Giorno: 16 Settembre 2012

"Il Pd rifletta sui limiti dei governi dell'Ulivo", di Matteo Orfini

L’intervento con cui Livia Turco ha elencato molte buone ragioni per negare la subalternità al liberismo dei governi di centrosinistra aiuta a fare un passo avanti nella nostra discussione. Livia Turco rivendica la bontà di quelle stagioni di governo e spiega le ragioni delle sconfitte che seguirono con la categoria del riformismo senza popolo. Non c’è dubbio che la mancanza di un soggetto politico che desse forza a quei governi fu parte del problema. Ma a un quindicennio di distanza possiamo forse guardare con maggior serenità alla qualità del riformismo che quei governi espressero, curiosamente mai messa in discussione. L’incapacità prima culturale che politica di reagire all’offensiva della destra economica europea rese largamente condivisa l’idea che Stato minimo, svuotamento del ruolo delle assemblee elettive e riduzione della funzione della politica fossero le precondizioni di una modernizzazione competitiva del Paese. Furono davvero quei governi immuni da questa visione? A me pare di no. Basti pensare ad alcune scelte strategiche che li caratterizzarono. Il principale risultato di quei governi fu il raggiungimento dell’euro, ma esso ne fu …

"Il Pd rifletta sui limiti dei governi dell'Ulivo", di Matteo Orfini

L’intervento con cui Livia Turco ha elencato molte buone ragioni per negare la subalternità al liberismo dei governi di centrosinistra aiuta a fare un passo avanti nella nostra discussione. Livia Turco rivendica la bontà di quelle stagioni di governo e spiega le ragioni delle sconfitte che seguirono con la categoria del riformismo senza popolo. Non c’è dubbio che la mancanza di un soggetto politico che desse forza a quei governi fu parte del problema. Ma a un quindicennio di distanza possiamo forse guardare con maggior serenità alla qualità del riformismo che quei governi espressero, curiosamente mai messa in discussione. L’incapacità prima culturale che politica di reagire all’offensiva della destra economica europea rese largamente condivisa l’idea che Stato minimo, svuotamento del ruolo delle assemblee elettive e riduzione della funzione della politica fossero le precondizioni di una modernizzazione competitiva del Paese. Furono davvero quei governi immuni da questa visione? A me pare di no. Basti pensare ad alcune scelte strategiche che li caratterizzarono. Il principale risultato di quei governi fu il raggiungimento dell’euro, ma esso ne fu …

Roma – Camera dei Deputati – Sala del Mappamondo – Convegno: "Ad un anno dall’approvazione della legge sul prezzo dei libri"

CAMERA DEI DEPUTATI VII Commissione Cultura, scienza ed istruzione Ad un anno dall’approvazione della legge sul prezzo dei libri (Legge n. 128 del 27 luglio 2011) APERTURA DEI LAVORI On. Manuela Ghizzoni, Presidente della VII Commissione INTERVENTI Aldo ADDIS (Libreria Koiné), Martin ANGIONI (Amazon), Ginevra BOMPIANI (Nottetempo), Alessandro BOMPIERI (RCS), Riccardo CAVALLERO (Mondadori), Marcello CICCAGLIONI (Arion), Teresa CREMISI (Flammarion), Federico ENRIQUES (Zanichelli), Gian Arturo FERRARI (Centro per il libro e la lettura), Alberto GALLA (ALI), Dario GIAMBELLI (Feltrinelli), Giovanni Ulrico HOEPLI (Hoepli), Giuseppe LATERZA (Laterza), Stefano MAURI (GeMS), Stefano PARISE (AIB), Marco POLILLO (AIE), Antonio SELLERIO (Sellerio) Coordina l’incontro Marino SINIBALDI INTERVENTO CONCLUSIVO Dott. Paolo Peluffo, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’informazione e all’editoria

Roma – Camera dei Deputati – Sala del Mappamondo – Convegno: "Ad un anno dall’approvazione della legge sul prezzo dei libri"

CAMERA DEI DEPUTATI VII Commissione Cultura, scienza ed istruzione Ad un anno dall’approvazione della legge sul prezzo dei libri (Legge n. 128 del 27 luglio 2011) APERTURA DEI LAVORI On. Manuela Ghizzoni, Presidente della VII Commissione INTERVENTI Aldo ADDIS (Libreria Koiné), Martin ANGIONI (Amazon), Ginevra BOMPIANI (Nottetempo), Alessandro BOMPIERI (RCS), Riccardo CAVALLERO (Mondadori), Marcello CICCAGLIONI (Arion), Teresa CREMISI (Flammarion), Federico ENRIQUES (Zanichelli), Gian Arturo FERRARI (Centro per il libro e la lettura), Alberto GALLA (ALI), Dario GIAMBELLI (Feltrinelli), Giovanni Ulrico HOEPLI (Hoepli), Giuseppe LATERZA (Laterza), Stefano MAURI (GeMS), Stefano PARISE (AIB), Marco POLILLO (AIE), Antonio SELLERIO (Sellerio) Coordina l’incontro Marino SINIBALDI INTERVENTO CONCLUSIVO Dott. Paolo Peluffo, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’informazione e all’editoria

"La videocrazia è il pericolo", di Vittorio Emiliani

Per Silvio Berlusconi la messa in vendita de La7 e di Mtv da parte di Telecom rappresenta un raggio di sole e anche più, mentre sul sistema dei media italiani può calare con essa una autentica cappa di piombo. Saremmo più che mai a MediaRai. Ora si capisce meglio perché l’ex premier rinvii di continuo ogni annuncio sul proprio futuro politico. Gli affari di famiglia esigono che il Berlusconi politico eviti di danneggiare, in una partita difficile, Mediaset. La quale presenta dati negativi sia negli ascolti che nella raccolta pubblicitaria. Meglio per lui rimanere in scena a fare il controllore delle maggioranze invece di impegnarsi in un improbabile ritorno a Palazzo Chigi. La mossa di Mediaset di presentare entro il 24 settembre una proposta di interesse per TiMedia di Telecom (emittenti tv, infrastrutture, frequenze, ecc.) serve ad “andare a vedere” le carte di chi vende. Ma può anche significare la volontà di comprare per poi smembrare una tv generalista e tenersi soltanto ciò che serve. Come ha ben rilevato ieri su l’Unità Rinaldo Gianola, TiMedia …