Mese: Luglio 2012

"Docenti inidonei, fumata nera. I sindacati non ci stanno", di A.G. da La Tecnica della Scuola

Al Senato non fanno breccia gli emendamenti per evitargli il declassamento tra gli Ata e la penalizzazione previdenziale. Cisl: mandiamoli in pensione coi vecchi requisiti. Flc-Cgil: così si mortificano, servirebbe la dispensa dal servizio. Anief: impieghiamoli nelle biblioteche scolastiche. Lo Stato invece li metterà a sbrigare pratiche. Mentre il Governo per i 3.500 pensionandi rimasti bloccati dalla riforma Fornero sembra aver trovato i fondi per concedere la deroga e salvare quelli che con il servizio fino ad agosto raggiungeranno “quota 96”, la commissione Bilancio del Senato sembrerebbe aver respinto l’emendamento che diversi schieramenti politici avevano chiesto di per salvare dal depennamento tra gli Ata di una quota analoga di docenti non più inidonei all’insegnamento. Durante la giornata è stato così un crescere di comunicati sindacali, che tanto avevano spinto verso i parlamentari perché caldeggiassero l’emendamento salva idonei. Tutti colmi di delusione verso un governo insensibile per questa fetta di lavoratori che se trasferita d’ufficio tra gli Ata rischierebbe fortemente di aggravare le proprie problematiche di salute: se, infatti, un docente ha dei problemi a insegnare …

"Il dovere della responsabilità", di Carlo Galli

E’ morto, con D’Ambrosio, un capace e leale servitore dello Stato, un magistrato integerrimo che tra l’altro ha collaborato direttamente, a suo tempo, alla stesura dell’articolo 41bis, strumento cruciale della lotta alla mafia. Tutti se ne dolgono, senza infingimenti, come uomini civili e come cittadini democratici. E’ morto forse di crepacuore, per quanto se ne può sapere; in ogni caso, le ultime settimane della sua vita sono state segnate da quelle che un comunicato del Quirinale – di inusitata durezza, vibrante di emozione e di violento dolore – ha definito “ingiuriose insinuazioni” a suo carico. Da chi questi attacchi siano provenuti quel comunicato non dice, com’è ovvio. Ciascuno può immaginarlo, se crede. Certo non da coloro che, in questo come in altri giornali, hanno rilevato nella vicenda delle telefonate del senatore Mancino ai collaboratori del Capo dello Stato, e anche nelle loro risposte – che forse non potevano non esserci, dato il rango dell’interlocutore – , comportamenti imprudenti e impropri. Nei quali può capitare a chiunque di incorrere, tanto più facilmente quanto più sono delicate …

"Ilva, una sfida per Taranto e l'Italia", di Guido Ruotolo

L’Ilva è a un passo dalla chiusura, avendo il gip deciso il «blocco delle attività» di cinque aree dell’acciaieria. E se muore la fabbrica muore la città, Taranto. Ma nello stesso tempo il ricatto del lavoro al Sud non può più consentire che si lavori a tutti i costi. Anche a costo di morire di lavoro. E’ terribile il ricatto. Ne sanno qualcosa i sopravvissuti di Casale Monferrato che hanno vissuto con l’Eternit. E che solo quando la fabbrica della morte era chiusa ormai da anni hanno avuto giustizia. Adesso, la vicenda di Taranto è più complessa. Intanto perché nello stabilimento lavorano, tra diretti e indiretti, quasi 15.000 addetti. E per la città sarebbe una tragedia la perdita di 15.000 posti di lavoro. Poi perché si scatenerebbe un effetto «domino» con la chiusura di altri impianti Riva che producono tubi e acciai, e le aziende clienti dell’Ilva soffrirebbero per la mancata consegna delle materie prime. Ma come per l’Eternit di Casale Monferrato, così l’inchiesta della procura di Taranto ha accertato che la presenza dell’acciaieria ha …

Errani: «Non firmiamo il patto per la salute», di Massimo Franchi

«Tagli insostenibili» e «profili di incostituzionalità» che portano le Regioni a dire di »non poter sottoscrivere il nuovo Patto per la salute 2013-2015». È durissima la posizione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome sulla spending review. La tesa riunione di ieri con il governo in Conferenza Stato-Regioni si è conclusa con la consegna da parte degli enti locali di un documento dai toni molto alti. La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome «valuta negativamente i contenuti del decreto-legge – si legge – le disposizioni del decreto-legge apportano tagli insostenibili» e »si chiede al governo di attivare un tavolo di lavoro congiunto con il su pporto dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Age.Na.S.) per la verifica puntuale sui prezzi di riferimento, sui dati relativi al settore dei beni e servizi e delle tariffe». Le Regioni sono infatti intenzionate a dimostrare «con dati reali che l’impianto del Decreto-legge, combinato agli effetti delle precedenti manovre finanziarie, non consente di sottoscrivere il Nuovo Patto per la Salute 2013-2015, compromettendo la sostenibilità e la gestione del …

Interpellanza Coscia Ghizzoni: Tempi per l'adozione dei provvedimenti governativi relativi all'immissione in ruolo del personale docente nonché amministrativo, tecnico ed ausiliario per l'anno 2012-2013- n. 2-01613. Risposta del Governo

PRESIDENTE. L’onorevole Antonino Russo ha facoltà di illustrare l’interpellanza Coscia n. 2-01613, concernente i tempi per l’adozione dei provvedimenti governativi relativi all’immissione in ruolo del personale docente nonché amministrativo, tecnico ed ausiliario per l’anno 2012-2013 di cui è cofirmatario. ANTONINO RUSSO. Signor Presidente, noi torniamo su un tema del quale ci siamo occupati diverse volte negli ultimi tempi e molte volte nell’intera legislatura. Si tratta del tema del precariato della scuola, dei docenti e del personale di assistente tecnico-amministrativo. Fino alla precedente legislatura era stato avviato un percorso con l’ultima legge finanziaria del Governo Prodi, nella quale si prevedeva un piano di immissione in ruolo per svuotare le graduatorie allora permanenti (e, quindi, rese ad esaurimento) per provare, pertanto, a dare risposta ad un’ampia fetta di docenti e precari. Fu previsto allora un piano di immissione in ruolo di 150 mila unità di docenti e di 30 mila di personale assistente tecnico-amministrativo. Quel piano fu portato avanti per due anni e mezzo. Furono realizzate 83 mila immissioni in ruolo nei primi tre anni e 30 …

"Statali in sciopero a settembre, Oggi esodati in piazza", di Massimo Franchi

Un’ora di confronto senza il ministro. I sindacati degli statali, con l’eccezione della Cisl, decidono immediatamente di proclamare lo sciopero generale per venerdì 28 settembre. Allo sciopero si unisce poi la manifestazione nazionale del comparto scuola fissata dalla Flc Cgil per sabato 20 ottobre. Il tutto alla vigilia del presidio unitario sul tema degli esodati dalle 9,30 di questa mattina alla piazza del Pantheon a Roma. Con il ministro Filippo Patroni Griffi murato in commissione al Senato per gli emendamenti alla spending review, a ricevere i sindacati è stato il capo dipartimento Antonio Naddeo. Ognuno è rimasto sulle proprie posizioni: no ai tagli del 10 per cento al personale e nessun accordo sulla gestione della mobilità per gli esuberi. A poco è servito l’annuncio, arrivato nel pomeriggio, di un nuovo incontro fissato dal ministro (e questa volta Patroni Griffi garantisce la presenza) per lunedì 30 alle 11. Passano poche ore e Fp Cgil da una parte e Uil-Flp e Uil Pa dall’altra comunicano la data della mobilitazione generale: Uno sciopero «per cambiare la politica economica …

"Il coraggio che manca", di Claudio Sardo

Ci vorrebbe coraggio. E invece il Pdl mostra un tatticismo vile, tutto volto a convenienze di parte, e persino di dubbia efficacia, mentre il Paese è nella bufera finanziaria e le famiglie hanno paura del domani. Dopo il voto in Senato sul semi-presidenzialismo, il cui scopo è affondare le riforme istituzionali possibili e guadagnare per la futura campagna elettorale una bandiera propagandistica, il partito di Berlusconi e Alfano ieri ha fatto saltare anche l’ipotesi di accordo sulla legge elettorale. Finché resterà una possibilità, continueremo a sperare che si recuperi il filo di un compromesso per cancellare il Porcellum. Ma è chiara la ragione egoistica del Pdl: rinviare comunque la scelta, allo scopo di togliere dalle mani del Capo dello Stato la carta delle elezioni anticipate a novembre. Ovviamente si può discutere su quale sia la convenienza dell’Italia in questa congiuntura terribile. Ma sottrarre dal tavolo la possibilità delle elezioni in autunno – per di più per un motivo così di parte – è un atto che può infliggere danni seri al Paese. Quando c’è una …