"Chi boicotta la legge elettorale", di Claudio Sardo
C’è di che preoccuparsi di fronte ai ritardi, ai tatticismi, alle incertezze che minacciano di far saltare la riforma elettorale. In tanti giocano con il fuoco. Quelli che il Porcellum non è poi così male. Quelli che è meglio che si sfasci tutto. Quelli che una nuova legge potrebbe andare, purché renda improbabile una maggioranza politica e trattenga così l’Italia nella palude. Non si rendono conto questi signori che, se il Parlamento non fosse in grado di modificare la legge Calderoli, l’ondata di discredito potrebbe travolgere le stesse istituzioni democratiche, mentre l’Europa sarà ancora alle prese con la durezza sociale della crisi economica e solo una politica più forte può produrre il necessario cambiamento di rotta. Non si rendono neppure conto che, se le elezioni avessero un esito nullo, l’eventuale nuovo mandato ad un governo simil-tecnico avrebbe un effetto di delegittimazione sulla legislatura. Non è in palio soltanto una vittoria contingente (purtroppo, non si dovrebbero pensare le riforme elettorali con l’intento di manipolare le consultazioni successive).Cancellare il Porcellum è una necessità vitale della nostra democrazia. …