Dopo l’incontro con il premier Mario Monti a Palazzo Chigi, il Segretario del PD, Pier Luigi Bersani ha spiegato a margine di una conferenza stampa alla Camera, i temi al centro del colloquio. “Abbiamo riflettuto assieme su una situazione economica e finanziaria molto molto preoccupante, c’è l’esigenza di dare seguito alle decisioni del vertice europeo e la necessità di uno stato di allerta da parte di tutte le istituzioni”. Così il Segretario del PD, Pier Luigi Bersani ha spiegato a margine di una conferenza stampa alla Camera, uno dei temi al centro del colloquio con il premier Mario Monti, svoltosi questa mattina a Palazzo Chigi.
Tra le istituzioni, Bersani ha citato la Banca Centrale europea. “Siamo in una situazione veramente molto seria – ha avvertito – e penso che se le cose peggiorano ancora, la Banca centrale europea dovrà pensare a intervenire. Adesso il presidente Monti girerà per la Finlandia, l’Olanda… ci rendiamo conto tutti che le risposte tecniche ci sarebbero tutte, il problema è che nel continente c’è stato un ripiegamento su dimensioni nazionali, territoriali, anche con tratti egoistici e invece è in corso il meccanismo dei dieci piccoli indiani”.
Altro tema oggetto del colloquio con Monti è stato la spending review e Bersani ha fatto presente che “ci sono cose che sosteniamo e vogliamo rafforzare e 2-3 punti su Sanità e Regioni da cambiare. Contiamo che su questi punti ci sia una riflessione molto attenta. Cosí non va bene. Risparmiare si puó, ma non cosí tenendo i saldi, perchè non siamo agit prop, ma un partito di governo, bisogna riaprire i tavoli con i soggetti interessati’.
Bersani ha concluso richiamando la politica ad un senso di responsabilità: “ll problema non è Monti. Qui il problema è quello della maggioranza parlamentare che non abbiamo risolto. Quel che manca all’Italia è un indirizzo univoco di maggioranza parlamentare. E per questo vorrei richiamare tutti al senso di responsabilità: non so se non c’è più una maggioranza o ne abbiamo addirittura due. Se vediamo, come ieri, riproporsi la vecchia maggioranza, questo non è certo salute ne’ per stabilità nè per governo ne’ per nessuno”, ha detto attaccando il vergognoso ok del Pdl e della Lega sul semipresidenzialismo.