Mese: Agosto 2012

"La sfida dell’Emilia al terremoto", di Giulia Gentile

Siamo subito scappati in strada, ma per fortuna questa volta non abbiam fatto in tempo ad uscire di casa che era già tutto finito. Ogni volta si torna a pensare a quello che è successo, ma ormai guardiamo avanti. E ci ripetiamo che è solo qualche scossetta di assestamento». Mario, capelli bianchi e canottiera d’ordinanza per ammazzare i quaranta gradi della “bassa” sanfeliciana, sorride a chi gli chiede se ha avuto ancora paura. Alle 7.42 di ieri mattina, una scossa di terremoto di magnitudo 2.8 e con profondità di 7.2 chilometri, epicentro tra Poggio Rusco e San Giovanni del Dosso, nel Mantovano, e Cavezzo, Medolla, Mirandola, e San Felice sul Panaro, nel Modenese, l’ha fatto scattare in piedi con la stessa velocità di quel drammatico 20 maggio. A quasi tre mesi dal primo sisma che, fra Bologna, Ferrara e Modena, ha seminato morte e distruzione, la terra non smette di ballare. E se, complice la calura ferragostana, «la voglia di ricominciare non manca», come sottolinea il sindaco di Finale Emilia (Mo) Fernando Ferioli, resta difficile …

"La strada stretta del governo", di Stefano Lepri

Già, sarebbe bello ridurre le tasse. Nel caso si potesse, dovremmo stare attenti a quali. Di gran lunga più vantaggioso sarebbe abbassare il carico sulla parte più vitale della nostra economia, ossia sul lavoro dipendente, specie ai livelli bassi che più soffrono, e sulle imprese, specie per quanto concerne l’impiego di lavoro; come consigliato in più di una occasione dalla Banca d’Italia. Come principio generale, inoltre, sarebbe bene lasciar come sono le imposte più difficili da evadere, e intervenire al ribasso su quelle dove la frode è più facile. Si tratterebbe di decisioni da prendere a mente fredda, senza subito dar ragione a chi strilla più forte contro questo o quel tributo ritenuto particolarmente odioso o vessatorio. Ma si può? Sappiamo tutti quanto la situazione dell’Italia sia difficile, e quanto ossessivamente venga tenuta d’occhio giorno per giorno dai mercati finanziari, pronti a ingigantire gli effetti di ogni passo falso. Sarà molto se si riuscirà ad evitare quel nuovo aumento dell’Iva, oltre l’attuale 21%, scritto nei piani che hanno guadagnato al nostro Paese l’appoggio delle istituzioni …

Scuola, in rivolta 27 'decani' della cultura umanistica: ''Abolire i quiz per i prof''

I decani della cultura umanistica sono in rivolta. Ventisette professori, da Guido Baldassarri, presidente dell’Associazione degli Italianisti (Adi) a Gabriele Burzacchini, presidente della Consulta Universitaria del Greco (Cug) fino a Rita Librandi, presidente dell’Associazione per la Storia della Lingua Italiana (Asli), sono scesi in campo contro le prove di accesso al Tirocinio Formativo Attivo che si sono concluse il 31 luglio. Sono tutti d’accordo: i quiz proposti ai futuri insegnati sono un insulto alla cultura. I rappresentanti delle Consulte universitarie e delle Società scientifiche delle aree umanistiche hanno inviato una lettera al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, di cui l’Adnkronos pubblica in esclusiva il testo, sottolineando la necessità ”di prevedere modalità di valutazione davvero consone alla professione di insegnante”. La battaglia dei decani delle discipline umanistiche è iniziata con una lettera inviata al ministro dell’Istruzione Francesco Profumo all’indomani delle prove per accedera al Tfa. Nella lettera si sottolineava come le prove dimostrassero ”un generale depauperamento della nozione di cultura”, in primis ”nella scelta dei quesiti: spesso ambigui, errati, catalogabili più come dati di enigmistica che …

"Ferragosto non fermerà un'estate da record", di Luca Mercalli

Una nuova pulsazione dell’alta pressione africana si sta espandendo sull’Europa centro-meridionale. Questa volta l’apice del caldo non sarà raggiunto al Sud Italia, bensì tra Spagna e Midi francese, e interesserà dunque maggiormente le regioni alpine, fino ad ora rimaste escluse dai calori più intensi delle scorse settimane. Nei prossimi giorni e fino a martedì 21 agosto lo zero termico si porterà a 4500 metri sulle Alpi occidentali, divorando i ghiacciai, e i termometri indicheranno fino a 38-40 gradi dalle pianure dell’Alessandrino alla Romagna e nella Toscana interna, e valori attorno ai 30-35 gradi sulle regioni centro-meridionali. Ormai dalle prime anticipazioni statistiche, che saranno definitive a fine mese, si può comunque assegnare all’estate 2012 la seconda posizione dopo quella epocale del 2003, che ancora per durata e intensità mantiene un primato poco invidiabile. Caratteristica di questa stagione estiva 2012, più che il raggiungimento di picchi di caldo estremo, è stata la perdurante continuità: sia giugno sia luglio sono stati mesi termicamente ben al di sopra della media, che ora si avviano a essere completati da un …

"Gli ultimi fuochi del populismo italiano", di Michele Prospero

Una destra molto malandata per risollevarsi dalla polvere intende riproporre il suo eterno gioco deviante che mescola populismo e leaderismo. Da una parte tocca a Maroni scaldare gli umori del populismo più sfrenato con la proposta di un referendum sull’euro che taglia la testa alla complessità dei problemi e, in prossimità del baratro, riduce il confronto a opzioni lugubri sulla migliore morte da augurarsi. Dall’altra riappare il Berlusconi di sempre che si incarica di ridestare le ormai spente emozioni riposte sul carisma e ha già prenotato la nave crociera per sperimentare la gestazione di nuovi rapimenti misticheggianti. Il territorio, un tempo occupato con i riti pagani della Lega, e l’immaginario, sollecitato ad arte con la seduzione dei desideri illimitati, si ritrovano di nuovo insieme. Molte volte questa accoppiata di leaderismo (che cuce coinvolgenti emozioni sul corpo sacro del capo) e populismo (che nel radicamento in un angusto spazio assediato difende una finta identità etnica coesa) ha funzionato. Il rude territorio padano che reclama l’esclusione dell’altro e l’immaginario che ricama il desiderio hanno vinto diverse battaglie. …

"Ai test per i prof domande sbagliate. Passano tutti", di Flavia Amabile

Il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, era armato di ottime intenzioni quando ha deciso di ammettere gli errori commessi durante la realizzazione dei test per la preselezione al Tfa, il Tirocinio formativo attivo. Nel comunicato del 5 agosto, dove si chiedeva scusa per quanto accaduto, c’erano la voglia di trasparenza, il coraggio di non nascondersi, il desiderio di andare oltre e di garantire il funzionamento della macchina messa in moto. Tutto sacrosanto. Anche perché la media complessiva dei quesiti errati è stata del 18,8% e in alcune classi di concorso si arriva a oltre 4 quiz su 10 errati. È stato più difficile, però, per molti digerire il passo successivo, vale a dire la sanatoria che ha reso corrette le domande che una commissione nominata dal ministero ha considerato errate o, comunque, di ambigua interpretazione. All’improvviso il numero degli ammessi è cresciuto a dismisura, in alcuni casi addirittura decuplicato, facendo andare su tutte le furie chi aveva risposto in modo esatto alle domande. Il Sussidiario.net ha pubblicato una lettera dai toni molto duri firmata da «Un …

“Basta con il 3 in pagella” la battaglia dei voti che divide la scuola, di Maria Novella De Luca

Incoraggiano. Scoraggiano. Servono. Non servono. Sopra il 4, sotto il 4, a volte c’è anche il “meno-meno”, in mezzo ci sono gli studenti frastornati, le famiglie ancora di più, e un sistema di valutazione, quello italiano, più contraddittorio che mai. Voti alti, voti bassi: la discussione dura esattamente da 35 anni. Da quando nel 1977 i “numeri” della pagella scolastica vennero sostituiti dai giudizi, per riapparire però pochi anni dopo, riveduti, corretti e accompagnati da asterischi e postille, in una contabilità di meriti e demeriti ancora più complicata. E se negli anni la battaglia ha riguardato prima il sei politico e poi il diciotto garantito, oggi al centro del contendere c’è il quattro. E molto di più, come ha raccontato su Repubblica la scrittrice (e insegnante) Maria Pia Veladiano, spiegando perché è inutile, anzi controproducente, mettere agli studenti voti troppo bassi, sotto il quattro appunto, sotto quell’asticella simbolica che spesso i ragazzi traducono con «io non valgo, io non sono». Trasformando a volte un’interrogazione fallita in un disagio esistenziale. Ed è da qui infatti che …