I parlamentari Ghizzoni, Miglioli e Santagata sottolineano il rischio per la Bassa. Surreale vicenda dei Comuni dell’area del terremoto dove la stima del gettito dell’Imu elaborata dal governo e i gettiti reali dell’Imu sono sempre più lontani. Il caso del Comune di Castelfranco Emilia – denunciano i parlamentari modenesi del Pd Ghizzoni, Miglioli e Santagata – è esemplare: la differenza tra la stima e il gettito effettivo è di oltre 6 milioni, con la pretesa che la differenza venga comunque versata alle casse dello Stato. La situazione è ora oggetto di una specifica interrogazione al ministro dell’Economia e delle Finanze
“Riconsiderare la stima del gettito dell’Imu e i tagli ai trasferimenti per i Comuni colpiti dal sisma del 20 e 29 maggio 2012 – è quanto chiedono i parlamentari modenesi del Pd Manuela Ghizzoni, Ivano Miglioli e Giulio Santagata in una interrogazione al ministro dell’Economia e delle Finanze – Sui 104 Comuni dell’area del terremoto, ben 62 registrano, rispetto alla stima effettuata a luglio dal ministero dell’Economia sul gettito Imu, un aumento ben superiore al 50% del precedente valore, definito a maggio. Aumento che coinvolge in questa kafkiana vicenda innescata dal Ministero anche i 6 Comuni modenesi di Nonantola, Bastiglia, Bomporto, Ravarino, Campogalliano, Castelfranco Emilia. A fronte delle nuove stime basate su previsioni alquanto aleatorie – spiegano i parlamentari modenesi – reale e certo è stato il nuovo aggiornamento del taglio ai trasferimenti che ha interessato, in particolare, il Fondo Sperimentale di riequilibrio. Un esempio per tutti proviene dal Comune di Castelfranco Emilia, dove la differenza tra la stima del Ministero e il gettito per il Comune è di oltre 6 milioni di euro, una cifra spropositata che il Ministro Grilli pretende venga restituita alle casse dello Stato, aggiungendo al danno la beffa. Se non si provvederà a rivedere urgentemente le stime su dati reali, che tengano conto del contesto particolare in cui versano i Comuni colpiti dal sima – concludono Ghizzoni, Miglioli e Santagata – non solo ci saranno gravi rischi di tenuta della gestione finanziaria a breve e medio termine, ma soprattutto si avranno conseguenze drammatiche per i servizi ai cittadini, già gravemente provati dalle difficoltà e dalle emergenze causate dal terremoto.”