"Tasse, la lobby dell'università è uscita allo scoperto", di Walter Tocci
Non si può scaricare sugli studenti il conto della crisi. Come vorrebbe fare l’establishment universitario, costituito dai ministri – con i politici e consiglieri che li sostengono – dalle burocrazie accademiche e da molti professori che scrivono sui giornali. Questa lobby è uscita allo scoperto col governo tecnico, dopo aver sostenuto dietro le quinte le leggi Moratti e Gelmini che hanno portato l’università al collasso. È pronta a difendere i propri interessi colpendo gli anelli deboli del sistema. 1. Dopo i condoni fiscali di Tremonti arrivano i condoni accademici di Profumo. Viene infatti sanata l’illegalità, già sanzionata dal Tar di Pavia, degli atenei che hanno superato per colpa dei tagli la soglia del 20% delle tasse universitarie rispetto ai fondi statali. E viene sanata anche l’illegittima proroga dei rettori oltre il mandato elettivo, già autorizzata dal ministero, ma bocciata dal Tar di Perugia. Sono norme scritte contro le sentenze dei Tribunali e chiaramente incostituzionali per estraneità di materia con la spending review. Per giustificare lo status quo l’establishment ha sempre bisogno dell’agnello sacrificale. E gli …