La speidng review può essere migliorata. Il Partito Democratico ha presentato al Senato una serie di emendamenti al decreto legge di revisione della spesa per salvaguardare la qualitá della scuola pubblica e circa 15.000 posti di lavoratori precari. Il provvedimento più grave riguarda il collocamento di 10.000 docenti in esubero, causati dai tagli triennali della 133 del 2008, che dovrebbero iniziare ad insegnare materie, a prescindere dall’ordine di scuola e dalla classe di concorso per cui sono abilitati ad insegnare, tagliando fuori altrettanti contratti annuali di docenti specializzati.
Viene così affermato il principio assai grave per cui è sufficiente un titolo di studio idoneo. Come ben aveva raccontato Italia Oggi da subito, questo significa che un docente di economia aziendale potrebbe trovarsi ad insegnare geografia alle medie e una maestra di scuola primaria potrebbe dover insegnare alla scuola dell’infanzia;non avendo alcuna considerazione dell’impatto che ciò avrà sulla qualità della scuola e degli apprendimenti. Come dire che d’ora in poi un oculista può operare al cuore, tanto è laureato in medicina! Dobbiamo tristemente constatare che una certa disinvoltura da parte del Miur nel trattare le classi di concorso l’abbiamo già verificata con il loro riordino. Per esempio nei licei artistici -indirizzo audiovisivo e multimediale- con un inappropriato accorpamento delle classi di concorso, si rischia di perdere proprio la specificità per cui quegli istituti sono nati, producendo anche un grave danno per la nostra industria cinematografica. Abbiamo proposto che gli insegnanti in esubero possano essere utilizzati per rafforzare quell’organico dell’autonomia e di rete di scuole che, nato con il decreto semplificazioni, è rimasto lettera morta o tenere in vita laboratori che la Gelmini aveva chiuso.
Il secondo emendamento riguarda i 3565 insegnanti inidonei che oggi continuano a dare il proprio contributo, spesso tenendo vive le biblioteche scolastiche. Anche per loro nella spending review viene previsto il collocamento nelle segreterie scolastiche, generando questa volta nuovi risparmi, a scapito di altrettanti contratti a termine. Evidentemente si pensa che siano indifferenti competenze e professionalità per l’efficiente lavoro nelle segreterie scolastiche. Abbiamo proposto di salvaguardare i progetti di qualità curati dagli insegnanti inidonei e la possibilità per chi vuole di andare in pensione con i criteri pre-Fornero o con l’istituto della dispensa, visto che si tratta di persone con gravi patologie psichiatriche o che deve seguire terapie chemioterapiche.
Infine per i docenti delle scuole italiane all’estero, vogliamo ricordare che il totale degli insegnanti di ruolo e del personale Ata in servizio all’estero ammonta a 1.053 unitá.
Su questo totale è giá prevista per il prossimo anno scolastico una riduzione di 59 unitá. La Francia invia all’estero 6.500 insegnanti di ruolo, la Germania 1992. Questi numeri, da soli, dovrebbero far riflettere sull’importanza di mantenere una presenza qualificata nella promozione della lingua e della cultura all’estero. Dalla spending review ci aspettiamo il taglio della spesa corrente per l’acquisto di beni e servizi delle amministrazioni dello Stato Centrale, per liberare risorse per il più grande e urgente investimento per il futuro del nostro Paese: la scuola pubblica.
da ItaliaOggi 24.07.12