Giorno: 30 Luglio 2012

"Crescono i disabili disoccupati "in Italia sono 750 mila"", di Valentina Santarpia

«Le faremo sapere»: la frase, poco incoraggiante per un disoccupato, diventa micidiale per un disabile. In Italia sono 750mila le persone con handicap iscritte alle liste di collocamento obbligatorio: secondo le stime dell’Istat, l’80% dei diversamente abili denuncia di aver cercato lavoro senza trovarlo. Una percentuale più ampia anche di quel 50-70% dei disabili che, in base ai dati Onu, è senza lavoro nei Paesi industrializzati. C’è di più: solo il 17% dei diversamente abili occupati nel nostro Paese afferma di aver trovato lavoro grazie ai centri per l’impiego, mentre il 31% si è affidato alla rete di parenti e amici, il 20% ha partecipato a un concorso pubblico e solo il 16% ha inviato un curriculum in risposta agli annunci. Una situazione pesante per chi si trova tagliato dal mondo della produttività, ma anche un costo sociale per l’intera collettività: lasciando fuori dal mercato del lavoro i disabili si brucia tra l’1 e il 7% del Pil (Prodotto interno lordo) secondo le stime dell’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo). La crisi ha inevitabilmente peggiorato le …

"La doppia sfida per il Professore", di Guido Crainz

Non è possibile nessuna discussione sul presente e sul futuro, nessuna valutazione sul governo Monti e sul “dopo Monti”, se non vi è un giudizio condiviso su due aspetti centrali. Vi è da un lato la situazione economica internazionale, la più grave conosciuta dalle generazioni cresciute dopo la guerra: forse mai, neppure nella crisi petrolifera degli anni Settanta, l’incertezza per il futuro è stata così forte, le incognite così dense, e così presente il rischio di un precipitare disastroso degli eventi. Evi è d’altro lato un rifiuto della “politica esistente” che non è stato così radicale neppure nell’inabissarsi della “prima Repubblica”. Sul primo versante appare sempre più decisiva la capacità del governo di ridare al Paese quella credibilità e quel prestigio internazionale che Berlusconi aveva mandato in cenere. E di trasformare progressivamente non solo modi di governare ma anche modi di essere profondamente radicati: entrambi gli elementi sono alle origini dell’abnorme debito pubblico che da vent’anni incombe come un macigno, pesantissima eredità dei dissennati anni Ottanta. Il poco dignitoso sfaldarsi del Popolo delle Libertà e …