscattare un certo andazzo di buffoni e ladroni, la presidente ha chiarito: «Questo abito l’ho pagato 200 euro e me lo so’ pagata da sola». Per il resto non si ha idea di quante altre ragguardevoli e reboanti confidenze – dal dimagrimento alle «ciabatte» da mare, fino all’identificazione granguignolesca tra i tumori «estirpati dalla mia gola e quelli da estirpare in quest’aula» – Polverini, con il suo elegante abito smanicato bianco sur créme, ha offerto al pubblico vanamente eccitatissimo dei giornalisti e al popolo degli staff consiliari, per lo più composto dalle due specie antropologiche dei «gattoni» brizzolati post- democristoidi e delle bionde «trampoliere» di ascendenza tardo- berlusconiana. Tutti avevano raggiunto questo luogo lontanissimo nel silenzio della campagna romana costeggiando ruderi, canneti, autospurghi, venditori di ricotta e fermate dell’autobus gremite di …