Mese: Agosto 2012

"Quando l’imprenditore si sente classe operaia", di Ilvo Diamanti

Il volto sociale della crisi è descritto da molti indicatori. Per primo, il tasso di disoccupazione, che tende a crescere, rapidamente. Poi, il calo dei consumi. Che si riflette, fra l’altro, nel minor numero di persone partite per le ferie. Ancora: la repentina riduzione del risparmio privato. Punto di forza del nostro sistema bancario. L’aspetto, forse, più significativo della “crisi sociale” italiana, però, riguarda l’impresa. In particolare, di piccola dimensione. Visto che, in Italia, le piccole imprese hanno un’incidenza molto ampia. Sono, infatti, circa 60 ogni 1000 abitanti, mentre la media europea è intorno a 40 (Istat su dati della Commissione Europea 2009). Gli italiani. Un popolo di santi, poeti e navigatori. Ma anche di imprenditori. Soprattutto dopo il declino della grande impresa metropolitana del Nord-Ovest, sostenuta dallo Stato. Identificata dalla Fiat. Negli ultimi trent’anni, invece, lo sviluppo è stato trainato dalla piccola impresa, diffusa nel Nord-Est e nelle regioni dell’Italia Centrale ma anche del Centro-Sud adriatico. Un fenomeno socioeconomico che ha improntato l’identità nazionale. Dentro e fuori i confini. L’imprenditore, dagli anni Ottanta, ha …

L'eccidio di Sant'Anna di Stazzema Schulz: "Mai più il ghigno nazista", di Massimo Vanni

“M’inchino di fronte alle vittime di Sant’Anna. E’ per loro che abbiamo la responsabilità di costruire l’Europa e di proteggerla dalla speculazione che fa soffrire i popoli e nutre i nazionalismi”. Lo ha scritto, in italiano, il presidente del Parlamento europeo, il tedesco Martin Schulz, che oggi era in Toscana a commemorare – insieme con autorità italiane e familiari delle vittime – i 560 morti provocati dall’orrore nazista 68 anni fa nel paesino in provincia di Lucca. Ad aprire il corteo che porta all’ossario sul Colle di Cava c’erano, con Schulz, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, il sindaco di Stazzema Michele Silicani e le autorità religiose, civili e militari, oltre a tantissimi gonfaloni di comuni. Una giornata dedicata anche al ricordo dei milioni di morti causati dalla ‘follia nazista’. Sotto l’ossario che ricorda l’eccidio, davanti ai pochi superstiti, ai familiari delle vittime e ai tanti gonfaloni dei Comuni il presidente del parlamento europeo parla in tedesco avvalendosi di una traduzione simultanea. E dice : “La limngua che io parlo è la stessa degli …

"Un sacrario per Graziani con i soldi della Polverini", di Roberto Rossi

Il raduno in Piazza San Sebastiano prima, la conferenza di Don Ennio Innocenti a seguire, e poi la deposizione di una corona di fiori presso la tomba, santa messa, intervento delle autorità, cena a buffet e, per finire, spettacolo musicale. E tra le danze – una volta saziati anima e corpo – ieri sera ad Affile (comune della provincia di Roma, 1700 abitanti a 600 metri sul livello del mare) si è chiusa l’inaugurazione, all’interno del parco Radimonte, del sacrario dedicato al fu Maresciallo d’Italia e viceré d’Etiopia, Rodolfo Graziani. Non proprio quel che si dice un eroe della Patria. Tutt’altro. Un generale fascista condannato dallo Stato italiano a 19 anni di prigione, collaborazionista dei nazisti, per un periodo ricercato come criminale di guerra dalla giustizia internazionale. Una breve nota biografica, aiuterà a capire di più il personaggio. Graziani fu per tutta la vita un militare. Si fece tutte le guerre dell’epoca. Iniziò da quella di Libia, del 1911, per poi tuffarsi nel conflitto mondiale del ‘15-‘18 con il grado di capitano. Ma è stato …

"La questione morale", di Claudio Sardo

L’Italia perde lavoro, i ceti medi si impoveriscono, i nostri giovani hanno ancora meno opportunità dei loro coetanei in Europa, la Ue è tuttora incapace di compiere i passi necessari per difendere l’euro, ma di fronte a questa crisi – drammatica come mai nel dopoguerra – è immorale fuggire. Non ci si può rifugiare nell’opportunismo, nell’estremismo parolaio, nella demagogia. Bisogna rischiare, mettersi in gioco con un proposta di governo coerente, dare garanzie sugli impegni internazionali del nostro Paese, costruire le alleanze necessarie per modificare le politiche europee, puntare da subito e concretamente sulla crescita possibile, il che vuol dire anzitutto un piano straordinario per il lavoro, per la manifattura, per la ricerca. È una questione morale, che pesa sulla politica non meno della lotta contro la corruzione, contro l’illegalità, contro le logiche di occupazione del potere. Perché la moralità della politica sta in primo luogo nella sua capacità di servizio, e dunque nella sua efficacia. Se oggi la politica è disprezzata, ciò dipende dalla sua impotenza di fronte al dominio della finanza e dei mercati, …

"Ferragosto, esplode la crisi del lavoro", di Rinaldo Gianola

A Taranto c’è l’intervento chiarificatore di un giudice della indagini preliminari che impone la chiusura dell’Ilva come condizione per avviare la bonifica e il risanamento dell’area, con tanti saluti a chi si era illuso di poter continuare a produrre e lavorare nel più grande impianto siderurgico italiano con i suoi 12mila dipendenti. L’Ilva rappresenta il 20% del pil della regione Puglia, se l’impianto viene spento cessano la produzione altri due impianti al Nord e si avvia verso lo schianto un pezzo rilevante del nostro tessuto produttivo. Davanti a Montecitorio, poi, un uomo di 54 anni si è dato fuoco, è in fin di vita, pare per la disperazione di aver perso il lavoro e di essere rimasto senza un reddito. Negli ultimi mesi aveva avuto solo qualche contratto “a chiamata”, un lavoratore “squillo”, poi nemmeno questi. La fredda e parziale contabilità della recessione indica in 290 i casi di suicidio o tentato suicidio riconducibili alla crisi. Quindi c’è il caso di una compagnia privata di voli low cost, la Wind Jet del dottor Pulvirenti proprietario …

"Wall Street e City unite dai peccati", di Francesco Guerrera

Voi Americani del cavolo! Ma chi vi credete di essere per poterci dire di non trattare con l’Iran?». Queste parole di fuoco, urlate, secondo le autorità americane, da un dirigente della Standard Chartered – la banca inglese indagata per riciclaggio del denaro iraniano -, hanno innescato la miccia nella relazione-dinamite tra New York e Londra. Le capitali del capitale sono ai ferri corti. Wall Street e la City – accomunate dalla passione per il denaro dei loro abitanti, ma sempre in lotta per diventare il centro internazionale della finanza – sono in rotta di collisione. Il «casus belli» è inconsueto. Un’inchiesta a sorpresa di Ben Lawsky, un giovane procuratore di New York che questa settimana ha accusato Standard Chartered di aver «lavato» 200 miliardi di dollari iraniani in contravvenzione delle sanzioni Usa contro il regime di Teheran. La Standard Chartered nega tutto, ma la notizia ha scatenato un putiferio transatlantico. Boris Johnson, il popolarissimo sindaco di Londra, si è assentato dalle Olimpiadi per attaccare il «protezionismo finanziario» degli Usa. Alla sinistra di Boris, il parlamentare …

"E' ora di un piano straordinario per l'occupazione", di Nicola Cacace

Rischio insolvenza per migliaia di imprese,secondo la BCE, anche per 75 miliari di debiti statali mai onorati malgrado le promesse governative. Centinaia di aziende sull’orlo del fallimento per calo di domanda (tra le ultime la Windjet). E a Taranto il giudice ribalta la sentenza che autorizzava il risanamento con impianti in marcia. Sono solo gli ultimi esempi di una serie di insuccessi, fallimenti, cali produttivi, con effetti occupazionali disastrosi che colpiscono un tessuto economico sfibrato da anni di politiche anti produzione, anti domanda, anti lavoro, anti equità. Non può esistere un’Europa con una Maastricht giustamente rigorosa per i conti pubblici e nessun riguardo per la salute dei popoli. Come non può esistere un contesto finanziario anteposto sempre al mondo economico-produttivo. Questo non può non produrre gli effetti sociali che sono sotto i nostri occhi e che producono il più basso tasso di occupazione europeo e il più alto tasso di diseguaglianza. Quando il 45% della ricchezza è nelle mani del 10% delle famiglie, è delittuoso che si pongano tanti ostacoli ad una patrimoniale per i …