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Due agosto, Bologna in piazza "Non hanno vinto loro, abbiamo vinto noi", di Rosario Di Raimondo e Micol Lavinia Lundari

Il silenzio. Le gerbere bianche indossate dai parenti delle vittime. I gonfaloni. Lo striscione “Bologna non dimentica”. Gli applausi. Un orologio fermo sulle 10:25. Il dolore, la rabbia e la speranza, negli occhi di chi c’era, di chi è troppo giovane ma vive ogni anno, sulla sua pelle, l’emozione di ricordare. Bologna non dimentica e non l’ha fatto nemmeno oggi, 32esimo anniversario della strage alla stazione. Ottantacinque i morti, oltre 200 i feriti, una città in ginocchio e una nazione ferita. Bologna non dimentica, i bolognesi non lo faranno mai, scandisce il sindaco Virginio Merola. “Ognuno di noi porta nel cuore una cicatrice. Ma sappiamo che non hanno vinto loro, abbiamo vinto noi”. “Hanno perso, e si sono persi, i terroristi fascisti”. Hanno vinto i bolognesi, che come ogni anno, hanno sfilato in corteo e riempito piazza Medaglie d’oro, alla stazione. Per chiedere verità completa: che si conoscano, finalmente, i mandanti della strage.

Oggi, come 32 anni fa, Bologna scende in piazza per ricordare quel sanguinoso sabato d’estate. Torna il Governo, assente da due anni alla commemorazione. E torna nella veste dell’ex commissario prefettizio della città, Anna Maria Cancellieri, oggi ministro dell’Interno. Prima un incontro in Comune con il sindaco Merola, Paolo Bolognesi – presidente dell’associazione che riunisce i familiari delle vittime – e i cittadini. Poi il corteo lungo via Indipendenza, che scandisce lo slogan: “Bologna non dimentica”. Infine, il minuto di silenzio davanti alla stazione, in piazza Medaglie d’oro, dove il sindaco e Bolognesi parleranno dal palco davanti a quell’orologio che è, è sarà per sempre, fermo alle 10.25.

Napolitano. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato un messaggio a Paolo Bolognesi, presidente dell’Associazione dei familiari delle vittime: “Nel trentaduesimo anniversario della strage rivolgo il mio pensiero commosso alle ottantacinque vittime di quel vile atto terroristico e agli oltre duecento feriti, rimasti indelebilmente segnati dall’orrore di quella mattina, e sono vicino ai famigliari delle vittime e dei feriti. Il decorrere del tempo non lenisce il loro dolore e rinsalda in essi l’impegno nel perpetuare la memoria di uno dei più tragici fatti della storia del nostro paese”.
In Consiglio comunale. Come da programma, la prima parte della giornata prevede l’incontro in Consiglio comunale tra il Sindaco Virginio Merola, il presidente dell’Associazione familiari delle vittime del Due agosto Paolo Bolognesi e il ministro Anna Maria Cancellieri. “Anna maria, è un vero piacere che sia proprio tu a rappresentare il governo per quello che ti lega a questa città”.
Cancellieri. “Dobbiamo arrivare alla verità e qualunque passo sarà necessario fare per arrivare alla verità noi lo faremo. Perchè noi dobbiamo andare al di là della verità giudiziaria” ha detto il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri. Rivolgendosi ai familiari, nella Sala Rossa di Palazzo d’Accursio, ha aggiunto: “L’unica ragione di Stato è la verità e la trasparenza. Molti interrogativi sono ancora senza risposta, io sono con voi. Cari mamme, papà, figli, avete pagato un prezzo assurdo”.
L’ipotesi di un commissario. “E’ in corso un’evoluzione positiva in materia di accesso agli atti”, conferma Cancellieri. “Ieri – aggiunge – è stato approvato un provvedimento che amplierà i poteri del parlamento sul controllo del segreto di Stato”. Il ministro mette a disposizione i suoi uffici per “superare le difficoltà di interpretazione della legge” che riconosce benefici alle vittime del terrorismo e delle stragi. E se non dovesse bastare, il ministro si dice disponibile a nominare “una sorta di commissario straordinario per risolvere quei nodi”.

La soddisfazione dei parenti delle vittime. Quello del ministro “sulla legge 206 e l’impegno ad andare avanti per risolvere il problema interpretativo (sui risarcimenti alle vittime, ndr), eventualmente anche con un commissario straordinario, va bene, è nella direzione delle nostre richieste”. Lo ha detto Paolo Bolognesi, presidente dell’Associazione delle vittime della strage del 2 agosto.

Il corteo. Dopo l’incontro in consiglio comunale, un corteo formato da autorità, cittadini e gonfaloni ha percorso tutta via Indipendenza fino al piazzale della Stazione. In testa al corteo, lo striscione “Bologna non dimentica”. Poi, in piazza Medaglie d’oro, il commosso minuto di silenzio alle 10.25, ora dello scoppio della bomba il 2 agosto 1980.

Sul palco. Parla Paolo Bolognesi, presidente dei familiari delle vittime, che attacca il deputato finiano Enzo Raisi: “Merita solo disprezzo”, dice, dopo che negli scorsi giorni il finiano ha detto che Mambro e Fioravanti, esecutori materiali della strage, sono innocenti, e dopo aver definito Bolognesi un abusivo.

Il sindaco Merola. “Non hanno vinto loro, abbiamo vinto noi”: il sindaco di Bologna, Virginio Merola, dal palco della stazione di Bologna dove è stato commemorato il 32esimo anniversario della strage della stazione di Bologna del 2 agosto 1980, ha voluto sintetizzare così l’impegno dell’intera città a far sì che la verità storica sulla strage, accertata dai processi già passati in giudicato, non venga mai dimenticata. “Abbiamo tramandato una storia terribile e seria – ha detto ancora il sindaco – per 32 anni non abbiamo smesso di raccontare questa storia e non smetteremo mai di raccontarla”.

Bologna calcio, un minuto di silenzio in ritiro. Fuori città, ma col cuore in piazza Medaglie d’oro. Il bologna Fc, in ritiro a Sestola, Appennino modenese, durante la seduta di allenamento mattutina al campo alle 10:25 ha osservato un minuto di silenzio, come voluto dall’allenatore Stefano Pioli.

da repubblica.it