Mese: Luglio 2012

"Esternazioni irresponsabili", di Tito Boeri

Giorgio Squinzi è un noto appassionato di ciclismo. Sarà forse per questo motivo che ha deciso di ispirare la sua personale interpretazione del ruolo di Presidente di Confindustria al temperamento di un corridore di altri tempi. Ogniqualvolta si trova a commentare una qualche scelta del governo, non trova di meglio che ripetere la celebre frase di Gino Bartali al termine di ogni gara in cui non avesse trionfato: «L’è tutto sbagliato, l’è tutto da rifare». Peccato che ciò su cui viene chiesto il parere di Squinzi non sia il risultato di una tappa del Giro, ma le scelte di un governo che opera in condizioni di emergenza con gli occhi del mondo puntati addosso. Peccato che Squinzi non si riferisca come Bartali a una sua prestazione, non parli del tempo da lui impiegato nella salita dello Stelvio, ma intervenga a nome di tutti gli industriali italiani, impegnati oggi in una prova molto più difficile di una salita di 24 chilometri. C’è sempre un tempo di apprendimento nel cambiare mestiere e speriamo che Squinzi rapidamente capisca …

"Il declino dei poteri locali", di Ilvo Diamanti

Il territorio. Dopo vent’anni di successi, adesso sembra perdere importanza. Insieme agli attori politici che ne hanno fatto una bandiera. Il “trionfo del territorio” si era materializzato, in modo inequivocabile, alle elezioni politiche del 1992. Interpretato dall’avanzata della Lega Nord, che aveva segnato la crisi definitiva della Prima Repubblica. Spostando il baricentro politico del Paese dal centro alla periferia. Una tendenza rafforzata e istituzionalizzata l’anno seguente, dalla legge 81 del 1993. Che sancisce l’elezione diretta dei sindaci. E, insieme, dei presidenti di Provincia. Sette anni dopo, nel 2000, lo stesso avviene per i presidenti di Regione. Da allora, anch’essi eletti direttamente dai cittadini. Da vent’anni, dunque, l’Italia si è trasformata in uno Stato a presidenzialismo diffuso. Una Repubblica federalista, ma “preterintenzionale”. Divenuta tale, cioè, senza un disegno preciso e condiviso. Quasi per caso. Nel segno del territorio. Esibito come una bandiera, oltre che dalla Lega, dagli amministratori eletti direttamente “dal popolo sovrano”. I sindaci, appunto. Ma anche i presidenti. Di Regione. E di Provincia. Oltre metà delle Province, però, domani potrebbe “scomparire”. O meglio, essere …

"Pagelle web, tagli, tasse più care. Spending review in scuola e università", di Salvo Intravaia

Dalle pagelle scolastiche on line al taglio dei finanziamenti agli enti di ricerca, passando per le tasse universitarie. La Spending review “colpisce” anche scuole, università e ricerca, ma non com’era previsto nelle prime bozze del documento. L’azione “sotterranea” dei sindacati e di singoli gruppi ha addolcito l’amara pillola della revisione della spesa che mira a razionalizzare le risorse dello stato ed evitare il default. Alcune delle misure più dure sono state cancellate o modificate nelle ore successive alla conclusione del consiglio dei ministri di ieri mattina ed ora è possibile fare, con il decreto pubblicato in gazzetta, un primo resoconto di tutti i provvedimenti che riguardano scuola università e ricerca scientifica. Alla fine, il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca, Francesco Profumo, è riuscito a limitare i danni. Scuola. La novità più importante per alunni e famiglie riguarda la pagella e l’iscrizione all’anno scolastico 2013/2014. A decorrere dal prossimo anno scolastico “le iscrizioni alle istituzioni scolastiche statali di ogni ordine e grado per gli anni scolastici successivi avvengono esclusivamente in modalità on line” attraverso un …

"Squinzi: a Monti do un 5/6, Camusso: no, è da bocciare", di Teodoro Chiarelli

Se non è il “patto di Serravalle”, poco ci manca. Metti una sera d’estate il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, e il neo presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, a dibattere all’ombra della torre di “Castruccio”, nel castello di Serravalle Pistoiese, e succede quello che non ti aspetti. Il leader degli industriali che, fra gli applausi dei militanti del sindacato, dice soavemente: «Condivido tutto quello che ha detto la signora Camusso». E la segretaria della Cgil: «E’ importante quello che dice il presidente Squinzi». E’ il loro primo incontro pubblico, ma sul palco di Serravalle le convergenze sono quasi su tutto, sicuramente più delle divergenze. Stesso giudizio sul governo Monti (largamente insufficiente per la Camusso, tra il 5 e il & per Squinzi), stessa difesa della concertazione fra le parti sociali aborrita dal presidente del Consiglio, stessa richiesta (anche se con sfumature diverse) di una patrimoniale, stesso giudizio negativo (partendo da sponde dioverse) su riforma del lavoro e pensioni, stesso ripudio della “macelleria sociale”. Con Squinzi che ribadisce il suo giudizio («una boiata») sulla riforma …

Jacques Attali «Senza federalismo europeo la moneta unica sarà travolta», di Umberto De Giovannangeli

È uno dei guru dell’economia francese, ex consigliere di Mitterrand e primo presidente della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo. Le misure tampone possono tenere a bada i mercati ma così non si garantirà il futuro Ue. Cedere quote di sovranità nazionale a organismi sovranazionali. Occorre rilanciare la produttività e creare Project bonds, cioè del debito buono. Bisogna finanziare solo progetti generatori di futuri redditi. «Le misure tampone possono forse “calmierare” per un po’ i mercati e cercare di tenere a bada la speculazione finanziaria. Ma non è così che si garantirà un futuro all’Europa: il salto di qualità sta nel cedere sempre più quote di sovranità nazionale a organismi sovranazionali. Si tratta di una scelta politica: oggi più che mai, l’obiettivo a cui tendere, quello su cui convogliare tutte le energie migliori, è il federalismo europeo. Attorno a questo discrimine occorre verificare le alleanze. Il vero “scudo” per l’Europa si chiama federalismo» Governo europeo o la fine stessa dell’euro sarà solo una questione di tempo! A sostenerlo è uno dei guru dell’economia …

"Riforma elettorale, il Pd vuole il testo in settimana", di C. Fus.

Finocchiaro (Pd): «Il tempo è scaduto, adesso è necessario arrivare presto in Parlamento con la nuova legge». Ma il Pdl punta alla “grande coalizione” Le tre settimane sono scadute. Si entra nella quarta e l’unica cosa che rimbalza dai tavoli del Pdl addetti alla riforma della legge elettorale sono messaggi un po’ provocatori. Il Corsera, ad esempio, mette nero su bianco l’opzione “grande coalizione” per il dopo Monti e, di conseguenza, una legge elettorale che renda più difficile al vincitore comporre una maggioranza. Tutti insieme appassionatamente e che nessuno prenda il sopravvento. Un’opzione che fa comodo solo al Pdl inchiodato nei sondaggi tra il 18 e il 20 per cento. Mentre il Pd è saldamente il primo partito con il 25 per cento e quindi non ha alcun interesse a lavorare su un’ipotesi di legge elettorale ten-ten, di quelle che non scontentano nessuno. Ma che farebbe fuggire definitivamente gli elettori. Così, di fronte alle carte calate dal Corriere della sera con tanto di schemi e schede e quadri sinottici sui punti controversi, il Pd non …

Sanità, Bersani lancia l’allarme: «Rischiamo il bis degli esodati», di Maria Zegarelli

Cambiare le norme decise dal Cdm sulla spending review ai capitoli «sanità» e «enti locali». Al Nazareno stavolta c’è grande preoccupazione perché i tagli previsti da Giulio Tremonti (8 miliardi nel triennio) sommati a quelli stabiliti da Mario Monti, 4,5 miliardi, rischiano di essere una stangata ulteriore per i cittadini in termini di assistenza sanitaria e servizi erogati dagli Enti Locali. Ieri il segretario Pier Luigi Bersani ha lanciato un vero e proprio allarme: «Si rischia il bis della vicenda esodati». Al governo la richiesta è di cambiare le norme rimodulando le misure e gli interventi anche sulla base delle indicazioni che arriveranno dai governatori delle Regioni. «Nel decreto dice il segretario Pd che l’altro ieri aveva parlato di una «mazzata al servizio sanitario» ci sono cose buone e le appoggeremo con convinzione. Ci sono anche cose da correggere, quello che soprattutto non va riguarda il taglio delle risorse agli enti locali, già troppo indeboliti e l’intervento sulla sanità, in particolare, per ciò che riguarda la sanità, l’errore è prima di tutto tecnico. Non c’è …