Mese: Agosto 2012

"Non abbiamo bisogno di governissimi", intervista a Pier Luigi Bersani di Maria Zegarelli

Casini dice che non pensa di farsi «fare da Vendola l’esame del sangue», mentre Vendola spiega che lui e Casini stanno «lavorando a due prospettive diverse»: Pier Luigi Bersani non sembra preoccupato dai distinguo tra i due leader, a cui il Partito democratico si è rivolto per l’alternativa di governo nel dopo Monti. «Mi sembra che tutto nasca da un equivoco, perché qui nessuno ha proposto un’alleanza con Udc e Sel», risponde il segretario dando il via a questa intervista. Segretario, come giudica le reazioni alla Carta d’intenti del Pd? «Dal mio punto di vista mi sembrano reazioni positive, come anche i primi incontri, a partire da Nichi Vendola e il Forum del Terzo settore hanno dimostrato. Nei prossimi giorni ne seguiranno altri, ma credo che la nostra iniziativa sia stata compresa». Vendola è stato tra i primi a condividere la Carta, ma la sua base è in rivolta, preccupata da un’alleanza che va dai progressisti ai moderati. «Credo che nel giro di poco tempo tutto si chiarirà perché mi sembra che alla base ci …

"Ma nessuno può fermare l'intervento di Draghi", di Eugenio Scalfari

La crisi dell’euro rispecchia il fallimento d’una politica senza prospettive. Al governo tedesco manca il coraggio di andare oltre uno status quo divenuto insostenibile. Questa è la causa del continuo peggioramento della situazione, nell’Eurozona negli ultimi due anni, malgrado ambiziosi programmi di salvataggio e innumerevoli vertici di emergenza. Questo drastico giudizio l’ha scritto ieri sul nostro giornale Jurgen Habermas, un filosofo, uno storico, un profondo studioso dei pregi e dei difetti della democrazia. Concordo da tempo con la sua opinione e con quella di tutti coloro che hanno voglia di capire quali siano le vere cause che attanagliano l’Unione europea e in particolare i 17 Paesi dell’Eurozona. Personalmente e nonostante questo giudizio di fondo sono stato ottimista sull’esito finale poiché non pensavo che l’Europa arrivasse al punto di volersi suicidare. E riponevo grande fiducia nella competenza tecnica e nella visione politica di Mario Draghi e nella forza e nell’indipendenza della Banca centrale europea da lui guidata. La conferenza da lui tenuta a Londra alcuni giorni fa aveva confermato queste speranze ed era stata anche positivamente …

"I miti perduti dell'estate", di Emanuele Trevi

Con le spiagge mezze vuote e le città mezze piene abbiamo perso in solo colpo due grandi avventure: sia chi partiva che chi restava viveva in una condizione particolare e inconfondibile, una specie di stato d’emergenza in cui le cose della vita acquistavano una risonanza particolare e fatti che mai sarebbero potuti accadere si verificavano con la facilità delle fiabe. Non c’è nemmeno posto per un’idea dignitosa del lavoro, che della vacanza è il contrario e il necessario presupposto. Benvenuti nell’età dell’ansia Mentre arriva dal deserto dell’Algeria un nuovo ventaccio bollente, il Drago Africano, a rendere ancora più micidiale la canicola, i dati statistici sulle vacanze rendono incontestabile quella che fino ai ieri poteva sembrare un’impressione, più o meno opinabile: solo quattro italiani su dieci, quest’anno, se ne vanno in vacanza. La buona notizia è che forse è arrivato il momento di mandare in pensione l’ormai insopportabile metafora biblica dell’Esodo. È come se sei Ebrei su dieci, invece di seguire Mosé nella Terra Promessa, se ne fossero restati al servizio del Faraone. Ma anche i …

"Superare le disuguaglianze", di Nadia Urbinati

Preparandosi a riprendere in mano il timone del governo, la politica farebbe bene a riflettere sulle ragioni della sua Caporetto, nel novembre 2011. Ciò che ha atterrato l’onorabilità della politica non furono tanto gli scandali sessuali del premier o le diffusissime vicende di corruzione, ma l’impotenza a fare il suo lavoro: governare. L’incapacità, non la disonestà, ha mandato a casa il governo Berlusconi. Questa accusa è molto più grave di quella di corruzione. Poiché mentre la disonestà è l’esito di una deturpazione che non mette in discussione la politica ma alcuni suoi praticanti, l’inadeguatezza a prendere decisioni mette in luce un limite oggettivo della politica democratica. Infatti fu il sapere di dover andare di fronte agli elettori con programmi di rigore e sacrifici, e di rischiare di perdere il consenso, che ha reso il governo Berlusconi impotente. Con il governo dei tecnici è circolata un’idea perniciosa: che la forza di un governo sia in proporzione della sua non rispondenza agli elettori. Questo è il vulnus democratico contenuto nella filosofia di un governo tecnico. L’uscita dal …

"Assunzioni, quasi fatta per i docenti. A rischio contingente Ata", di A.G da La Tecnica della Scuola

Le intenzioni dell’amministrazione comunicate ai sindacati: solo lievi ritocchi al ribasso. In arrivo il decreto per 20mila prof prima di Ferragosto. Conferme anche per dirigenti e educatori. Le 5.300 immissioni in ruolo di amministrativi, tecnici ed ausiliari minacciate dall’assorbimento di inidonei e Itp: se ne riparla dopo Ferragosto. Ancora una buona notizia per docenti, educatori e dirigenti scolastici che aspirano all’immissione in ruolo: nell’incontro del 2 agosto con i direttori generali del ministero dell’Istruzione, i sindacati hanno appreso che l’amministrazione è sul punto di emanare i decreto di autorizzazione per la loro assunzione. Il contingente totale dovrebbe essere quello prospettato nei giorni scorsi, al massimo verrebbe ritoccato lievemente in difetto. Un piccolo decremento che i rappresentanti del Miur avrebbero legato alla politica di razionalizzazione delle spese introdotta attraverso il decreto sulla spending review. In particolare, possono passare un ferragosto decisamente tranquillo i candidati docenti ben posizionati nelle graduatorie di accesso ai ruoli: nella stragrande maggioranza dei casi si tratta delle GaE, poiché i vincitori del concorso a cattedre sono stati quasi già tutti assunti a …

Bersani a Monti: «Ora si apra la fase due», di Simone Collini

Un messaggio al governo: con l’approvazione della spending review, la prossima settimana, i «compiti a casa» sono stati tutti fatti, si chiude la fase delle manovre e si deve aprire la stagione dello sviluppo, del sostegno all’economia reale. E un messaggio a chi lavora per impedire a chi vincerà le prossime elezioni di governare e quindi per rendere obbligata anche nella prossima legislatura la strada delle larghe intese: «Vedo che in molti ci stanno provando, ma resteranno vittime delle loro macchinazioni». Chi ha parlato in queste ore con Bersani ha trovato il leader del Pd da un lato preoccupato per la situazione economica, dall’altro soddisfatto per l’intesa siglata con Vendola per un nuovo centrosinistra, «di governo», disponibile a promuovere con l’Udc un «patto di legislatura». Il buon risultato con cui ieri ha chiuso la Borsa e il calo dello spread hanno fatto tirare il fiato, però dall’Europa arrivano ancora «parole forte e fatti deboli» e secondo il leader democratico, che in questo fine settimana si sta muovendo tra Feste del Pd a Pisa, Cassano Magnago, …

"“Quota 96”: per il tribunale di Roma competente sarebbe la Corte dei conti", di Pasquale Almirante

Dopo la sentenza del giudice del lavoro di Oristano, che intima al Miur di mandare in pensione il personale della scuola spostando i benefici al 31 agosto 2012, a Roma si rimanda la decisione alla Corte dei conti. Per il giudice del lavoro di Roma, ci ha fatto sapere l’avvocato patrocinante i diritti del Comitato “Quota 96”, la competenza giurisdizionale a decidere in relazione alla controversia deve essere demandata alla giurisdizione della Corte dei Conti. Il Tribunale di Roma, con propria ordinanza, ha infatti stabilito oggi che la competenza a conoscere e a decidere la materia del personale della scuola va demandata alla giurisdizione della Corte conti. La stessa decisione, peraltro, è stata presa dal tribunale di Milano. Non si tratta di un motivato rigetto ma di una incompetenza funzionale del giudice adito nonostante quanto affermato dal Tar del Lazio nella propria sentenza. Infatti il Tar aveva rimandato al Giudice del Lavoro la competenza per risolvere la questione posta dal Comitato “Quota 96”, quella cioè di avere riconosciuto il diritti alla pensione derogando al 31 …