L’uccisione di Angelo Vassallo, il sindaco pescatore di Pollica, è una ferita ancora aperta nella memoria del Paese. Angelo era un sindaco onesto e capace. Seppe lavorare con spirito di servizio per affermare i principi della legalità, valorizzando le risorse migliori del territorio e testimoniando così, con il proprio impegno, e al prezzo della propria vita, la volontà di costruire un futuro diverso per la propria terra. Due anni fa, la sera del 5 settembre del 2010, fu barbaramente ucciso. Purtroppo ancora non è stata fatta luce su quell’omicidio. Rinnovo il cordoglio e l’umana vicinanza alla moglie e ai figli di Angelo. E ribadisco oggi il nostro sostegno alle forze dell’ordine e alla magistratura perché gli assassini di Vassallo siano assicurati alla giustizia.
Nello stesso tempo penso che la politica debba trarre dall’esempio e dalla morte di Vassallo l’impegno a non lasciare soli i tanti amministratori che nel Mezzogiorno, con fatica e anche a rischio della propria vita, ogni giorno cercano di lavorare per offrire alla propria comunità un futuro.
Sul Mezzogiorno circolano purtroppo stereotipi dannosi, che rendono ancora più difficile la vita di tanta brava gente che ci sta provando, amministratori che cercano di fare bene in condizioni estreme e che corrono anche rischi gravi personali. Molti sono del Partito democratico. A loro deve andare il nostro aiuto e il nostro sostegno. Vassallo non era un eroe isolato, ma quello che oggi possiamo indicare come il capofila di una serie di amministratori che stanno sul fronte della buona politica, che fanno tutti i giorni i conti con i problemi, con le difficoltà, perfino con la criminalità organizzata.
Noi non li lasceremo soli. A testimonianza del nostro impegno ricordo i numerosi circoli che i militanti del Pd hanno deciso di intestare a Vassallo e la dedica della più importante iniziativa di formazione che un partito abbia mai tentato in Europa, quella di mettere per un anno duemila giovani del Sud in un percorso di studio e di confronto.
I frutti di questa iniziativa si vedranno nel tempo e arricchiranno il Mezzogiorno. A Vassallo e a tutti gli amministratori che oggi sono sul fronte e che pur a rischio personale intendono lavorare per la propria comunità il Partito democratico ha infine dedicato la Festa democratica nazionale che si sta svolgendo a Reggio Emilia.
Credo che l’impegno concreto perché vinca la buona politica e per sostenere coloro che sono sul fronte nel Mezzogiorno, e non solo, sia il modo migliore per ricordare il sindaco pescatore.
L’Unità 05.09.12
Pubblicato il 5 Settembre 2012