Mese: Agosto 2012

"Tasse, la lobby dell'università è uscita allo scoperto", di Walter Tocci

Non si può scaricare sugli studenti il conto della crisi. Come vorrebbe fare l’establishment universitario, costituito dai ministri – con i politici e consiglieri che li sostengono – dalle burocrazie accademiche e da molti professori che scrivono sui giornali. Questa lobby è uscita allo scoperto col governo tecnico, dopo aver sostenuto dietro le quinte le leggi Moratti e Gelmini che hanno portato l’università al collasso. È pronta a difendere i propri interessi colpendo gli anelli deboli del sistema. 1. Dopo i condoni fiscali di Tremonti arrivano i condoni accademici di Profumo. Viene infatti sanata l’illegalità, già sanzionata dal Tar di Pavia, degli atenei che hanno superato per colpa dei tagli la soglia del 20% delle tasse universitarie rispetto ai fondi statali. E viene sanata anche l’illegittima proroga dei rettori oltre il mandato elettivo, già autorizzata dal ministero, ma bocciata dal Tar di Perugia. Sono norme scritte contro le sentenze dei Tribunali e chiaramente incostituzionali per estraneità di materia con la spending review. Per giustificare lo status quo l’establishment ha sempre bisogno dell’agnello sacrificale. E gli …

"Due diritti da difendere", di Stefano Rodotà

È possibile che entrino duramente in conflitto la salute, diritto fondamentale della persona (art. 32 della Costituzione), e il lavoro, fondamento della Repubblica (art. 1)? Sì, è possibile. E non è la prima volta che, nelle piazze italiane, si pronunciano le terribili parole “meglio morti di cancro che morti di fame”. Quando si è obbligati ad associare il lavoro con la morte, si tratti di produzioni nocive o di infortuni, davvero siamo di fronte a inammissibili violazioni dell’umanità delle persone. Il lavoro si trasforma in condanna quotidiana, che non arriva però da una maledizione biblica, ma dal modo in cui è concretamente organizzato il mondo della produzione. Da dove cominciare per cercare di comprendere queste vicende? Ancora una volta ci aiuta la Costituzione con il suo articolo 41. Qui si dice che l’iniziativa economica privata, dunque l’attività d’impresa, «non può svolgersi in contrasto con la sicurezza, la libertà e la dignità umana». Vale la pena di sottolineare la lungimiranza dei costituenti, che posero la sicurezza prima ancora di libertà e dignità. E la sicurezza riguarda …

"Bologna, la verità è a portata di mano", di Roberto Scardova

Sul finire degli anni 70 tutto era pronto. La P2 aveva posto sotto controllo buona parte dell’Arma dei Carabinieri ed i servizi di sicurezza dello Stato. Con l’appoggio di Michele Sindona e dei massoni americani (la «banda dei texani») Licio Gelli aveva esteso la propria influenza sulle logge siciliane reclutando i principali boss mafiosi. I movimenti neofascisti, Avanguardia Nazionale ed Ordine Nuovo, avevano stabilito un comune piano d’azione accordandosi anche con militari e criminalità. Nelle Forze armate si era avviata la ricostituzione clandestina dei «Nuclei di difesa dello Stato», cellule armate ed addestrate costituite da militari e neofascisti, appartenenti in particolare ad Ordine Nuovo. Tutto era pronto. La strage a Bologna avrebbe innescato una reazione tale da determinare una svolta autoritaria al governo del Paese. Anche la data era stata individuata: fine luglio, primi di agosto. Morti e feriti avrebbero insanguinato l’Italia delle vacanze, spazzato via gli ultimi brandelli della «solidarietà democratica» su cui avevano lavorato Enrico Berlinguer e Aldo Moro. I nostri servizi segreti sapevano tutto. Avevano avuto da più fonti precise informazioni sul …

"Bologna una ferita lunga 32 anni", di Giuliana Sias

I bolognesi non vanno mai in vacanza prima del 2 agosto. La città cambia improvvisamente, nell’arco di ventiquattro ore: prima è gonfia di persone, poi, di botto, deserta. Fino al 1980, oggi era semplicemente una giornata di partenze e arrivi, valigie pesanti e bagagli leggeri. Ma da 32 anni a questa parte, invece, il 2 agosto è solo «Strage». 85 morti e 200 feriti. Nessuno parte e nessuno arriva. A Bologna, oggi, si rimane immobili, esattamente come quell’orologio, in piazza Medaglie D’Oro. Che, certo, è rotto, ma in fondo non sono mai riusciti a fermarlo del tutto. Perché almeno per un minuto, ogni giorno e ogni anno, continua a segnare l’ora esatta. Sono le 10 e 25. «Ero al buio e non riuscivo a muovermi. Non ricordavo dove fossi e cosa stessi facendo laggiù». La sua fotografia di quel giorno è questa, e non quell’altra, quella che la ritrae su una barella, mentre i soccorritori la trasportano verso l’ambulanza più vicina. Quella che a lungo ha odiato e che suo malgrado ha fatto il giro …

Bersani-Vendola intesa sul progetto. Sfida alle primarie", di Simone Collini

L’intesa tra Pd e Sel è stata raggiunta, ed è il primo passo del nuovo centrosinistra, quello che si presenterà alle prossime elezioni politiche senza l’Idv, e che dovrebbe siglare un «patto di legislatura» con l’Udc. Pier Luigi Bersani e Nichi Vendola ieri si sono visti, alla sede del Pd, ed è bastato un colloquio di poco più di un’ora per sancire l’alleanza e per concordare sul fatto che le primarie per scegliere il candidato premier dovranno servire a cementare questa operazione, a riorganizzare il fronte progressista, ad approfondire un confronto sui contenuti e a definire la piattaforma programmatica da presentare agli elettori. La sfida ai gazebo si farà all’inizio di dicembre e Vendola parteciperà. Al momento i candidati in campo sono quindi due, il leader Pd e quello di Sel, che diventeranno tre oggi: con una conferenza stampa a Montecitorio, annuncerà che sarà della partita anche Bruno Tabacci. Ancora niente di ufficiale, invece, da parte di Matteo Renzi. ALTERNATIVA ALLE DESTRE È stato un incontro molto buono, molto utile – dice Bersani al termine …

"Sicilia, via al gioco degli specchi. E il peggio deve ancora venire", di Marcello Sorgi

Anche se si ostina a ripeterlo con chiunque glielo chieda, sembra davvero difficile che il governatore dimissionario della Sicilia Raffaele Lombardo si ritiri a fare il Cincinnato. Lo farà, inevitabilmente, se le accuse sui suoi rapporti con la mafia dovessero essere confermate nel processo che lo attende di qui all’autunno. Ma nel caso, non impossibile, di un proscioglimento, sarà di nuovo in campo. Le elezioni regionali anticipate ad ottobre rafforzano il ruolo, che la Sicilia ha avuto altre volte nella politica italiana, di laboratorio anticipatore, nel bene e nel male, di quel che sta per accadere a livello nazionale. Sono lontani i tempi in cui si sperimentavano a Palermo il primo centrosinistra o i governi di unità nazionale Dc-Pci. Più di recente, e assai più mediocremente, l’Assemblea Siciliana s’è trasformata in un’enorme provetta di ogni tipo di trasformismo e di frammentazione, con ben cinque maggioranze diverse che si sono trovate a sostenere Lombardo nelle sue giravolte, e un’infinità di scissioni e micro-fratture dei partiti, refrattari ormai a qualsiasi indicazione stabilita a livello nazionale. Al punto …

"Una svolta riformista", di Miguel Gotor

L’incontro tra Pier Luigi Bersani e Nichi Vendola ha avuto un esito positivo perché è riuscito a definire le condizioni di base intorno alle quali nascerà il nuovo centrosinistra italiano. La riunione è avvenuta all’indomani della presentazione da parte di Bersani della Carta di intenti del patto dei democratici e dei progressisti con cui il leader del Pd ha proposto ad altre forze politiche, associazioni e movimenti civili una tavola dei principi e delle regole necessarie per candidare il centrosinistra in modo credibile e rinnovato alla guida del Paese. Dall’incontro sono scaturite due novità importanti che segnano una decisa accelerazione del dibattito politico nel campo progressista. La prima è che Vendola non ha posto veti al disegno strategico di Bersani di lavorare a un patto di legislatura con forze liberali, moderate e di centro. Alla base di quest’idea è il convincimento che l’Italia non si governa con una logica frontista che vede opporre seccamente la destra alla sinistra, ma necessita di un impegno ulteriore teso a favorire l’amalgama tra diversi. Se guardiamo al passato della …