In Commissione Cultura riconoscimento agli scienziati italiani. “Con l’audizione degli scienziati italiani, che hanno avuto recentemente un successo a livello internazionale, la Commissione Cultura della Camera dei Deputati ha voluto onorare chi rappresenta vanto e orgoglio del nostro Paese, della nostra scuola, della nostra ricerca. – Lo dichiara Manuela Ghizzoni, presidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione alla Camera dei Deputati, al termine dell’audizione con Marcella Diemoz, coordinatrice di Cms, esperimento che ha rivelato il bosone di Higgs, Filippo Frontera, astrofisico di Ferrara premiato con il Marcel Grossman Award, Alessio Figalli, premiato dall’European Mathematical Society e già professore ordinario presso l’Università del Texas a soli 28 e Fernando Ferroni, Presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. –
Ho fortemente voluto la loro presenza in Commissione non solo per esprimere un riconoscimento alla qualità del loro lavoro, ma anche per riportare l’attenzione sul valore dell’attività di ricerca, sul significato della ricerca libera per lo sviluppo della conoscenza a vantaggio dell’umanità e del Paese.
I nostri scienziati hanno fatto emergere tutta l’incapacità del sistema italiano di trattenere i giovani e dare loro la possibilità di esprimere al meglio le proprie potenzialità e le proprie intuizioni scientifiche e hanno indicato i problemi che necessitano di risposte urgenti. È un dato di fatto – spiega Manuela Ghizzoni – che la politica, in questi ultimi anni, non è stata in grado di avere quella capacità strategica e visionaria necessaria a dare risposte adeguate e a permettere una programmazione di ampio respiro.
Questa audizione ha rappresentato solo un primo momento di riflessione, che, peraltro, coincide con l’approvazione al Senato della Spending Review, provvedimento che prevede una contrazione delle risorse per gli Enti di Ricerca Pubblici e il blocco del turn over per il sistema della conoscenza. Purtroppo – ha concluso la Presidente Ghizzoni – si tratta della testimonianza che per riportare la ricerca in primo piano nel nostro Paese il cammino da compiere è ancora lungo.”