Mese: Agosto 2012

“Un piano per abbattere il debito. Monti prepara il pacchetto per arrivare al voto nel 2013", di Annalisa Cuzzocrea

Obiettivo debito. Dopo la riforma delle pensioni, dopo quella del lavoro, dopo la spending review e i decreti più o meno urgenti, sarà l’abbattimento di quei 1960 miliardi di euro la prossima mission del governo Monti. Mission necessaria, non solo al Paese, ma anche a scongiurare una volta per tutte – gli scenari e le minacce di elezioni anticipate. C’è molto da fare, per mandar giù ai ritmi che chiede l’Europa un ventesimo all’anno per la parte che eccede il 60 per cento – quel 123,4 per cento di debito rispetto al Pil che ci portiamo dietro. Certo, gli farà bene l’avanzo primario. È anche vero però che se non si mettono in campo risparmi significativi, e non si trova un modo di ricominciare a crescere, ogni sforzo risulterà vano. Così, a parlare di debito, e non solo, ieri sono andati da Monti sia Pier Ferdinando Casini che Angelino Alfano. Il premier li ha ricevuti a Palazzo Chigi, il primo verso le dodici e mezza, il secondo cinque ore dopo. Il leader udc ne è …

"La verità su De Mauro 40 anni dopo", di Miguel Gotor

Il giornalista Mauro De Mauro fu rapito il 16 settembre 1970, «inghiottito da una notte che non avrebbe avuto fine», come scrisse Vittorio Nisticò, il direttore dell’«Ora» di Palermo, il quotidiano di cui egli era uno degli inviati di punta. Dopo oltre quarant’anni, la Corte d’Assise di Palermo ha stabilito che è stato ucciso perché si apprestava a divulgare quanto aveva scoperto circa la natura dolosa della morte del presidente dell’Eni Enrico Mattei, avvenuta a Bascapè nell’ottobre 1962, a seguito di un incidente aereo. L’unico imputato, il boss Totò Riina, è stato assolto, ma la sentenza ha l’indubbio merito di avere ricostruito un movente credibile per spiegare la scomparsa del giornalista. Inoltre, ha individuato il mandante del suo omicidio nell’ex senatore democristiano Graziano Verzotto, che si sarebbe rivolto ai boss mafiosi Stefano Bontate e Giuseppe Di Cristina, con i quali aveva stretto rapporti ai tempi in cui era il responsabile delle relazioni esterne in Sicilia dell’Eni e poi presidente dell’Ente minerario; quel Verzotto che fu l’ultimo a volare sull’aereo che precipitò con Mattei a bordo, …

"Bersani: i progressisti non si chiudono nell'autosufficienza", di Maria Zagarelli

E pensare che solo qualche ora prima Pier Luigi Bersani aveva detto che di elezioni anticipate non se ne parlava e che l’agenda del suo partito per costruire il campo progressista procedeva come previsto: ieri l’incontro con il segretario socialista Riccardo Nencini, le lettere inviate ad associazioni e movimenti (oltre mille) con allegata la Carta d’intenti e gli appuntamenti già fissati per fine agosto. Poi, quell’intervista a Mario Monti sul Wall Street Journ al e la frase sullo spread a 1200 se fosse rimasto Berlusconi, la bufera in Parlamento con il Pdl che minaccia di staccare la spina. Un altro giorno da brivido per la «strana maggioranza» appesa a umori e malumori del Pdl. E allora sarà anche per questo che il segretario Pd non perde tempo, che continua a chiedere di stringere i tempi sulla legge elettorale perché, come ha spiegato anche ieri, non sarà certo il suo partito a provocare il voto anticipato, ma non può garantire per gli altri, quindi è meglio essere pronti. Intanto Bersani incassa un altro ok, quello dei …

Scuola, accordo raggiunto “Assunti 21 mila nuovi prof”, di Flavia Amabile

Sono tempi di tagli e di sforbiciate nella pubblica amministrazione ma proprio nel giorno del via libera definitivo alla spending review arrivano 21.112 assunzioni di nuovi prof nella scuola (aggiunti ai 67 mila dell’anno scorso) che permettono di alleggerire un po’ la difficile situazione dei precari. A dare l’annuncio sono stati i sindacati cantando vittoria e rivendicando i meriti frutto di proteste, ricorsi e contrattazioni, affermano. Il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo conferma: «Siamo in fase di firma del decreto» per le immissioni in ruolo. «È stato concluso il processo che coinvolgeva la Funzione Pubblica ed il ministero dell’Economia e abbiamo tutti gli ok necessari. Ora stiamo concludendo il percorso», spiega avvertendo che «entro il 31 agosto saranno fatte tutte le operazioni». Come dire che le assunzioni saranno operative dal primo settembre. Festeggeranno oltre 21mila prof quindi mentre ancora è da definire il numero degli Ata che saranno assunti. Su questo i sindacati chiedono le necessarie certezze, si parla però di circa 5 mila persone interessate. Tutti i sindacati sottolineano il ruolo svolto dall’accordo triennale firmato …

"Non è un derby Italia-Germania", di Antonio Silvano Andriani

Il futuro dell’euro non può essere trattato come una gara fra italiani e tedeschi. Ed è un errore prendersela con i tedeschi per l’eccesso di spirito etico che determinerebbe le loro valutazioni. Se la mettiamo sul piano dei comportamenti l’eccesso di propensione all’evasione fiscale e alla corruzione, la preferenza per i rapporti particolari piuttosto che per il merito e, più in generale, la scarsa tendenza a rispettare le regole dell’italiano medio non sono uno stereotipo inventato dai tedeschi, ma sono una realtà certificata da classifiche di agenzie internazionali e da sondaggi di opinione. Ridurre queste attitudini sarebbe la vera riforma strutturale che comporterebbe una rivoluzione culturale. Ciò detto, il problema del futuro dell’euro non dipende da questo e non riguarda solo italiani e tedeschi. Riguarda due visioni opposte dell’economia, dei meccanismi che generano la crescita e del ruolo della politica economica. Nella fase di accelerazione della globalizzazione che ebbe inizio nelle seconda metà dell’Ottocento tutti i Paesi industrializzati seguirono strategie mercantiliste. Tutti tennero fermi i salari mentre aumentava fortemente la produzione e si impegnarono ad …

"Quei ragazzini senz'anima che uccisero Desirée", di Giusi Fasano

I ricordi del giudice: troppa crudeltà, faticai a parlarne. L’intuizione fu di un luogotenente dei carabinieri, Domenico Zamparini. «Quel maresciallo era un grande» ricorda l’ex capo della procura minorile di Brescia Emilio Quaranta. «È morto qualche anno fa e ogni tanto penso a lui. Lo rivedo mentre mi chiede “che ne dice se controlliamo dove hanno passato le vacanze quei ragazzi di Leno?”. Era una buona idea e quello che scoprimmo fece svoltare le indagini». L’autunno del 2002 era appena cominciato e a Leno, nel Bresciano, era scomparsa una ragazzina di 14 anni, Desirée Piovanelli, primo anno di liceo scientifico. Non tornò a casa la sera del 28 settembre e quel pomeriggio nessuno l’aveva incrociata, nessuno aveva saputo dire dov’era diretta quand’è uscita. I giorni a casa Piovanelli passarono in un crescendo di angoscia e presentimento. La sera del 2 ottobre suo padre Maurizio la implorò dagli schermi delle tivù («Ti prego torna a casa»), convinto com’era che Desirée fosse da qualche parte con il suo ragazzo, come aveva scritto lei stessa in un messaggino …

"Monti sfotte Berlusconi sullo spread Il Pdl strilla e minaccia, ma è fumo", di Francesco Lo Sardo

«Col governo del Cavaliere saremmo a quota 1200». E il formicaio dei berluscones impazzisce Ennesimo dramma a base d’indignazione, rabbia, isteria e impotenza. Ingredienti ben noti nella cucina di palazzo Grazioli, dove ieri sera un annoiato Berlusconi – che ha tuttavia dovuto fingere indignazione di fronte al teatrino dei ras del Pdl autoconvocatisi a casa sua – ha dovuto stancamente ascoltare, ancora una volta, le irose geremiadi dei suoi contro Monti, reo, stavolta, di aver commesso un peccato politico mortale: cioè aver preso per i fondelli il Cavaliere sullo spread. Già, perché a sole ventiquattr’ore dal deflagrare della frase montiana a Der Spiegel sulla necessità di un rapporto flessibile governi- parlamenti, ecco il botto di quella pronunciata dal premier italiano in un’intervista al Wall Street Journal, rilasciata un mesetto fa, subito dopo il vertice europeo del 28 e 29 giugno: «Se il precedente governo fosse ancora in carica, ora lo spread italiano sarebbe a quota 1200 o qualcosa di simile». Apriti cielo. Il Pdl mette in scena, sulla falsariga della gheddafiana giornata della rabbia anti-italiana, …