Giorno: 15 Settembre 2012

"Sardegna vittima di spot elettorali", di Marcello Fois*

Lo sprofondo che sta ingoiando la Sardegna non è nient’altro che l’orrendo risultato di una serie impressionante di calcoli sbagliati, di pregiudizi, di errori di valutazione. La piccola patria delle grandi promesse oggi si sgretola di fronte all’impossibilità di mantenerle. Era solo il 2009 quando, accompagnato dal candidato più anonimo a disposizione: il dottor Ugo Cappellacci, l’onorevole Silvio Berlusconi cominciò a battere palmo a palmo l’isola con l’intento di ribadire nell’ordine che, come Caligola, in Sardegna poteva candidare persino il suo cavallo; e che la stagione Soru, a suo dire funerea e luttuosa, andava immantinente archiviata a favore di una stagione di sorrisi e bengodi. Così iniziò la campagna elettorale più capillare che la Sardegna avesse mai visto. E ad ogni tappa si raccoglievano folle di sardi vessati dall’orrido Mister Tiscali che chiedevano pane e circensi. Le barzellette, come nella migliore delle tradizioni berlusconiane, si sprecarono, e tutti risero. Straordinaria la tappa in cui all’onorevole primo ministro fu consegnata dalle mani del segretario Trincas la bandiera quattro mori; straordinaria la competenza archeologica da lui dimostrata …

"Le frequenze TV al mercato dei saldi", di Giovanni Valentini

I beni comuni esigono una diversa forma di razionalità, capace di incarnare i cambiamenti profondi che stiamo vivendo, e che investono la dimensione sociale, economica, culturale, politica. (dalla postfazione di Stefano Rodotà a ‘Oltre il pubblico e il privato’ – Ombre corte, 2012- pag.312). Avete presente il flop del digitale terrestre e i danni prodotti al nostro sistema televisivo, i disturbi arrecati a tutti gli spettatori costretti a procurarsi il decoder o a cambiare il televisore? Quella transizione, dissimulata dietro l’alibi dell’evoluzione tecnologica, in realtà è stata imposta artatamente dall’ex governo di centrodestra – attraverso la famigerata legge Gasparri – allo scopo precipuo di difendere la concentrazione che fa capo a Silvio Berlusconi, a scapito del pluralismo dell’informazione e della libera concorrenza. Ebbene, la storia continua. Proprio un anno fa, su questo giornale, lanciammo l’allarme sul ‘regalo di Stato’ che a quell’epoca si stava tentando di perpetrare sulle nuove frequenze tv. Un pezzo rilevante di quel bene comune strategico che è l’etere rischiava di essere elargito in concessione ai ‘soliti noti’, cioè in primis alla …

"Le frequenze TV al mercato dei saldi", di Giovanni Valentini

I beni comuni esigono una diversa forma di razionalità, capace di incarnare i cambiamenti profondi che stiamo vivendo, e che investono la dimensione sociale, economica, culturale, politica. (dalla postfazione di Stefano Rodotà a ‘Oltre il pubblico e il privato’ – Ombre corte, 2012- pag.312). Avete presente il flop del digitale terrestre e i danni prodotti al nostro sistema televisivo, i disturbi arrecati a tutti gli spettatori costretti a procurarsi il decoder o a cambiare il televisore? Quella transizione, dissimulata dietro l’alibi dell’evoluzione tecnologica, in realtà è stata imposta artatamente dall’ex governo di centrodestra – attraverso la famigerata legge Gasparri – allo scopo precipuo di difendere la concentrazione che fa capo a Silvio Berlusconi, a scapito del pluralismo dell’informazione e della libera concorrenza. Ebbene, la storia continua. Proprio un anno fa, su questo giornale, lanciammo l’allarme sul ‘regalo di Stato’ che a quell’epoca si stava tentando di perpetrare sulle nuove frequenze tv. Un pezzo rilevante di quel bene comune strategico che è l’etere rischiava di essere elargito in concessione ai ‘soliti noti’, cioè in primis alla …

Sisma, “Stime pazze” su Imu del Ministero dell’Economia

I parlamentari Ghizzoni, Miglioli e Santagata sottolineano il rischio per la Bassa. Surreale vicenda dei Comuni dell’area del terremoto dove la stima del gettito dell’Imu elaborata dal governo e i gettiti reali dell’Imu sono sempre più lontani. Il caso del Comune di Castelfranco Emilia – denunciano i parlamentari modenesi del Pd Ghizzoni, Miglioli e Santagata – è esemplare: la differenza tra la stima e il gettito effettivo è di oltre 6 milioni, con la pretesa che la differenza venga comunque versata alle casse dello Stato. La situazione è ora oggetto di una specifica interrogazione al ministro dell’Economia e delle Finanze “Riconsiderare la stima del gettito dell’Imu e i tagli ai trasferimenti per i Comuni colpiti dal sisma del 20 e 29 maggio 2012 – è quanto chiedono i parlamentari modenesi del Pd Manuela Ghizzoni, Ivano Miglioli e Giulio Santagata in una interrogazione al ministro dell’Economia e delle Finanze – Sui 104 Comuni dell’area del terremoto, ben 62 registrano, rispetto alla stima effettuata a luglio dal ministero dell’Economia sul gettito Imu, un aumento ben superiore al …

"Emilia Romagna. Primo giorno di scuola con polemiche", di Ilaria Venturi

La Cgil attacca: il governo non ha concesso i mille docenti promessi per le zone terremotate. Per questo i sindacalisti di tutte le province e la segretaria regionale Raffaella Morsia lunedì si incateneranno a Roma davanti al ministero. Lunedì si parte. Errani: “Entro metà ottobre a pieno regime nelle zone del sisma”. Tra i banchi, dopo il terremoto. Lunedì suonerà la campanella per 526.800 studenti in Emilia Romagna. Ma nelle zone colpite dal sisma le aule saranno tendoni o prefabbricati, si partirà in alcune scuole con doppi turni e attività alternative, tra cui stage e scambi all’estero. E in una decina di casi almeno, il primo giorno slitterà di giorni o di alcune settimane. «Entro metà ottobre l’attività scolastica andrà a regime », assicura la Regione. Il presidente Vasco Errani parla di «una risposta corale non scontata», di un «risultato per la comunità» rispetto a un dramma che ha coinvolto oltre 65mila studenti, 52mila nelle scuole in area sismica. Ma la Cgil attacca: il governo non ha concesso i mille docenti promessi per le zone …

"Emilia Romagna. Primo giorno di scuola con polemiche", di Ilaria Venturi

La Cgil attacca: il governo non ha concesso i mille docenti promessi per le zone terremotate. Per questo i sindacalisti di tutte le province e la segretaria regionale Raffaella Morsia lunedì si incateneranno a Roma davanti al ministero. Lunedì si parte. Errani: “Entro metà ottobre a pieno regime nelle zone del sisma”. Tra i banchi, dopo il terremoto. Lunedì suonerà la campanella per 526.800 studenti in Emilia Romagna. Ma nelle zone colpite dal sisma le aule saranno tendoni o prefabbricati, si partirà in alcune scuole con doppi turni e attività alternative, tra cui stage e scambi all’estero. E in una decina di casi almeno, il primo giorno slitterà di giorni o di alcune settimane. «Entro metà ottobre l’attività scolastica andrà a regime », assicura la Regione. Il presidente Vasco Errani parla di «una risposta corale non scontata», di un «risultato per la comunità» rispetto a un dramma che ha coinvolto oltre 65mila studenti, 52mila nelle scuole in area sismica. Ma la Cgil attacca: il governo non ha concesso i mille docenti promessi per le zone …