Mese: Luglio 2012

Diciamo BASTA alla violenza sulle donne

In Europa ogni giorno 7 donne vengono uccise dai loro partner. L’Italia, in Europa, ha questo drammatico primato: nel 2011 sono morte 127 donne ( il 6,7% in più rispetto al 2010) e nel 2012 fino al mese di giugno ci sono state già 63 vittime. Abbiamo il dovere di fermare questo massacro silenzioso. Chiediamo al governo italiano: 1) di rafforzare le politiche, anche di carattere finanziario, per sostenere il lavoro dei centri antiviolenza, per promuovere campagne di sensibilizzazione, per dotarsi di strumenti di conoscenza del fenomeno e per la formazione degli operatori 2) di firmare quanto prima la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e il contrasto della violenza sulle donne e alla violenza domestica, e di permettere così al Parlamento di ratificarla. La Convenzione di Istanbul prevede per la prima volta a livello internazionale misure di prevenzione, di tutela in sede giudizi aria, di sostegno alle donne vittime di violenza. Per la prima volta, la violenza sulle donne è definita come una violazione dei diritti umani fondamentali e una forma di discriminazione da …

"Rischio Italia Monti acceleri", di Paolo Guerrieri

È stato un venerdì nero per la moneta europea, col crollo verticale delle Borse, gli spread alle stelle, gli investitori esteri e europei che hanno accelerato il loro esodo dalla zona euro. La Spagna, in particolare, ha vissuto una delle peggiori giornate sui mercati finanziari negli ultimi anni e ora rischia di finire commissariata, trascinando con sé anche l’Italia. E sì che il tanto temuto mese di agosto deve ancora cominciare. Il commento più diffuso è stato che questa tempesta di vendite sia avvenuta nonostante il varo da parte dell’Eurogruppo del piano di salvataggio, fino a 100 miliardi di euro, per le banche spagnole. In realtà, è proprio questa decisione che può aver provocato il tonfo delle Borse e dei mercati dei titoli spagnoli e italiani, in quanto ha vanificato le residue speranze degli investitori in decisioni più efficaci e coraggiose da parte dei paesi della eurozona. Va ricordato come il summit europeo di fine giugno avesse illuso molti – e per un po’ anche i mercati – che le misure varate fossero finalmente il …

"Gli esiti Invalsi e il divario nord-sud, che si divarica sempre di più", di Pasquale Almirante

Perché nella primaria non si notano grandi differenze di preparazione fra i bambini italiani ma che invece si presenta sinistra e preoccupante dalla secondaria di primo grado in poi? Il sottosegretario all’Istruzione, Elena Ugolini, ha detto che le prove Invalsi servono per conoscersi meglio e meglio capire dove intervenire e come intervenire tra i complessi meandri del nel nostro sistema di istruzione: una mappatura insomma dello stato della scuola italiana e delle sue condizioni di salute, senza la quale si rischia di navigare a vista e di scontrarsi con imprevisti non ponderati. Le prove Invalsi quindi escono dall’indeterminato della polemica e trovano applicazione, se non altro di dialogo e di analisi che però nel contesto relativo al rapporto sulla rilevazione degli apprendimenti pubblicati dal Miur il 20 luglio scorso interessa poco esaminare. Interessante invece appare il dato che esse hanno messo in evidenza, il divario cioè Nord-Sud all’interno della scuola nazionale. “In particolare”, dice il rapporto del ministero, “i risultati sottolineano come i divari geografici tendano ad aumentare nei diversi livelli d’istruzione. Divengono cioè sempre …

"Nuovi contratti al via. Effetto Marchionne sui metalmeccanici", di Giuseppe Vespo

La campagna è stata inaugurata dai ferrovieri: dal primo settembre in novantamila si ritroveranno con un nuovo contratto che, tra le altre cose, allunga la settimana di lavoro da 36 a 38 ore, mentre i cugini di città, gli autoferrotranvieri, non riescono ancora a riscrivere la loro parte del cosiddetto contratto unico della Mobilità. Da domani la stagione dei rinnovi dei contratti nazionali di categoria prende vita con uno dei confronti più aspri, quello dei circa due milioni di metalmeccanici. Per la prima volta, lamenta la Fiom, Federmeccanica si riunirà solo con Fim e Uilm per riscrivere le regole delle tute blu che scadono a dicembre. Fuori dalla sede di Confindustria, l’organizzazione guidata da Maurizio Landini terrà un presidio di protesta che si ripeterà davanti alle sedi locali degli Industriali. Per l’occasione i lavoratori incroceranno le braccia. ACCORDO VIOLATO La Fiom punta il dito contro Federmeccanica, che ha invitato i metalmeccanici Cgil a un confronto separato. Invito respinto al mittente, con tanto di accusa di discriminazione: secondo le tute blu Cgil, gli industriali guidati da …

"Il voto anticipato può battere lo spred?", di Eugenio Scalfari

La giornata di venerdì non è stata la più felice sui mercati europei. In particolare non lo è stata per la Spagna e per l’Italia, ma — almeno per noi — nulla che somigliasse a un’ondata di panico. Quella mattina il governo ha lavorato tranquillamente esaminando una serie di provvedimenti in gestazione. Monti ha dichiarato che «il contagio era da tempo un problema con il quale ci si deve misurare» e che «l’Italia i suoi compiti li ha già fatti e altre manovre restrittive non sono e non saranno all’ordine del giorno». Il giorno prima si era recato al Quirinale. L’incontro è stato messo in relazione — da alcune voci interessate a diffondere nervosismo e incertezza — con il ribasso delle Borse e con il “contagio”, come se il premier l’avesse scoperto solo allora; i ribassisti sono specializzati nel manipolare i fatti per rendere più profittevoli le loro iniziative. Sta di fatto che il colloquio con il Quirinale aveva tutt’altro tema; un tema che Monti sta rimuginando da tempo e che al punto in cui …

"Responsabilità e opportunisti", di Claudio Sardo

In questa estate infuocata e così carica di paura per le sorti dell’Europa e per la stabilità finanziaria del nostro Paese, è doveroso il richiamo alla responsabilità. Nessuno – istituzioni, partiti, forze sociali, cittadini – può sottrarsi. Ma l’esercizio della responsabilità non è solo la pretesa di un comportamento altrui. Il premier Monti si sta prodigando per mettere l’Italia in sicurezza, minacciata com’è dai tassi troppo elevati con cui è costretta a finanziare il proprio debito. E la sua preoccupazione è condivisibile, compresa l’indicibile riserva di elezioni anticipate in autunno qualora l’emergenza si rivelasse tecnicamente ingovernabile da un governo di tecnici. Tuttavia anche il presidente del Consiglio dovrebbe evitare di rappresentare i nostri affanni sui mercati come se questi dipendessero dal «rischio democratico» delle elezioni future: non si può passare di colpo dalla narrazione di uno spread impennatosi per colpa del governo precedente al racconto di un spread che resta alto per colpa del governo futuro. Ci vuole misura, e rispetto, per la regola democratica, che resta la via maestra per il riscatto di un …

"L'abitudine alla violenza", di Michele Serra

Il giovane americano “normale” che si arma fino ai denti e fa strage di innocenti è una figura ormai tragicamente classica della cronaca nera. Ma così come nessuno ricorda niente, o quasi, degli autori delle stragi di Austin, o di Columbine, o di Fort Hood (non il nome, non il volto, non una qualche specifica vocazione al male), presto nessuno ricorderà niente di questo James Holmes, che si è accanito contro una folla di ragazzi e bambini a Denver, Colorado. L’anonimato — l’implacabile anonimato che la società dello spettacolo ha trasformato nella più definitiva, nella più insopportabile delle colpe — è l’ingrediente più vistoso di queste orribili mattanze. È il solo tratto comune tra le povere vittime e il loro carnefice, un essere umano impazzito o marcito nel bozzolo infetto della porta accanto, dove ha progettato per mesi o magari per anni, come via d’uscita dalla sua nullità, un tiro a segno da record. L’appuntamento è dentro un cinema, in un supermercato, in una scuola, dovunque si concentrino tante sagome umane quante ne bastano a …