Sisma e tasse, una proroga «limitata», di Lorenzo Salvia
Una proroga sì, ma «selettiva». Nel senso che il nuovo rinvio per il pagamento di tasse e contributi non riguarderà tutte le persone che vivono nei comuni colpiti dal terremoto, come previsto finora. Ma solo chi ha ancora la casa inagibile o l’azienda danneggiata dopo le scosse di tre mesi fa. La questione sarà discussa nel Consiglio dei ministri di venerdì, il primo dopo la pausa estiva. E, se alcuni nodi devono essere ancora sciolti, il governo sta studiando il modo di accogliere le richieste che arrivano dalle zone terremotate di Emilia Romagna, Lombardia e Veneto. Proprio ieri i tre governatori hanno scritto al presidente Mario Monti per chiedergli di rivedere le decisioni prese nei primi giorni dell’emergenza. Con due decreti il governo aveva sospeso tutti i pagamenti fiscali e previdenziali: non solo l’Imu, che viene annullata per tutto il periodo dell’inagibilità dell’immobile, ma anche l’Irpef, l’imposta sulle persone fisiche, l’Ires e l’Iva, che riguardano le imprese, oltre alle rate dei mutui e dei finanziamenti. Alcune di queste scadenze erano state spostate al 30 settembre, …