"Disoccupazione, un altro record. I sindacati accusano l'esecutivo", di Giuseppe Vespo
Medaglia d’oro alla disoccupazione, che segna un nuovo record a giugno e si posizione a quota 10,8 per cento. Un primato che vale solo in casa nostra e non basta ancora a sbaragliare la media dell’Eurozona, dove in diciassette Paesi con la moneta unica il tasso dei senza lavoro è di 0,4 punti più alto di quello italiano e si contano diciotto milioni di braccia conserte. Di questi, quasi tre – 2 milioni e 800mila per l’esattezza – hanno residenza in Italia e spesso sono donne e giovani. Ma anche gli uomini non scherzano: col tempo la crisi cerca di livellare le discriminazioni di età, genere e provenienza (geografica). Una cifra mai vista I ritmi di crescita della disoccupazione, dice l’Istat, segnano aumenti di tre decimi percentuali da maggio a giugno e di 2,7 punti in un anno: in termini assoluti si trasforma in un record storico assoluto, una cifra mai vista almeno da quando sono cominciate le rilevazioni statistiche, cioè dal lontano 1992. Unica nota positiva, se così può dirsi, è che il mostruoso …