Mese: Agosto 2012

"Ilva, oltre l'emergenza il futuro dell'industria", di Patrizio Bianchi

Si è detto mille volte in questi giorni: con l’Ilva è in gioco non solo il più grande impianto siderurgico europeo e la più grande fabbrica di lavoro del Sud, dopo lo Stato, ma un pezzo fondamentale dell’industria italiana. Il 45% della domanda di acciaio del sistema manifatturiero nazionale è soddisfatta da questo stabilimento, che rifornisce, dalle lamiere per le grandi casi automobilistiche europee (Fiat e Volkswagen) sino ai tubi per gli oleodotti siberiani. Eppure c’è un altro tema che l’intricata questione solleva con forza. Quello di ripensare quale debba essere il ruolo dello Stato, conseguente a scelte della politica, nel gestire la transizione dell’industria. Nessuna esperienza come quella dell’Ilva permette di leggere come proprio le scelte della politica, nel bene e nel male, abbiano determinato le diverse fasi della sua lunga storia. Lo stabilimento è un gigante che ha attraversato la storia industriale e politica italiana: che è stato prima fiore all’occhiello dell’industrializzazione di Stato, poi è sopravvissuto alle inefficienze della fase conclusiva delle Partecipazioni Statali e che, infine, con la privatizzazione e il …

"Berlusconi, trattativa per la versione di Lavitola", di Dario Del Porto

«La salvezza di Valter Lavitola è la salvezza del mio cliente», disse uno degli avvocati dell’ex premier Silvio Berlusconi per sostenere la necessità di incontrare in Argentina Valter Lavitola. In quel momento l’ex direttore ed editore dell’Avanti! era latitante nell’inchiesta sui soldi versati all’imprenditore barese Giampaolo Tarantini per conto dell’allora presidente del Consiglio. E stava cercando di spillare al Cavaliere 5 milioni attraverso l’uomo d’affari italo-argentino Carmelo Pintabona, facendo leva sul timore che Berlusconi aveva di possibili segreti custoditi da Lavitola. Ora nei confronti di Lavitola e Pintabona è stata emessa, su richiesta della Procura di Napoli, un’ordinanza cautelare per estorsione aggravata ai danni di Berlusconi. Ma nell’inchiesta, con l’accusa di induzione dell’imputato a mentire (senza essere destinatari di richieste di provvedimenti restrittivi) entrano anche due penalisti: Eleonora Moiraghi, sostituto processuale di uno dei difensori di Lavitola, e Alessandro Sammarco, uno dei legali storici di Berlusconi. Nella ricostruzione della Procura, gli avvocati Moiraghi e Sammarco «avrebbero tentato di avere contatti con il Lavitola e addirittura di raggiungerlo quando era a Buenos Aires». Appuntamento destinato a …

"Donne toste dietro quei veli", di Giulia Zonca

Gli integralisti che ancora cercano di spaventare le donne con il velo spedendo insulti via twitter forse dovrebbero guardarle meglio in azione. Non si spaventano più. Sono sicure, consapevoli del messaggio che mandano, determinate e abbastanza furbe da fare la rivoluzione senza danni collaterali. Un centimetro alla volta. Date un’occhiata alla sprinter afghana Tahmina Kohistani, ultima nei 100 metri ma da una vita nella corsia di sorpasso. Lo stadio di Londra era pieno e lei non si è distratta, è abituata al pubblico perché a Kabul, dove si allena, ci sono sempre centinaia di persone a vederla. A fischiarla. Sperano di metterle paura, spostarla dalla pista e confinarla a casa. Lei corre, li semina e quasi sempre li stanca. Chissà che faccia ha fatto il tassista che una volta si è rifiutato di portarla fino al campo quando l’ha vista alle Olimpiadi. E lei non si è limitata a gareggiare, ha pure girato uno spot: «Scusate per il tempo, migliorerò. Ma le ragazze afghane devono aiutarmi. Non voglio essere sola nel 2016». Una volta le …

"Un’estate sull’ottovolante", di Tito Boeri

Dobbiamo prepararci ad un’altra estate sull’ottovolante con forti fluttuazioni degli indici di Borsa e dello spread e poi ad un autunno di campagna elettorale anticipata, con il rischio di un ritorno della peggiore politica, quella fatta di promesse vuote quanto anacronistiche. Speriamo che i media ci risparmino le interpretazioni, spesso tra di loro contraddittorie, di ciò che fanno mercati isterici nelle loro reazioni. Perché l’attesissima riunione del board della Banca Centrale Europea di giovedì 2 agosto ci ha consegnato tre messaggi che non possono che lasciare le aspettative volare prive di alcun ancoraggio. Primo, malgrado le dichiarazioni di Draghi di una sola settimana fa, non c’è oggi un garante, un’autorità in grado davvero di “fare qualunque cosa per preservare l’Euro”. La Bce sta ancora decidendo cosa fare e, in ogni caso, interverrà solo dopo un accordo tra governi che fissi impegni cogenti per il beneficiario in termini presumibilmente di politiche ulteriormente restrittive. Questo significa che i mercati continueranno ad assegnare un’alta probabilità all’evento di una fuoriuscita dall’Euro di paesi come la Spagna e l’Italia, valutando …

"Quote rosa, la spallata nei palazzi del potere", di Michela Marzano

«Crederò all’uguaglianza tra gli uomini e le donne solo quando vedrò una donna incompetente occupare un posto di responsabilità», disse un giorno Françoise Giroud, famosa in Francia per essere stata la prima donna ad occupare il posto di ministro delle Pari opportunità negli anni ’70. Si trattava ovviamente di una battuta. Perché uno dei problemi di fronte cui ci troviamo da sempre è proprio l’incompetenza di tanti nostri responsabili, che si tratti del mondo politico, economico o culturale. Una battuta di pessimo gusto, si potrebbe aggiungere oggi in Italia, dopo la triste esperienza delle veline in politica degli ultimi anni. Eppure, come accade spesso, dietro la battuta si cela una grande verità. Visto che ancora oggi le donne, a parità di titoli, sono meno occupate, più precarie e meno pagate degli uomini. E che sono molto rare coloro che arrivano ai vertici decisionali. Le donne che riescono a farlo, devono ancora oggi dimostrare di essere “eccezionali”, “perfette”: capaci di impegnarsi di più, di fare di più, di controllare di più… sempre “qualcosa in più” rispetto …

"Consumi in picchiata. Aumentano i cassaintegrati", di Laura Matteucci

Il livello del Pil in Italia «sta raggiungendo i suoi minimi storici». Quello dei consumi sembra tornato agli anni Trenta. Crolla l’impiego dell’auto a causa del caro-benzina e, secondo l’osservatorio Findomestic, la fiducia dei consumatori resta ferma ai minimi storici: 3,2 punti ad agosto, come nei due mesi precedenti. L’Ufficio studi Confcommercio aggiorna bilanci e previsioni, tutti in peggioramento: il Pil quest’anno dovrebbe flettere del 2,2%, dello 0,3% l’anno prossimo. Per i consumi, si prevede un calo del 2,8% nel 2012 e dello 0,8% nel 2013. A fare pendant, l’Inps fornisce disastrosi dati sulle ore di cassa integrazione, che a luglio sono state 115,7 milioni, in aumento del 21,3% rispetto a giugno (95,4 milioni di ore), e addirittura del 44,2% rispetto a luglio dello scorso anno (80,3 milioni di ore). A giugno, invece, le ore erano calate del 9,6% rispetto al mese precedente. In forte aumento sono sia le ore di cig ordinaria (+11,6% su giugno e +71,6% sul 2011) sia quelle di cig straordinaria (+19,6% su giugno e +36,2% sul 2011) e in deroga …

"Non si spenga l'altoforno. E' una questione nazionale", di Guglielmo Epifani

La vicenda dell’Ilva di Taranto mette in contrapposizione due diritti fondamentali: il diritto alla salute e alla sicurezza di cittadini e lavoratori, il diritto al lavoro e all’occupazione di migliaia di persone dell’area interessata e dell’intera filiera della siderurgia italiana. Non deve perciò preoccupare la durezza del confronto in atto quando questo non travalica, come in parte è avvenuto, i limiti della correttezza e del rispetto che si deve alle posizioni in campo quanto piuttosto il ritardo e le modalità con cui la comunità nazionale ha preso coscienza dei rischi che stiamo correndo. Rischio da una parte di ulteriore contrazione della base produttiva del Paese, nel Mezzogiorno ma non solo, e rischio dall’altra di compromettere le esigenze di sicurezza ambientale e delle condizioni di lavoro. Arrivati a questo punto, il problema che si pone per tutti magistratura, azienda, governo e forze sindacali è lavorare per una soluzione che provi a contemperare tutti i legittimi interessi in campo, evitando sia di considerare il tema della sicurezza come un nodo secondario della vicenda produttiva, sia di pensare …